Sono d’accordo con Katia. Il turismo ed il suo conseguente sviluppo, è un processo che ci vede coinvolti tutti anche in piccole cose:
– nell’adesione civile e consapevole alla raccolta differenziata
– nel rispetto delle opere pubbliche
– nel rispetto del decoro urbano
– nel rispetto del codice della strada parcheggiando e circolando ove è consentito (tremende le auto davanti al sagrato della Maddalena o poggiate alla Chiesa Matrice)
– nel rispetto di chi viene da fuori e ci chiede informazioni
– nel rispetto tra gli stessi cittadini affinchè iniziassero ad aiutarsi a vicenda anzichè perpetrare una stupida guerra affinchè “nessuno faccia ciò che io non riesco a fare”
– nella necessità di valorizzare le nostre tradizioni, riprendere quelle ormai scomparse e riproporle, aumentare la bellezza di quelle esistenti coinvolgendo direttamente i cittadini, i giovani e le loro famiglie, le scuole, i bambini!
Tutto questo, se messo assieme, produce un paese civile ed attraente da ogni punto di vista. Noi molesi nella storia, ci siamo guadagnati il titolo di “capatosta” perchè siamo riusciti tutti assieme a ribellarci contro il dominio tirannico dei Vaaz e nel circondario continuiamo ad avere questa nomea (in senso negativo purtroppo poichè questo aggettivo recentemente denota una certa ottusità anzichè un coraggio nel cambiare le cose).
Se i cittadini vorranno tutto questo, dovranno dimostrarlo attraverso azioni concrete riprendendo per esempio, il cafone di turno che dà pieno sfoggio della sua incivilità per strada. Solo attraverso le azioni dei cittadini, il potere politico si vedrà costretto a seguirne l’esempio. Se pensiamo a comportarci come abbiamo fatto sinora, non avremo mai un paese turistico perchè non ce lo potremo permettere.
Lasciamoli lavorare.
Ogni cambiamento porta anche a rinunce. Il romanticismo ci fa attaccare ai ricordi (le passeggiate romantiche o le ore passate a giocare nel Baby Park), e io sono un romantico. Peró in veritá mi faceva senso vedere molti giochi del Baby Park arrugginiti e quel tratto del lungomare poco appetitoso e molto sfasciato. Serve un anno per cambiare materialmente quel lato della nostra spiaggia. Sicuramente serviranno anni per cambiare l’atteggiamento dei molesi (me compreso). La critica negativa deriva dalla paura del nuovo: come diventerá, come sará, cosa porterá.
Diamo tempo al tempo. Forse non é cosí negativo.
Lasciamoli lavorare.
No ragazzi, infatti il mio commento non è di critica verso i lavori ma verso un certo atteggiamento diffuso nel paese…
Vito S.
23 Gennaio 2009 alle 11:22 -
Pienamente d’accordo con posturanismo e con Katia: un paese non può dirsi turistico se non si dà un insieme di regole che devono poi essere rispettate a cominciare dagli stessi cittadini, che, ovviamente, devono cambiare mentalità.
Quindi, non bastano le infrastrutture ma è necessaria una cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza e un pieno rispetto verso la cosa pubblica. Noi molesi in questo difettiamo e di molto. Ci vorrebbe una campagna di educazione civica in tal senso: anzichè sperperare in mille rivoli i soldi di Urban si doveva pensare innanzitutto a questo.
Quanto ai lavori va detto che sono state abbattute le tamerici del Baby park senza che si provvedesse al loro recupero: lo stesso assessore Santamaria sta protestando per la cosa sul suo sito anche se ormai a cose fatte. Come mai? Il sindaco non lo aveva informato?
Inoltre, sarebbe opportuno che Città Nostra facesse chiarezza intorno a questo appalto, poichè leggendo le informazioni su questo sito in merito all’appalto in questione le cose non mi sembrano molto chiare. Grazie.
In linea di massima, sono daccordo con tutti voi. Ho seguito per un po questo progetto che mi ha impressionato non poco. E` comunque qualcosa di positivo e merita il nostro sostegno, almeno fino a quando non verra` completato, poi si vedra` la sua funzionabilita` ed adattamento alle esigenze dei molesi e sopratutto dei turisti.
Personalmente ho tentato di far entrare Mola nel giro turistico della nostra regione (alcuni anni addietro) non ho ottenuto niente perche`, oltre alla mia richiesta ed impegno, serviva una domanda specifica della nostra amministrazione oltre all’allacciamento di rapporti con i molesi emigrati e per ultimo, ma non meno importante un ripulimento dei siti storice del nostro paese. Non si e` fatto niente e questo non e` una novita`.
Per tornare al nostro discorso, non bisogna dormirci su, una volta realizzato il lungomare bisogna sponsorizzarlo non tanto a Mola ma sopratutto all’estero perche` e di la che potrebbero arrivare i turisti tanto aspettati e necessari per l’economia del paese. Non dimentichiamoci le altre infrastrutture che non ci sono, tutte cose necessarie per attirare questa risorsa economica ingente che sono i nostri emigrati ed i turisti.
