Direttore, ho letto che state preparando un Sondaggio sulle Elezioni provinciali del 6 e 7 Giugno prossimi e, avendo letto gli ultimi editoriali di Città Nostra, posso anche immaginare la ratio e l’intenzione di questa iniziativa.
Premetto due cose.
La prima. Più che per l’abolizione, io penso ci sia bisogno di una razionalizzazione radicale delle Province (ovvero farle diventare solo coordinamenti di Amministrazioni comunali) che, ad oggi, hanno ancora importanti funzioni amministrative e politiche (penso alla getione del ciclo integrato dei Rifiuti, all’Edilizia scolastica, alla creazione di istituti che permettano l’incontro di domanda ed offerta di Lavoro…) che non tutte possono essere delegate ai Comuni oppure alla Regione.
La seconda. Il “grillismo”, il V-Day, il qualunquismo sono fenomeni concreti ed ampiamente documentabili. Per certi versi sono anche comprensibili, visto quali bassezze ha toccato l’attvità politica negli ultimi tempi (anche se, probabilmente, trent’anni fa non era troppo differente). Però poi bisogna fare i conti con la Realtà. E la Realtà racconta di oligarchie che si riciclano al potere perchè nessuno vuole più direttamente impegnarsi (come accade anche a Mola, ad esempio). Il proprio disimpegno viene giustificato accusando astrattamente “la politica” ed “i politici”. E’ sempre colpa degli altri. Ed in tutto questo ci sono le inchieste che parlano dei “giovani” e che narrano (questa è la fonte: http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_15/focus_laffranchi_b93552b4-fb39-11dd-aeff-00144f02aabc.shtml ) di un distacco ormai abissale (e quasi incolmabile) tra attività e politica. Ed io, come tanti altri “giovani” di estrazione politca e culturale differente, questo distacco lo sento.
La domanda è questa. Il voto, così come una Elezione amministrativa, non fa Politica. Io, oggi, più che una croce su una scheda chiedo militanza e partecipazione. Però questa vostra campagna a tambur battente sul non-voto alle prossimi Elezioni provinciali, anche se fatta consapevolmente e con motivazioni che, seppur non totalmente, ma condivido, non potrebbe essere un ulteriore elemento critico rispetto alla formazione politica dei “giovani molesi”? Voi siete sicuri che un 18enne, oggi, con in TV il Grande Fratello (e non le tribune politiche) riuscirebbe a capire la vostra proposta-protesta, oppure la prenderebbe a pretesto per giustificare ulteriormente il proprio allontanamento? E scrivo questo per Esperienza diretta e per reale preoccupazione, non per partigianeria, intendiamoci.
Buona giornata e buon Lavoro.
Rispetto il parere di tutti ma sinceramente il paragone tra Berlen e Obama fa veramente sorridere… 🙂
Don Chisciotte
17 Febbraio 2009 alle 10:28 -
Ero presente personalmente e le frasi da voi riportate:
“Bohigas questa volta ha preso l’aereo giusto e, alla fine, è arrivato a Mola. Quando qualcuno dei giornalisti presenti gli ha chiesto una previsione per il termine dei lavori, Bohigas ha alzato la testa, ha letto il tabellone e, giustamente, ha risposto: il 9 dicembre 2009.Berlen lo ha prontamente ripreso. “Ci vorrà molto più tempo, perché la qualità ha bisogno di tempo.””
sono come spesso accade false. Solo per precisazione e correttezza, cose che non vi appartengono. Cordiali saluti.
Marco
17 Febbraio 2009 alle 13:47 -
E’ vero. Bohigas è venuto a Mola, ma solo di passaggio. In realtà stava nel nostro territorio perché ha ricevuto un nuovo incarico dal comune di Bari, quindi, trovandosi nel capoluogo pugliese, ha fatto una capatina a Mola rimanendovi pochissimo tempo (non sufficiente per verificare adeguatamente lo stato di avanzamento dei lavori, visto che non c’è ancora niente da verificare).
peakweek
17 Febbraio 2009 alle 16:54 -
L’anno berleniano terminerà la prossima primavera. Chi verrà dopo di lui, peggio non potrà fare.
Il “pezzo” pubblicato non è della Redazione, ma di un lettore, che ha rilevato le frasi “incriminate” dal solito Don Chisciotte, dai quotidiani e da Fax. E’ vero, come afferma Marco e come riportato da Telgiornali e carta stampata, Bohigas è stato a Bari per la presentazione di un suo progetto, commissionatogli da un consorzio di 10 imprese. All’incontro era presente (invitao) anche il Sindaco Emiliano. Successivamente ha “fatto un salto” a Mola dove ha visionato lo stato dei lavori. I giornalisti presenti hanno ascoltato e pubblicato le frasi riportate dal sig. Diomede. Noi non l’abbiamo fatto perchè non eravamo presenti, con buona pace di Don Chisciotte, che sembra votato ciecamente ad una sola missione: criticarci!
