Riceviamo dal Movimento 5 Stelle di Mola e pubblichiamo:

mola_5_stelleDEFIBRILLATORI: LA LEGGE IMPONE, IL COMUNE DISATTENDE

Il gruppo degli attivisti M5S di Mola di Bari, da oltre un anno ha avviato diverse segnalazioni alla propria Amministrazione locale per rendere operativa una norma “Decreto Balduzzi”( Decreto del Ministero della Salute del 24.04.2013), prorogato e in vigore a pieno titolo dal 20.07.2016 che obbliga la dotazione e l’utilizzo dei DEA (defibrillatori semiautomatici) in tutte le strutture sportive pubbliche per fare in modo che si contribuisca allo svolgimento in sicurezza delle attività motorio-sportive.

Alle suddette segnalazioni si sono susseguiti alcuni incontri tra attivisti M5S di Mola con l’Assessore allo sport Gianni Russo e altri membri della giunta comunale.

Lo stesso Assessore e il Sindaco di Mola assicuravano che a partire dal mese di Settembre i succitati defibrillatori sarebbero stati ubicati nelle strutture sportive e nelle scuole dell’obbligo, così come prevede la norma.

Va precisato che quattro dei sette defibrillatori necessari (e non sei, come dichiarato dall’amministrazione locale e pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 25.02.2016) erano già stati concessi dalla Regione Puglia, Assessorato alle Politiche Giovanili dello Sport, al Comune di Mola, nell’ambito del progetto “Deep Impact” ed erano state individuate le destinazioni per il posizionamento (scuola elementare M. Montessori, scuola elementare E. De Filippo, scuola elementare San Giuseppe, scuola Superiore di primo grado Dante Alighieri, scuola superiore di primo grado Tanzi, campo sportivo Caduti di Superga, Palazzetto dello sport Palapinto .

Si attendeva il corso di formazione teorico-pratico che si è svolto in data 29.02.2016 in collaborazione con i medici del 118 per l’utilizzo di tali defibrillatori.

Gli attivisti del M5S di Mola hanno voluto constatare personalmente se le “promesse” degli amministratori locali fossero diventate una realtà e con tanta amarezza e rabbia, si sono accorti che le strutture sopracitate sono tutt’oggi prive di defibrillatori.

Questa vuole essere una denuncia verso un’Amministrazione che non solo, non recepisce le norme ed i vincoli di legge, ma aggiunge la beffa nei confronti di un gruppo di cittadini che con estremo rispetto verso chi li amministra ha più volte sollevato l’importanza di porre attenzione ad una norma che tutela la salute di coloro che praticano attività sportive sia con finalità dilettantistiche o professionali che didattiche educative.

Inoltre va evidenziata la segnalazione che fu fatta da un cittadino molese, indirizzata al sindaco G. Di Rutigliano e all’assessore allo sport G. Russo subito dopo la morte improvvisa di un ragazzino di 13 anni a Trinitapoli (BT) avvenuta in data 14.02.2016 e il quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno pubblicava un articolo “Muore a 13 anni dopo la partita struttura priva di defibrillatore”.

Gli amministratori locali e i funzionari che, per ruolo e per competenza sono direttamente interessati, non attuano tutte le azioni atte a completare l’iter per il posizionamento e l’utilizzo dei suddetti defibrillatori, concorrono a commettere gravi reati, pertanto siano ritenuti responsabili diretti di eventuali episodi infausti a danno di chiunque pratica sport nelle strutture sopra citate.

Amministrazioni virtuose non hanno atteso alcuna norma per poter mettere in atto queste basilari azioni concrete salva-vita.

Chiediamo dunque conto all’intera amministrazione locale, Sindaco, Assessore allo sport e salute in primis, di tale grave ritardo nella sistemazione e disponibilità dei defibrillatori.

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