La mostra è da vedere, questo per la presenza di alcune (ma solo alcune) opere veramente meritevoli di essere viste, il titolo banale dell’esposizione mi lascia perplesso nel riscontro di quanto esposto che francamente nel caso sia stato scelto con valida cognizione intellettuale non ha avuto appropriato riscontro espositivo (manca di presenze artistiche che dimostrano di fare avanguardia contemporanea) eppure Mola ha artisti che hanno dimostrato in passato capacità di ricerca d’avanguardia (capaci per dirla con Marinetti di “…uccidere il chiaro di luna…”) ma sono stati dimenticati anche in questa occasione, si è preferito presentare vecchie opere di alcuni artisti locali che anche se valide nulla hanno a che vedere con qualsiasi formula di futurismo (eccetto alcune proposte manieriste) ma l’organizzazione li ha proposti tanto per … riempire gli spazi o perché fa piacere che non si dimentichino alcuni nomi. Per il resto artisti a Mola sconosciuti, ma francamente avrei preferito non conoscere le loro opere (in giro c’è di molto meglio) con una eccezione ma ritengo decisamente fuori tema. Di pregio l’intervento critico di Valeria Nardulli ma mi dispiace doverlo dire: che peccato veder sprecate tali qualità intellettuali. Un catalogo di qualità grafica e tipografica ma per quanto detto sopra non credo possa avere in futuro un reale valore storico artistico. Adesso quindi mi rivolgo all’Assessore alla Cultura: mi chiedo se avevamo bisogno veramente dell’Archeoclub d’Italia, sede di Bari, per organizzare esposizioni d’Arte a Mola e ricevere questa qualità di risultati? Siamo capaci e meritiamo di meglio, vero? Speriamo in un futuro migliore magari anche non “futurista” ma di qualità e di sana memoria per le intelligenze creative e sensibili molesi.
Nicola Pinto
24 Febbraio 2009 alle 17:11 -
Dimenticavo di scrivere nel precedente commento che ho apprezzato le opere di: Marisa Petrosino, Gianni Causarano (bravo!!!), Vito Cima, Filly Cusenza (questa anche se molto interessante come ricerca ritengo sia inappropriata alla mostra) e Maria Elena Savini (bello il catalogo e per le foto anche se belle sono sicuro che in futuro ci farà vedere di meglio e con maggiore attenzione al tema della mostra) anche Nicoletta Scilimati (apprezabile il lavoro ma anch’esso fuori tema). A tutti gli artisti presenti Ad maiora!
Leggo per caso oggi, 26 marzo, il commento del signor Pinto, non riesco a capire in fondo perchè sia tanto amareggiato, la mostra ha ricevuto molti consensi, nonostante il suo parere, sono certa che se avessimo avuto l’onore di una sua collaborazione la qualità dei lavori scelti sarebbe stata migliore, forse!
Lei, credo involontariamente, offende la dr. Nardulli che non penso non sia in grado di capire da sola se stia sprecando o meno le sue qualità intellettuali!
Se è capace di fare di meglio, signor Pinto, lo faccia,
siamo certi che gli artisti e l’arte molese potranno avere un valido contributo in questo senso.
Sono convinta che le critiche debbano essere sempre costruttive e che quindi lei non si voglia fermare dando la sensazione di essere la volpe che non arriva all’uva.
In attesa di eventi da lei organizzati le auguro buon lavoro.
Rossella Andriani
maria elena savini
26 Marzo 2009 alle 10:25 -
La ringrazio per i complimenti (se pur stitici, ma non ho la presunzione di definirmi artista quindi mi basta anche questo,per ora)…
Non la conosco, rispetto le sue opinioni (come farei con quelle di chiunque), ma non le condivido, il fatto è che ha dato voce a tutti quei cittadini che come lei a parole cercano la rivoluzione ma poi in realtà l’unico dito che muovono è quello per cambiare canale al telecomando e che poi, quando qualcuno cerca di portare avanti un qualsiasi tipo di progetto (in tema o non in tema che sia, con bravi o meno bravi artisti etc. etc. ), e ci riesce, è subito pronto a demolirlo. Questo è uno dei motivi per cui rischiamo di rimanere immobili in una palude.
Il fatto è che non ci si rende conto che ci vuole molto più tempo a polemizzare e demnizzare piuttosto che fare qualcosa di buono!
Quindi, solo per restare in tema, Homo homini lupus. (L’uomo è un lupo per l’altro uomo. )
Con questo la saluto e spero di poter apprezzare presto la sua arte.