Sono d’accordo con Katia. Il turismo ed il suo conseguente sviluppo, è un processo che ci vede coinvolti tutti anche in piccole cose:
– nell’adesione civile e consapevole alla raccolta differenziata
– nel rispetto delle opere pubbliche
– nel rispetto del decoro urbano
– nel rispetto del codice della strada parcheggiando e circolando ove è consentito (tremende le auto davanti al sagrato della Maddalena o poggiate alla Chiesa Matrice)
– nel rispetto di chi viene da fuori e ci chiede informazioni
– nel rispetto tra gli stessi cittadini affinchè iniziassero ad aiutarsi a vicenda anzichè perpetrare una stupida guerra affinchè “nessuno faccia ciò che io non riesco a fare”
– nella necessità di valorizzare le nostre tradizioni, riprendere quelle ormai scomparse e riproporle, aumentare la bellezza di quelle esistenti coinvolgendo direttamente i cittadini, i giovani e le loro famiglie, le scuole, i bambini!
Tutto questo, se messo assieme, produce un paese civile ed attraente da ogni punto di vista. Noi molesi nella storia, ci siamo guadagnati il titolo di “capatosta” perchè siamo riusciti tutti assieme a ribellarci contro il dominio tirannico dei Vaaz e nel circondario continuiamo ad avere questa nomea (in senso negativo purtroppo poichè questo aggettivo recentemente denota una certa ottusità anzichè un coraggio nel cambiare le cose).
Se i cittadini vorranno tutto questo, dovranno dimostrarlo attraverso azioni concrete riprendendo per esempio, il cafone di turno che dà pieno sfoggio della sua incivilità per strada. Solo attraverso le azioni dei cittadini, il potere politico si vedrà costretto a seguirne l’esempio. Se pensiamo a comportarci come abbiamo fatto sinora, non avremo mai un paese turistico perchè non ce lo potremo permettere.
mannaggia, è proprio vero che come la si fà la si fà la gente ha sempre da ridire…
se nn partono i lavori si parla in negativo….
se partono c’è qualkosa ke nn và….
insomma, alla fine l’importante è parlare fare comunella… criticare … giudicare…. ecc….
è la cultura del nostro paese…..
un saluto a tutti
Lasciamoli lavorare.
Ogni cambiamento porta anche a rinunce. Il romanticismo ci fa attaccare ai ricordi (le passeggiate romantiche o le ore passate a giocare nel Baby Park), e io sono un romantico. Peró in veritá mi faceva senso vedere molti giochi del Baby Park arrugginiti e quel tratto del lungomare poco appetitoso e molto sfasciato. Serve un anno per cambiare materialmente quel lato della nostra spiaggia. Sicuramente serviranno anni per cambiare l’atteggiamento dei molesi (me compreso). La critica negativa deriva dalla paura del nuovo: come diventerá, come sará, cosa porterá.
Diamo tempo al tempo. Forse non é cosí negativo.
Lasciamoli lavorare.
No ragazzi, infatti il mio commento non è di critica verso i lavori ma verso un certo atteggiamento diffuso nel paese…
Pienamente d’accordo con posturanismo e con Katia: un paese non può dirsi turistico se non si dà un insieme di regole che devono poi essere rispettate a cominciare dagli stessi cittadini, che, ovviamente, devono cambiare mentalità.
Quindi, non bastano le infrastrutture ma è necessaria una cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza e un pieno rispetto verso la cosa pubblica. Noi molesi in questo difettiamo e di molto. Ci vorrebbe una campagna di educazione civica in tal senso: anzichè sperperare in mille rivoli i soldi di Urban si doveva pensare innanzitutto a questo.
Quanto ai lavori va detto che sono state abbattute le tamerici del Baby park senza che si provvedesse al loro recupero: lo stesso assessore Santamaria sta protestando per la cosa sul suo sito anche se ormai a cose fatte. Come mai? Il sindaco non lo aveva informato?
Inoltre, sarebbe opportuno che Città Nostra facesse chiarezza intorno a questo appalto, poichè leggendo le informazioni su questo sito in merito all’appalto in questione le cose non mi sembrano molto chiare. Grazie.
In linea di massima, sono daccordo con tutti voi. Ho seguito per un po questo progetto che mi ha impressionato non poco. E` comunque qualcosa di positivo e merita il nostro sostegno, almeno fino a quando non verra` completato, poi si vedra` la sua funzionabilita` ed adattamento alle esigenze dei molesi e sopratutto dei turisti.
Personalmente ho tentato di far entrare Mola nel giro turistico della nostra regione (alcuni anni addietro) non ho ottenuto niente perche`, oltre alla mia richiesta ed impegno, serviva una domanda specifica della nostra amministrazione oltre all’allacciamento di rapporti con i molesi emigrati e per ultimo, ma non meno importante un ripulimento dei siti storice del nostro paese. Non si e` fatto niente e questo non e` una novita`.
Per tornare al nostro discorso, non bisogna dormirci su, una volta realizzato il lungomare bisogna sponsorizzarlo non tanto a Mola ma sopratutto all’estero perche` e di la che potrebbero arrivare i turisti tanto aspettati e necessari per l’economia del paese. Non dimentichiamoci le altre infrastrutture che non ci sono, tutte cose necessarie per attirare questa risorsa economica ingente che sono i nostri emigrati ed i turisti.