di Andrea G. Laterza

Nicola Tanzi, presidente del Consiglio comunale: ribadisce che il “gruppo dei 4” non rientrerà in maggioranza

Nicola Tanzi non ci sta e rilancia. In una telefonata di poco fa, il presidente del Consiglio comunale ci tiene a far sapere ai cittadini, per il tramite di “Città Nostra”, come sono andate le cose venerdì sera nella riunione con il Sindaco e le forze della coalizione “Bene comune”.

“Non parteciperemo più ad altri incontri con il Sindaco e con “Bene comune”. Ci vedremo in Consiglio comunale e lì decideremo come comportarci, tenendo conto che il bilancio è un atto eminentemente politico e noi, quattro consiglieri indipendenti, non siamo rientrati in maggioranza e non rientreremo”.

E allora perché avete partecipato all’incontro di venerdì 24?

“Il Sindaco me lo aveva chiesto con insistenza e volevamo ascoltare come intendesse muoversi dopo il ritiro delle dimissioni: revoca che, in ogni caso, non abbiamo sollecitato.  Peraltro, chiarisco che la delegazione era composta da me (per i “Moderati”) e da Vito Lepore per il Gruppo Misto. Per strada si è poi aggiunto Gianni Siciliano. Non era previsto che Franco Battista partecipasse: ho comunque parlato a nome dei 4 indipendenti.

Comunque, avete chiesto che Niki Bufo e Pino De Silvio vengano nominati assessori nella nuova Giunta…

“Non è esattamente così. Abbiamo fatto un ragionamento politico: per noi chi è stato eletto in Consiglio comunale non può essere scaricato e mandato a casa; non è eticamente giusto. Vale per De Silvio e per Bufo, ma anche per la Mola. Quindi, anche per quest’ultima abbiamo chiesto la riconferma, anche se le sue deleghe vanno depotenziate perché attribuiamo a lei la responsabilità della crisi. Eravamo alla riunione perché oltre alla riconferma dei tre volevamo condividere la nomina degli altri due assessori.”

E il Sindaco ha accettato questa vostra impostazione?

“No. Giangrazio Di Rutigliano vuole avere “carta bianca” nella nomina dei 5 assessori. Appreso di questa sua convinzione per noi ogni discorso torna a chiudersi.”

Ma dal comunicato di “Bene comune” che chiedeva al Sindaco di ritirare le dimissioni, e dai discorsi informali recepiti, si capiva che avevate preso un accordo con Gianni Alberotanza e Antonio Tricase per il rientro in maggioranza se il Sindaco avesse revocato …

“Lo smentisco nel modo più assoluto. Anche Gianni Alberotanza, nel corso della riunione di venerdì 24, lo ha escluso.”

E allora perché avete accettato di sedervi nuovamente al tavolo con il Sindaco e con i rappresentanti di “Bene comune”?

“L’ho detto… volevamo capire se c’erano novità sostanziali. Ma non ci sono e non ce ne saranno: ascoltato il discorso del Sindaco in risposta alle nostre considerazioni sulla nuova Giunta, abbiamo salutato tutti amichevolmente dicendo che non torneremo più ad incontrarci con loro. Anche al segretario del PD Tonio Bonamassa ho rifiutato un incontro che mi ha chiesto ieri per domani, lunedì sera, al fine di chiarire i punti di dissenso. Non ha alcun senso continuare. Ognuno per la propria strada.”

Fin qui la telefonata con Nicola Tanzi.

Insomma, il senso di incomprensibilità della situazione politica locale aumenta e, peraltro, i cittadini sono orfani del governo cittadino: ormai da un mese Mola è priva di una guida stabile. Dal 1° al 21 febbraio, con le dimissioni in corso, l’amministrazione era ordinaria; dal 22 ad oggi il Sindaco amministra senza assessori (tutti licenziati) e, per giunta, in questo momento il paese è privo pure del primo cittadino.

Infatti, Giangrazio Di Rutigliano è partito per Assisi nel pellegrinaggio organizzato da Padre Giuseppe De Stefano, e non tornerà prima della sera di martedì 28 febbraio: insomma, il Sindaco si assenta per diversi giorni senza che vi sia un vice-sindaco o un assessore delegato che lo sostituisca. Ricordiamo che il Sindaco ha la rappresentanza legale del Comune, con tutto quel che ne consegue in materia dei poteri di ufficiale di governo su base locale.

Intanto, ieri sera si è tenuta una nuova riunione delle forze rimaste fedeli al Sindaco (erano quindi assenti i 4 consiglieri indipendenti).

Giangrazio Di Rutigliano ha ribadito che non intende nominare De Silvio e Bufo nella nuova Giunta e, quindi, nemmeno Francesca Mola: nessuno di loro, a suo parere, verrebbe riconfermato.

In sostanza, il Sindaco vorrebbe disporre di una Giunta nuova di zecca: cinque nuovi nomi per rilanciare la sua azione politica. Ma c’è da chiedersi: se è vero che il “gruppo dei 4”, a queste condizioni, non rientrerà in maggioranza con quali numeri verrà sostenuta la nuova e ipotetica compagine assessorile?

E, peraltro, chi sarebbe così imprudente da imbarcarsi in un’operazione politica di tale scarsissimo respiro politico?

Insomma, si naviga a vista e gli scogli affioranti sono pericolosamente vicini e taglienti: il 21 febbraio un’ardita manovra ha evitato le secche del commissariamento, ma il mare è sempre cattivo e infido.

E il comandante è senza ufficiali, ha smarrito la rotta e la ciurma assiste inerte e confusa.

 

 

 

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