Molto più importante e profondo il tema proposto da Francesco, che merita attenzione e riflessione. “Non votare alla Provincia” non è una nostra posizione originale. Durante le ultime consultazioni politiche TUTTI i partiti, ad esclusione della Lega Nord, hanno promesso l’abolizione delle Province, enti unanimemente ritenuti inutili e fonti di sprechi. Poi un po’ tutti si sono dimenticati dell’impegno preso con gli elettori, a cominciare da Berlusconi e dal Centro-destra. A questo punto molte organizzazioni della società civile ed alcune testate giornalistiche hanno ritenuto opportuno e necessario mandare un segnale forte alla Politica: trasformiamo le elezioni provinciali in referendum popolare. “Città Nostra” ha condiviso questa battaglia, che la crisi terribile in corso ha investito di motivazioni ancora più valide: la mastodontica e costosissima struttura dello Stato Italiano va ridimensionata e ristrutturata. In quest’ottica, le Province (che dovevano essere abolite negli anni ’70 in concomitanza con la nascita delle Regioni), le circoscrizioni, gli enti montani e similari vanno aboliti. Non dimentichiamo che gran parte di queste strutture periferiche, che oggi spesso intralciano e complicano la vita ad imprese e cittadini, erano state create dal potere democristiano per alimentare il sottogoverno e garantire poltrone a trombati e portaborse.
Mypa-47
17 Febbraio 2009 alle 19:34 -
Che Bohigas ce la mandi buona………………al momento Mola è solo un cantiere a cielo aperto,provate di sera a percorrere via Regina Margherita e a raggiungere la piazza,ci metterete almeno 15 minuti,sempre se non abbiate la sfortuna di incrociare il pullman che va a Bari……
peakweek
17 Febbraio 2009 alle 19:56 -
rettifico: l’anno berleniano terminerà la primavera del prossimo anno. Le elezioni comunali a Mola infatti si terranno nella primavera del 2010 insieme alle regionali. Allora terminerà anche l’anno vendoliano.
Non voglio andare nuovamente off-topic (ho sbagliato inizialmente e me ne scuso). Dico solo che sono pienamente d’accordo sull’abolizione delle Province (meglio, su una loro razionalizzazione), quindi condivido il discorso.
Però rilevo anche che ad oggi conservano funzioni politiche ed amministrative importanti; che queste posizioni (del non-voto) sono forme di resistenza politica solo quando consapevoli (però, di questi tempi di anti-politica, temo proprio che sarebbe come “gettare benzina sul fuoco”); che l’abolizione di strutture amministrative dovrebbe avvenire per decreto perchè l’astensionismo va comunque a legittimare chi vince (anche se vanno a votare quattro persone).
Direttore, ho letto che state preparando un Sondaggio sulle Elezioni provinciali del 6 e 7 Giugno prossimi e, avendo letto gli ultimi editoriali di Città Nostra, posso anche immaginare la ratio e l’intenzione di questa iniziativa.
Premetto due cose.
La prima. Più che per l’abolizione, io penso ci sia bisogno di una razionalizzazione radicale delle Province (ovvero farle diventare solo coordinamenti di Amministrazioni comunali) che, ad oggi, hanno ancora importanti funzioni amministrative e politiche (penso alla getione del ciclo integrato dei Rifiuti, all’Edilizia scolastica, alla creazione di istituti che permettano l’incontro di domanda ed offerta di Lavoro…) che non tutte possono essere delegate ai Comuni oppure alla Regione.
La seconda. Il “grillismo”, il V-Day, il qualunquismo sono fenomeni concreti ed ampiamente documentabili. Per certi versi sono anche comprensibili, visto quali bassezze ha toccato l’attvità politica negli ultimi tempi (anche se, probabilmente, trent’anni fa non era troppo differente). Però poi bisogna fare i conti con la Realtà. E la Realtà racconta di oligarchie che si riciclano al potere perchè nessuno vuole più direttamente impegnarsi (come accade anche a Mola, ad esempio). Il proprio disimpegno viene giustificato accusando astrattamente “la politica” ed “i politici”. E’ sempre colpa degli altri. Ed in tutto questo ci sono le inchieste che parlano dei “giovani” e che narrano (questa è la fonte: http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_15/focus_laffranchi_b93552b4-fb39-11dd-aeff-00144f02aabc.shtml ) di un distacco ormai abissale (e quasi incolmabile) tra attività e politica. Ed io, come tanti altri “giovani” di estrazione politca e culturale differente, questo distacco lo sento.
La domanda è questa. Il voto, così come una Elezione amministrativa, non fa Politica. Io, oggi, più che una croce su una scheda chiedo militanza e partecipazione. Però questa vostra campagna a tambur battente sul non-voto alle prossimi Elezioni provinciali, anche se fatta consapevolmente e con motivazioni che, seppur non totalmente, ma condivido, non potrebbe essere un ulteriore elemento critico rispetto alla formazione politica dei “giovani molesi”? Voi siete sicuri che un 18enne, oggi, con in TV il Grande Fratello (e non le tribune politiche) riuscirebbe a capire la vostra proposta-protesta, oppure la prenderebbe a pretesto per giustificare ulteriormente il proprio allontanamento? E scrivo questo per Esperienza diretta e per reale preoccupazione, non per partigianeria, intendiamoci.
Buona giornata e buon Lavoro.
Rispetto il parere di tutti ma sinceramente il paragone tra Berlen e Obama fa veramente sorridere… 🙂
Ero presente personalmente e le frasi da voi riportate:
“Bohigas questa volta ha preso l’aereo giusto e, alla fine, è arrivato a Mola. Quando qualcuno dei giornalisti presenti gli ha chiesto una previsione per il termine dei lavori, Bohigas ha alzato la testa, ha letto il tabellone e, giustamente, ha risposto: il 9 dicembre 2009.Berlen lo ha prontamente ripreso. “Ci vorrà molto più tempo, perché la qualità ha bisogno di tempo.””
sono come spesso accade false. Solo per precisazione e correttezza, cose che non vi appartengono. Cordiali saluti.
E’ vero. Bohigas è venuto a Mola, ma solo di passaggio. In realtà stava nel nostro territorio perché ha ricevuto un nuovo incarico dal comune di Bari, quindi, trovandosi nel capoluogo pugliese, ha fatto una capatina a Mola rimanendovi pochissimo tempo (non sufficiente per verificare adeguatamente lo stato di avanzamento dei lavori, visto che non c’è ancora niente da verificare).
L’anno berleniano terminerà la prossima primavera. Chi verrà dopo di lui, peggio non potrà fare.
Il “pezzo” pubblicato non è della Redazione, ma di un lettore, che ha rilevato le frasi “incriminate” dal solito Don Chisciotte, dai quotidiani e da Fax. E’ vero, come afferma Marco e come riportato da Telgiornali e carta stampata, Bohigas è stato a Bari per la presentazione di un suo progetto, commissionatogli da un consorzio di 10 imprese. All’incontro era presente (invitao) anche il Sindaco Emiliano. Successivamente ha “fatto un salto” a Mola dove ha visionato lo stato dei lavori. I giornalisti presenti hanno ascoltato e pubblicato le frasi riportate dal sig. Diomede. Noi non l’abbiamo fatto perchè non eravamo presenti, con buona pace di Don Chisciotte, che sembra votato ciecamente ad una sola missione: criticarci!
Molto più importante e profondo il tema proposto da Francesco, che merita attenzione e riflessione. “Non votare alla Provincia” non è una nostra posizione originale. Durante le ultime consultazioni politiche TUTTI i partiti, ad esclusione della Lega Nord, hanno promesso l’abolizione delle Province, enti unanimemente ritenuti inutili e fonti di sprechi. Poi un po’ tutti si sono dimenticati dell’impegno preso con gli elettori, a cominciare da Berlusconi e dal Centro-destra. A questo punto molte organizzazioni della società civile ed alcune testate giornalistiche hanno ritenuto opportuno e necessario mandare un segnale forte alla Politica: trasformiamo le elezioni provinciali in referendum popolare. “Città Nostra” ha condiviso questa battaglia, che la crisi terribile in corso ha investito di motivazioni ancora più valide: la mastodontica e costosissima struttura dello Stato Italiano va ridimensionata e ristrutturata. In quest’ottica, le Province (che dovevano essere abolite negli anni ’70 in concomitanza con la nascita delle Regioni), le circoscrizioni, gli enti montani e similari vanno aboliti. Non dimentichiamo che gran parte di queste strutture periferiche, che oggi spesso intralciano e complicano la vita ad imprese e cittadini, erano state create dal potere democristiano per alimentare il sottogoverno e garantire poltrone a trombati e portaborse.
Che Bohigas ce la mandi buona………………al momento Mola è solo un cantiere a cielo aperto,provate di sera a percorrere via Regina Margherita e a raggiungere la piazza,ci metterete almeno 15 minuti,sempre se non abbiate la sfortuna di incrociare il pullman che va a Bari……
rettifico: l’anno berleniano terminerà la primavera del prossimo anno. Le elezioni comunali a Mola infatti si terranno nella primavera del 2010 insieme alle regionali. Allora terminerà anche l’anno vendoliano.
Non voglio andare nuovamente off-topic (ho sbagliato inizialmente e me ne scuso). Dico solo che sono pienamente d’accordo sull’abolizione delle Province (meglio, su una loro razionalizzazione), quindi condivido il discorso.
Però rilevo anche che ad oggi conservano funzioni politiche ed amministrative importanti; che queste posizioni (del non-voto) sono forme di resistenza politica solo quando consapevoli (però, di questi tempi di anti-politica, temo proprio che sarebbe come “gettare benzina sul fuoco”); che l’abolizione di strutture amministrative dovrebbe avvenire per decreto perchè l’astensionismo va comunque a legittimare chi vince (anche se vanno a votare quattro persone).