Intanto auguri per un 2009 che consenti a “Città Nostra” di essere ogni mese in edicola. Da parte mia continuerò a comprarlo e leggerlo. Non sempre si può condividere tutto, è corretto ed anche giusto, ma rinunciare a conoscere fatti che ci riguardano e che sono il risultato dell’impegno di tante persone è da imbecilli. Qualche doveroso appunto senza alcun intento polemico: Andrea Laterza, stimato per lo zelo nel disvelare le trame nascoste di Urban, navigando su internet mi sono imbattuto in un documento datato, in cui amareggiato annota che le sue interessanti osservazioni, condivise da ingegneri, tecnici, associazioni ecc, urban avrebbe prodotto danni a Mola, regolarmente “cestinate” perchè l’amministrazione molese è di sinistra. Candidamente prosegue che tuttavia avrebbe continuato a votare e fare votare dal suo movimento la sinistra. Temo che così non si va da nessuna parte, se anche le sue inchieste tanto apprezzate, hanno questo vizio principale: ciò che viene da sinistra, o è giusto o va in ogni caso digerito. Andrea Laterza persona per bene, intellettualmente onesto, dovrebbe correggere quest’iniqua equazione: onestà non è sinonimo né di sinistra, né di destra. Sotto questa luce, con dispiacere, leggo i suoi articoli, le inchieste, condivisibili, obbligato a capire se ci sono altre motivazioni. Un esempio fra i tanti, il Palazzo per attività marinare di via Di Vagno, ex IPSAM, che ha ospitato l’Istituto Radar, che definisce, in buona fede? “fantomatico”. La sua inchiesta non va oltre. Non dice perchè l’IPSAM è andato via da Mola, che fine ha fatto l’Istituto Radar, cosa è e di cosa si occupa, da dove è spuntato, se sa che è ancora operante a Mola. Esaminando con cura senza incepparsi quando scopre del marcio a sinistra, comprenderebbe molte più cose e come suo costume le offrirebbe anche ai lettori di “Città Nostra”. Evidentemente gli sfuggono o è assorto in altro. Gli amministratori della sinistra-molese, che non sono stati capaci di inventare niente di buono, come denuncia con le sue inchieste, hanno voluto e chiesto il trasferimento da Bari a Mola dell’Istituto Radar, che dalla fine degli anni sessanta svolge attività di formazione per la gente di mare. A volerlo e a trarne i maggiori vantaggi i suoi “amici” B, C, V, ed altri, e qualcuno agli arresti domiciliari. Dovrebbe informarsi meglio… senza dubbio da qualche conoscente marinaio.
Peccato per Mola, paese marittimo, con “il vento che soffia dal Mare”!
Vincenzo
gaspare
19 Febbraio 2009 alle 22:22 -
ciao
gaspare
19 Febbraio 2009 alle 22:23 -
wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwmola e tutta la dante alighieri wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
Alla redazione di città-nostra.it
Intanto auguri per un 2009 che consenti a “Città Nostra” di essere ogni mese in edicola. Da parte mia continuerò a comprarlo e leggerlo. Non sempre si può condividere tutto, è corretto ed anche giusto, ma rinunciare a conoscere fatti che ci riguardano e che sono il risultato dell’impegno di tante persone è da imbecilli. Qualche doveroso appunto senza alcun intento polemico: Andrea Laterza, stimato per lo zelo nel disvelare le trame nascoste di Urban, navigando su internet mi sono imbattuto in un documento datato, in cui amareggiato annota che le sue interessanti osservazioni, condivise da ingegneri, tecnici, associazioni ecc, urban avrebbe prodotto danni a Mola, regolarmente “cestinate” perchè l’amministrazione molese è di sinistra. Candidamente prosegue che tuttavia avrebbe continuato a votare e fare votare dal suo movimento la sinistra. Temo che così non si va da nessuna parte, se anche le sue inchieste tanto apprezzate, hanno questo vizio principale: ciò che viene da sinistra, o è giusto o va in ogni caso digerito. Andrea Laterza persona per bene, intellettualmente onesto, dovrebbe correggere quest’iniqua equazione: onestà non è sinonimo né di sinistra, né di destra. Sotto questa luce, con dispiacere, leggo i suoi articoli, le inchieste, condivisibili, obbligato a capire se ci sono altre motivazioni. Un esempio fra i tanti, il Palazzo per attività marinare di via Di Vagno, ex IPSAM, che ha ospitato l’Istituto Radar, che definisce, in buona fede? “fantomatico”. La sua inchiesta non va oltre. Non dice perchè l’IPSAM è andato via da Mola, che fine ha fatto l’Istituto Radar, cosa è e di cosa si occupa, da dove è spuntato, se sa che è ancora operante a Mola. Esaminando con cura senza incepparsi quando scopre del marcio a sinistra, comprenderebbe molte più cose e come suo costume le offrirebbe anche ai lettori di “Città Nostra”. Evidentemente gli sfuggono o è assorto in altro. Gli amministratori della sinistra-molese, che non sono stati capaci di inventare niente di buono, come denuncia con le sue inchieste, hanno voluto e chiesto il trasferimento da Bari a Mola dell’Istituto Radar, che dalla fine degli anni sessanta svolge attività di formazione per la gente di mare. A volerlo e a trarne i maggiori vantaggi i suoi “amici” B, C, V, ed altri, e qualcuno agli arresti domiciliari. Dovrebbe informarsi meglio… senza dubbio da qualche conoscente marinaio.
Peccato per Mola, paese marittimo, con “il vento che soffia dal Mare”!
Vincenzo
ciao
wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwmola e tutta la dante alighieri wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww