6 Commenti in “VENDOLA: BERLUSCONI? GENIALE E STRABILIANTE”
unochegligirano
24 Marzo 2009 alle 23:05 -
Detto da Vendola sembra una presa per il c….!
gianvito
25 Marzo 2009 alle 13:07 -
Quello detto da Vendola e’ la pura verita’.
Il Sig. Berlusconi tramite le sue televisioni ha avuto la capacita’ di rincoglionire una grande maggioranza degli italiani.
unochegligirano
25 Marzo 2009 alle 14:09 -
E c’è riuscito alla grande.
Ma bisogna fare una considerazione: in questo periodo di crisi, se al governo ci fosse stata una coalizione di 15 partiti non sarebbe stato possibile con relativa urgenza adottare quei provvedimenti essenziali (a prescindere dalla loro bontà).
Se l’opposizione continuerà a demonizzarlo, sarà sconfitta ad ogni tornata elettorale.
…sono d’accordo con Vendola. Peccato che pure lui in quanto a “berlusconismo” non scherza!!!
Giovanni Miccolis
25 Marzo 2009 alle 20:15 -
Molti si sono dimenticati di una istruttiva favola, quella del “Vestito dell’Imperatore”. Ebbene, gli Italiani non riescono a vedere che il loro presidente del consiglio è in fondo un imputato presidente che non viene condannato, perché legifera abusivamente a proprio favore. Di recente il corrotto (Mills) è stato condannato a quattro anni di reclusione ed il corruttore (Berlusconi) non può essere processato. Bisogna riconoscere che nonostante i voti, il presidente del consiglio è indegno della carica ricoperta, almeno sino a che non dimostrerà di essere innocente delle imputazioni a suo carico. Sino a quel momento deve rinunciare all’incarico come avviene nei paesi civili. Ma l’Italia è veramente un paese civile?
Non so se Nichi sia rimasto folgorato anche lui, come Paolo, sulla via di Damasco o , invece, stia mettendo in atto una nuova strategia politica, in vista delle prossime consultazioni europee, che lo vede protagonista dell’ennesimo cartello elettorale di sinistra ed a cui forse è essenzialmente destinato il messaggio “rivoluzionario”.
Stona non poco l’intervento pseudo-giustizialista del prof. Miccolis, che leggo con piacere ogni mese su Città Nostra. Berlusconi avrà sicuramente mille difetti, ma è l’unico capace di interpretare in anticipo l’umore, le speranze, le aspirazioni della maggioranza silenziosa degli italiani, ossia di quella parte non schierata aprioristicamente. Se così non fosse, in che termini giustifica il largo consenso popolare e la sua presenza ai vertici politici ed istituzionali negli ultimi 15 anni? Al suo successo sicuramente ha contribuito l’insipienza, la frammentazione, la litigiosità e la deficienza di senso dello STATO della controparte, ma non riconoscere le doti, l’impegno, l’ingegnosità dell’uomo, che politicante non è mai stato, è, secondo il mio modesto avviso, un grave errore di valutazione complessiva della storia italiana dal ’94 ad oggi. Fermarsi ancora, come fa Di Pietro, agli aspetti giudiziari, prodotti da un’unica Procura con centinaia di indagini e procedimenti (la stragrande maggiornza conclusi con l’assoluzione!), significa restare ancorati ad una posizione di preconcetto morale, giustamente ed opportunamente superato anche dai politoligi e dai commentatori di sinistra. Rispetto il pensiero del prof. Miccolis, ma onestamente mi riesce difficile condividerlo.
Grazie per l’ospitalià.
Giandomenico Ungaro – Mola
Detto da Vendola sembra una presa per il c….!
Quello detto da Vendola e’ la pura verita’.
Il Sig. Berlusconi tramite le sue televisioni ha avuto la capacita’ di rincoglionire una grande maggioranza degli italiani.
E c’è riuscito alla grande.
Ma bisogna fare una considerazione: in questo periodo di crisi, se al governo ci fosse stata una coalizione di 15 partiti non sarebbe stato possibile con relativa urgenza adottare quei provvedimenti essenziali (a prescindere dalla loro bontà).
Se l’opposizione continuerà a demonizzarlo, sarà sconfitta ad ogni tornata elettorale.
…sono d’accordo con Vendola. Peccato che pure lui in quanto a “berlusconismo” non scherza!!!
Molti si sono dimenticati di una istruttiva favola, quella del “Vestito dell’Imperatore”. Ebbene, gli Italiani non riescono a vedere che il loro presidente del consiglio è in fondo un imputato presidente che non viene condannato, perché legifera abusivamente a proprio favore. Di recente il corrotto (Mills) è stato condannato a quattro anni di reclusione ed il corruttore (Berlusconi) non può essere processato. Bisogna riconoscere che nonostante i voti, il presidente del consiglio è indegno della carica ricoperta, almeno sino a che non dimostrerà di essere innocente delle imputazioni a suo carico. Sino a quel momento deve rinunciare all’incarico come avviene nei paesi civili. Ma l’Italia è veramente un paese civile?
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Non so se Nichi sia rimasto folgorato anche lui, come Paolo, sulla via di Damasco o , invece, stia mettendo in atto una nuova strategia politica, in vista delle prossime consultazioni europee, che lo vede protagonista dell’ennesimo cartello elettorale di sinistra ed a cui forse è essenzialmente destinato il messaggio “rivoluzionario”.
Stona non poco l’intervento pseudo-giustizialista del prof. Miccolis, che leggo con piacere ogni mese su Città Nostra. Berlusconi avrà sicuramente mille difetti, ma è l’unico capace di interpretare in anticipo l’umore, le speranze, le aspirazioni della maggioranza silenziosa degli italiani, ossia di quella parte non schierata aprioristicamente. Se così non fosse, in che termini giustifica il largo consenso popolare e la sua presenza ai vertici politici ed istituzionali negli ultimi 15 anni? Al suo successo sicuramente ha contribuito l’insipienza, la frammentazione, la litigiosità e la deficienza di senso dello STATO della controparte, ma non riconoscere le doti, l’impegno, l’ingegnosità dell’uomo, che politicante non è mai stato, è, secondo il mio modesto avviso, un grave errore di valutazione complessiva della storia italiana dal ’94 ad oggi. Fermarsi ancora, come fa Di Pietro, agli aspetti giudiziari, prodotti da un’unica Procura con centinaia di indagini e procedimenti (la stragrande maggiornza conclusi con l’assoluzione!), significa restare ancorati ad una posizione di preconcetto morale, giustamente ed opportunamente superato anche dai politoligi e dai commentatori di sinistra. Rispetto il pensiero del prof. Miccolis, ma onestamente mi riesce difficile condividerlo.
Grazie per l’ospitalià.
Giandomenico Ungaro – Mola