Maria Elena Savini
La mostra è da vedere, questo per la presenza di alcune (ma solo alcune) opere veramente meritevoli di essere viste, il titolo banale dell’esposizione mi lascia perplesso nel riscontro di quanto esposto che francamente nel caso sia stato scelto con valida cognizione intellettuale non ha avuto appropriato riscontro espositivo (manca di presenze artistiche che dimostrano di fare avanguardia contemporanea) eppure Mola ha artisti che hanno dimostrato in passato capacità di ricerca d’avanguardia (capaci per dirla con Marinetti di “…uccidere il chiaro di luna…”) ma sono stati dimenticati anche in questa occasione, si è preferito presentare vecchie opere di alcuni artisti locali che anche se valide nulla hanno a che vedere con qualsiasi formula di futurismo (eccetto alcune proposte manieriste) ma l’organizzazione li ha proposti tanto per … riempire gli spazi o perché fa piacere che non si dimentichino alcuni nomi. Per il resto artisti a Mola sconosciuti, ma francamente avrei preferito non conoscere le loro opere (in giro c’è di molto meglio) con una eccezione ma ritengo decisamente fuori tema. Di pregio l’intervento critico di Valeria Nardulli ma mi dispiace doverlo dire: che peccato veder sprecate tali qualità intellettuali. Un catalogo di qualità grafica e tipografica ma per quanto detto sopra non credo possa avere in futuro un reale valore storico artistico. Adesso quindi mi rivolgo all’Assessore alla Cultura: mi chiedo se avevamo bisogno veramente dell’Archeoclub d’Italia, sede di Bari, per organizzare esposizioni d’Arte a Mola e ricevere questa qualità di risultati? Siamo capaci e meritiamo di meglio, vero? Speriamo in un futuro migliore magari anche non “futurista” ma di qualità e di sana memoria per le intelligenze creative e sensibili molesi.
Dimenticavo di scrivere nel precedente commento che ho apprezzato le opere di: Marisa Petrosino, Gianni Causarano (bravo!!!), Vito Cima, Filly Cusenza (questa anche se molto interessante come ricerca ritengo sia inappropriata alla mostra) e Maria Elena Savini (bello il catalogo e per le foto anche se belle sono sicuro che in futuro ci farà vedere di meglio e con maggiore attenzione al tema della mostra) anche Nicoletta Scilimati (apprezabile il lavoro ma anch’esso fuori tema). A tutti gli artisti presenti Ad maiora!
Leggo per caso oggi, 26 marzo, il commento del signor Pinto, non riesco a capire in fondo perchè sia tanto amareggiato, la mostra ha ricevuto molti consensi, nonostante il suo parere, sono certa che se avessimo avuto l’onore di una sua collaborazione la qualità dei lavori scelti sarebbe stata migliore, forse!
Lei, credo involontariamente, offende la dr. Nardulli che non penso non sia in grado di capire da sola se stia sprecando o meno le sue qualità intellettuali!
Se è capace di fare di meglio, signor Pinto, lo faccia,
siamo certi che gli artisti e l’arte molese potranno avere un valido contributo in questo senso.
Sono convinta che le critiche debbano essere sempre costruttive e che quindi lei non si voglia fermare dando la sensazione di essere la volpe che non arriva all’uva.
In attesa di eventi da lei organizzati le auguro buon lavoro.
Rossella Andriani
La ringrazio per i complimenti (se pur stitici, ma non ho la presunzione di definirmi artista quindi mi basta anche questo,per ora)…
Non la conosco, rispetto le sue opinioni (come farei con quelle di chiunque), ma non le condivido, il fatto è che ha dato voce a tutti quei cittadini che come lei a parole cercano la rivoluzione ma poi in realtà l’unico dito che muovono è quello per cambiare canale al telecomando e che poi, quando qualcuno cerca di portare avanti un qualsiasi tipo di progetto (in tema o non in tema che sia, con bravi o meno bravi artisti etc. etc. ), e ci riesce, è subito pronto a demolirlo. Questo è uno dei motivi per cui rischiamo di rimanere immobili in una palude.
Il fatto è che non ci si rende conto che ci vuole molto più tempo a polemizzare e demnizzare piuttosto che fare qualcosa di buono!
Quindi, solo per restare in tema, Homo homini lupus. (L’uomo è un lupo per l’altro uomo. )
Con questo la saluto e spero di poter apprezzare presto la sua arte.
Maria Elena Savini