di Nicola Rotondi
La caduta del governo cittadino propaga la sua onda lunga nel Pd e ne agita le acque. Le posizioni divergenti assunte dal gruppo consiliare nella discussione della mozione di sfiducia all’ex sindaco Giangrazio Di Rutigliano (Antonio Tricase contrario, Angelica Tribuzio favorevole) hanno definitivamente allontanato le due anime del partito.
Questa escalation può determinare però conseguenze clamorose e irrecuperabili nel circolo molese.
Fonti dem riferiscono che, in attesa di un incontro ufficiale col neocommissario Elvira Tarsitano, la componente del partito più vicina all’ex coordinatore Antonio Bonamassa, autoconvocatasi lunedì scorso in piazza degli Eroi, pretende provvedimenti (si parla apertamente di espulsione) nei confronti di Pino De Silvio e Angelica Tribuzio, nonché di tutta la corrente che fa capo all’ex assessore, rea di aver premuto verso il consenso all’atto che ha sancito la fine dell’amministrazione Di Rutigliano.
Trattandosi di una riunione informale, nulla è stato deciso, così come non ufficiale era la linea assunta dagli “autoconvocati” nella riunione del 22 marzo scorso che accordava sostegno all’ex sindaco attraverso il voto contrario alla mozione espresso il giorno dopo in aula da Tricase.
Gli umori dominanti sono però quelli dell’aut aut: “O loro o noi”. Sotto accusa anche Ubaldo Pagano: per alcuni tesserati, il segretario provinciale ha adottato un canale fin troppo preferenziale con De Silvio a discapito del ruolo all’epoca ricoperto dell’allora coordinatore Bonamassa.
A distanza di una settimana dalla sfiducia, risulta inoltre che sia in fase di preparazione una conferenza cittadina organizzata da Di Rutigliano e dalle forze politiche che l’hanno sostenuto fino al termine anticipato del suo mandato.
Facile intuire che, al pari dei veleni in sede Pd, si tratterà di un ulteriore strascico della rovinosa capitolazione della consigliatura.
Mola come Roma vedo con rammarico che anche in questo caso il PD locale non si discosta tanto dal nazionale. Il detto non si sbaglia: troppi galli nel pollaio…….
Ovviamente diranno tutti che operano nell’interesse della comunità molese. Esattamente come i loro rappresentanti romani più in vista. Mi raccomando non cambiate altrimenti mi dovrò ricredere.
No,la conferenza no. Persone noiose pronuncerebbero parole noiose, per spiegare l’inspiegabile. Ma il paradosso è altro: parlerebbero al Paese coloro che hanno provocato l’intervento di due Commissari a stretto giro, e ancora nessuno che spieghi cosa è accaduto e cosa bisognerebbe fare per interrompere lo scempio degli ultimi decenni
Il mio auspicio è che l’ex sindaco, abbia finalmente il coraggio di dire ai cittadini molesi, chi sono i personaggi che non gli hanno consentito di amministrare il comune di Mola, quali sono state cause reali di questo impedimento. È giusto che i cittadini sappiamo, al fine di avere gli elementi necessari per trarre le giuste valutazioni e, quindi, votare alla prossima tornata elettorale con cognizione di causa. Come ritengo giusto che all’interno della locale sezione del PD, si faccia chiarezza, allo scopo di isolare quei personaggi, che intendono utilizzare il partito come mezzo per affermare il potere personale.
Angelo Laterza