Riceviamo dal Movimento 5 stelle di Mola e pubblichiamo:

Il M5S DIFFIDA IL SINDACO PER:

VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SULL’INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI.

E’ doverosa una crono-storia per far comprendere ai lettori che il M5S Mola, resta fedele ai principi di coerenza insiti nella propria natura, verso le problematiche sociali.

Ø Il giorno 29 novembre 2014, presso il Palazzo S. Domenico (ex Municipio) a Mola di Bari, è stato inaugurato il nuovo progetto della “Casa delle Culture-Biblioteca comunale”;


Ø In tale occasione l’amministrazione comunale non ha considerato la possibilità per i cittadini disabili di accedere alla struttura, come per la generalità dei cittadini, al fine di partecipare all’evento, stante la presenza di numerosi ostacoli e barriere architettoniche (mancanza di una rampa per l’accesso alla struttura, ascensore non utilizzabile, impossibilità ad accedervi dal retro per via della totale chiusura di qualunque accesso disponibile);
Ø In data 14 dicembre 2014, il gruppo degli attivisti di “Mola a cinque stelle” ha presentato un’istanza al Comune, con la quale ha invitato il Sindaco a provvedere celermente alla rimozione delle barriere architettoniche presso la “Casa delle culture-Biblioteca comunale”, anche in seguito alle promesse fatte dall’ex Primo cittadino, sin dall’inaugurazione della struttura, atteso che il servizio offerto dalla biblioteca comunale era ancora non accessibile e fruibile da parte dei diversamente abili;
Ø Il 30 gennaio 2015, gli attivisti di “Mola a Cinque Stelle” hanno messo in atto un flash mob silenzioso e pacifico davanti all’edificio della biblioteca comunale, documentando, con fotografie, l’invariata situazione per i disabili, e cioè la perdurante presenza dei gradini all’ingresso della struttura, l’assenza di scivoli per persone su carrozzina, etc.;
Ø Nell’ottobre 2015, anche l’ex Assessore Enzo Linsalata ha denunciato l’impossibilità di utilizzare l’ascensore di Palazzo San Domenico per salire al primo piano che ospita la Biblioteca comunale, constatando l’insormontabile difficoltà per le persone disabili che, a causa di ciò, non possono usufruire di un servizio pubblico di primaria importanza;
Ø La struttura presenta ancora oggi evidenti limiti di accesso per le persone che hanno una ridotta capacità motoria e per i disabili;

L’inerzia dell’Amministrazione a provvedere in tal senso si configura come forma di “discriminazione indiretta”, di cui all’art. 2 della L. n. 67/06, secondo il quale “Si ha una discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone”.

Diventa moralmente necessario diffidare il Sindaco, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini con disabilità nonché di rimuovere l’attuale situazione di disparità di trattamento, a realizzare nel minor tempo possibile tutti gli interventi di manutenzione e nuova costruzione necessari a favorire l’accesso all’edificio che ospita la biblioteca comunale da parte dei diversamente abili e a consentire loro la fruizione del servizio culturale pubblico locale, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge n. 104/92.

Non volevamo fare cose eclatanti, non volevamo ottenere chissà quale risultato, volevamo soltanto quello che in un paese normale, in una Nazione normale, è la normalità, cioè il rispetto della legge soprattutto dalle Istituzioni che in quanto tali, devono farlo spontaneamente.

E invece, nostro malgrado, siamo costretti a ricorrere ad atti formali come la diffida, comunicata via posta elettronica certificata al Sindaco di Mola da parte dei Consiglieri Regionali M5S Conca, Laricchia, Trevisi, che hanno accolto la richiesta del M5S Mola, sull’uso pubblico della Casa delle Culture. Questo edificio, a più di due anni dalla sua inaugurazione, causa presenza di barriere architettoniche, risulta inutilizzabile da tutti coloro che presentano difficoltà motorie e sono portatori di handicap e nonostante ciò, disattendendo la legge.

In questo edificio si continuano a tenere eventi ed incontri pubblici. Non sono bastate le nostre proteste in occasione dell’inaugurazione nel Novembre 2014, dall’allora Amministrazione Diperna. Eravamo a 6 mesi circa dalle elezioni amministrative e la promessa in quell’occasione fu che nel giro di un paio di mesi si sarebbe attivato almeno l’ascensore.

Ad oggi l’ascensore è ancora fermo ed inutilizzabile.

Abbiamo incontrato un paio di volte l’attuale vice Sindaco, la Signora Mola per discutere di varie problematiche compresa quella della agibilità della Casa delle Culture. In questi incontri ci è stato detto che l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la Casa delle Culture si inseriva in un piano più ampio ed articolato che interessava tutto il paese è che pertanto occorreva tempo e dunque attendere.

Abbiamo recepito e compreso questa richiesta ma al contempo abbiamo chiarito che, pur mantenendo aperto l’edificio, pur mantenendo aperta e funzionante la biblioteca comunale (e già questa costituiva una grave eccezione, trattandosi di un servizio pubblico) non era il caso di continuare ad utilizzare quella struttura per eventi e manifestazioni pubbliche di qualsiasi genere.

Conclusione, le solite promesse della politica. Alla Casa delle Culture si continuano a tenere manifestazioni culturali teatrali, presentazioni di progetti di riqualificazione urbana e non ultimo conferenze stampa di forze politiche, il tutto con l’esclusione della partecipazione di coloro che fisicamente hanno difficoltà motorie.

Dunque, dopo tutto questo, non potevamo restare con le mani in mano. Ci siamo rivolti ai nostri portavoce regionali, con cui abbiamo discusso del problema e del da farsi e siamo giunti alla determinazione, per il momento, di presentare al Sindaco di Mola un atto formale di diffida all’uso pubblico della Casa delle Culture, atto che è stato presentato via email certificata il giorno 17 Gennaio u.s.

Ovviamente continueremo a seguire con attenzione tutta la vicenda nella speranza di non dover giungere alla determinazione di avviare atti ben più formali.

Gli attivisti M5S Mola di Bari

 

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