di Andrea G. Laterza

Il solito angolo della vergogna tra Via Sabin e Via XXIV Maggio: qui non è stata posizionata alcuna telecamera

Il solito “angolo della vergogna” tra Via Sabin e Via XXIV Maggio: qui non è stata posizionata alcuna telecamera

Abbiamo appreso nei giorni scorsi dal Comando di Polizia Municipale che le telecamere di videosorveglianza per la repressione del triste fenomeno di “busta selvaggia” sono state posizionate, in numero di tre unità, in alcune zone periferiche del territorio urbano.

Si tratta di telecamere “mobili”, quindi eventualmente spostabili in altri siti.

Il comandante della Polizia urbana, maggiore Vito Tanzi, ci ha comunicato che il sistema è tuttora in fase di sperimentazione.

E che solo al termine di questo “rodaggio” verrà fornita l’informativa alla cittadinanza, di cui all’articolo 13, comma 2 del Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza, che così stabilisce:

2) Il Comune di Mola di Bari nella persona del responsabile, si obbliga a comunicare alla comunità cittadina l’avvio del trattamento dei dati personali, con l’attivazione dell’impianto di videosorveglianza, l’eventuale incremento dimensionale dell’impianto e l’eventuale successiva cessazione per qualsiasi causa del trattamento medesimo, con un anticipo di giorni dieci, mediante appositi manifesti informativi e/o altri mezzi di diffusione locale e sul sito internet del Comune di Mola di Bari.

E’ utile precisare che soltanto dopo l’avvenuta pubblicizzazione dell’attivazione dell’impianto le foto e/o riprese potranno essere utilizzabili per l’elevazione di contravvenzione ai trasgressori.

Pertanto, al momento, il sistema è ancora inefficace per la prevenzione dell’abbandono incontrollato dei rifiuti: peraltro, in queste ultime settimane, tale fenomeno sembra aumentare anziché decrescere.

D’altra parte, non sfugge che il numero delle telecamere posizionate è davvero esiguo a fronte del diffuso malcostume e che, pertanto, vi è la necessità di un ragguardevole aumento delle unità di controllo telematico, con la loro dislocazione nei punti più utilizzati dagli “sporcaccioni” per lo sversamento abusivo.

Auspichiamo che l’avvio a regime della videosorveglianza avvenga al più presto e che le riprese e/o le foto degli incivili colti sul fatto (anche se opportunamente schermate per ragioni di privacy) vengano divulgate dal Comando di polizia municipale attraverso gli organi d’informazione locale, così come altre amministrazioni comunali fanno da tempo (ad esempio, Barletta).

Certi di fare cosa utile, “Città Nostra” si offre, fin da subito, per la diffusione di video e fotografie che incastrino gli sporcaccioni.

 

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