di Andrea G. Laterza

Il Sindaco e la vice Sindaco mentre ascoltano l'intervento di Franco Battista durante il Consiglio comunale del 7 novembre

Il Sindaco e la vice Sindaco mentre ascoltano l’intervento di Franco Battista durante il Consiglio comunale del 7 novembre

Acque stagnanti nella maggioranza del governo cittadino.

Dopo il clamoroso voto in Consiglio comunale dello scorso lunedì 7 novembre, quando l’astensione di 4 esponenti della maggioranza ha impedito l’approvazione di un atto di indirizzo per il riequilibrio di bilancio, giungono voci di una fragile tregua in armi tra le rissose componenti della coalizione “Bene comune”.

Dalle indiscrezioni trapelate a Palazzo di città, la fronda che fa capo ai gruppi consiliari di “Moderati per Mola” (Nicola Tanzi e Gianni Siciliano) e del “Gruppo Misto” (Franco Battista e Vito Lepore) voterà a favore della manovra finanziaria che dovrebbe riportare in ordine i conti del Comune.

Tuttavia, il segnale è stato un “chiaro avvertimento”, come alcuni consiglieri del “quartetto” avrebbero fatto sapere al Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e agli Assessori.

Ora,  stando agli intendimenti del Sindaco, la priorità è il superamento della grave situazione di pre-dissesto finanziario, evidenziata nella relazione della dott.ssa Rosa De Parigi, Responsabile del settore economico-finanziario.

Una relazione obbligatoria per legge ma che, negli ambienti vicini alla Giunta comunale, viene giudicata un polverone sollevato dalla De Parigi.

Intanto, con una dubbia legittimità, e nonostante quanto precisamente stabilito dal Testo unico degli enti locali (TUEL), la Prefettura non ha ancora inviato ai consiglieri comunali la diffida ad adempiere, entro 20 giorni, con la votazione del provvedimento di riequilibrio finanziario, pena lo scioglimento del Consiglio.

E’ la riprova che l’Italia è una Repubblica dove le norme si interpretano a seconda del momento contingente: in questo modo non si incoraggiano i comportamenti virtuosi dei consiglieri comunali e delle Giunte, bensì si favorisce il lassismo e la procrastinazione sine die dei provvedimenti vincolanti per legge.

Tutti tacciono di fronte a questo silenzio della Prefettura, perfino i consiglieri di minoranza che, invece, avrebbero il dovere di portare alla luce le incongruenze e la disapplicazione, di fatto, di norme importantissime per il buon andamento e la legalità dell’attività della pubblica amministrazione.

Per il resto, in attesa che il provvedimento di riequilibrio giunga in Consiglio comunale il prossimo 30 novembre (data fissata in una recente conferenza dei capi-gruppo consiliari), con cifre ben precise sul lato delle entrate e delle spese, Mola sembra sprofondata in un letargo invernale anticipato.

I lavori per la ristrutturazione di Piazza XX Settembre, nonostante i numerosi proclami di avvio imminente, non partono. Né si è più avuta notizia alla cittadinanza e alla stampa del progetto esecutivo, come pure era stato promesso dall’Assessore Pino De Silvio.

Così come resta inspiegabilmente ferma l’attivazione del finanziamento per il rifacimento delle  facciate di Palazzo Roberti (oltre 820mila euro che rischiano di perdersi), a rischio di pericolosa caduta di calcinacci e distacchi, in specie sul prospetto posteriore di Via Buttaro.

Il cavalca-ferrovia, che dovrà unire il sempre più isolato quartiere Cerulli con il resto della città, rischia di diventare l’ennesima incompiuta: i piloni sono lì, ormai da quasi un anno, in attesa che venga montata la campata per il superamento del fascio dei binari e che si proceda alla realizzazione delle rampe di accesso e la viabilità di servizio.

Le voci di un errore di progettazione e/o di esecuzione nell’altezza dei piloni si rincorrono: non vogliamo davvero credere che si tratti di questo, tuttavia, né da parte dell’Assessore ai lavori pubblici De Silvio, né da parte dei funzionari di Rete Ferroviaria Italia (RFI) è mai arrivata un’adeguata e convincente smentita .

E siamo quasi a due anni dalla chiusura del passaggio a livello di Via Matteotti, con gravi conseguenze per la mobilità veicolare e pedonale dei residenti nei quartieri di oltre-ferrovia, mentre pure la realizzazione del sottopasso pedonale rischia di essere rinviata alle calende greche a causa delle ristrettezze di bilancio.

Neppure una breve ma strategica strada, che congiungerà Via Rota con Via Paolo VI, costeggiando la Chiesa del Sacro Cuore, si riesce a completare: peraltro, con evidenti limitazioni progettuali. Infatti, è stato realizzato un solo e stretto marciapiede (ci passano a mala pena due persone affiancate, nonostante il grande spazio disponibile: nel caso di una mamma con un passeggino o di un disabile in carrozzella, l’altro pedone dovrà scendere!) e non è stato previsto lo smaltimento sotterraneo delle acque piovane.

Il Piano di Recupero Urbano (PRU) del Cozzetto è ancora in divenire, a distanza di oltre dieci anni dal suo avvio: mancano tutte le opere pubbliche relative all’asse attrezzato di Via Paolo VI e quelle per il recupero del Mercato coperto e dei suoi giardini, in stato di avanzato degrado e abbandono, mentre i lavori per i nuovi campetti di Via Volta sono inspiegabilmente fermi da tempo.

Le stesse opere a carico delle imprese, per il completamento delle urbanizzazioni dei lotti, procedono con estremo rilento, in particolare su Via Paolo VI e Via Calvani. Eppure i costruttori, con l’obbligo di realizzare queste semplici opere, hanno beneficiato da tempo dei vantaggi loro concessi dal Comune: suoli pubblici e/o per attività collettive assegnati a prezzi di favore per la realizzazione di appartamenti e locali commerciali poi venduti a prezzi di mercato, di fatto non calmierati secondo le disposizioni regionali.

Le attività di urbanizzazione nel PIRP vanno avanti a passo di lumaca, mentre le palazzine sono prossime ad essere terminate, e continuano ad essere molto intricati i nodi ancora da sciogliere per consentire ad alcune cooperative (coop. “Marte” ad esempio) di avviare la costruzione.

Insomma, Mola è ferma e nessuna iniziativa concreta di impulso viene assunta dall’Amministrazione comunale, mentre si attende ancora la nomina assessorile di un’esperta in questioni di bilancio e i funzionari comunali stazionano inerti.

Il tutto, con una maggioranza paralizzata dai veti incrociati e dalle rivalità personali, ormai a livelli intollerabili per lo svolgimento di un’efficace attività politica e per la ripresa dell’economia cittadina.

******************************************************************************

web citta nostra

 

Condividi su: