Chi non ha mai ricevuto uno scalpellotto dal nostro caro Don Bruno,io lo conosciuto benissimo perche’ oltre a essere un uomo di vera fede cristiana,era anche un nonno per i ragazzi e non, che sia per voglia o per ignoranza evitavano di frequentare la messa domenicale.Quando lui e’ tornato alla casa del Signore,io ero a Mola e sono stata in chiesa a vegliarlo per almeno due ore,e in quel tempo ho pensato ai suoi insegnamenti verso chi nella vita non aveva proprio nessuno,lui con le sue opere di beneficienza ha aiutato tutti,e’ stato anche criticato per il suo operato,pero’ se ci pensate bene,nessuno tranne lui ha pensato al prossimo,che Dio lo benedica!
gianvito
5 Maggio 2009 alle 00:41 -
E’ stato il mio professore di religione alle scuole medie di via Toti . Famosissime erano le scatozze di Don Bruno.
Ricordo che avevamo l ‘ ora di religione ogni lunedi e la
prima cosa che ti chiedeva quando ti vedeva era ” sei andata alla messa” se tu gli dicevi si allora lui per vedere se gli dicevi la verita’ ti chiedeva del vangelo che si era
detto alla messa se non sapevi rispondere partivano le
scatozze………Lol
Per continuare a ricordare Don Bruno, posso dare una personale testimonianza della sua bonta` verso il prossimo. Don Bruno e` stato in America parecchie volte ed io mi vanto di essere stato uno dei suoi piu` stretti collaboratori nella raccolta dei fondi destinati alla “CASA DI RIPOSO” fondi raccolti per le tasche del furbo di turno che aprofitto` della fiducia di Don Bruno.
Ogni volta che sono tornato a Mola negli ultimi anni, la mia visita a Don Bruno era una tappa obbligata ed anche nel 2007, nel giorno della sua morte ero la a vegliarlo in chiesa pensando di come sarebbe stato contento se quella “CASA DI RIPOSO” si fosse completata.
Giovanni
6 Maggio 2009 alle 16:22 -
Per capire il titolo del libro dedicato a don Bruno “PUER CENTUM ANNORUM” bisogna riferirsi ad Isaia, capitolo 65, versetto 20:
«non erit ibi amplius infans dierum et senex qui non impleat dies suos quoniam puer centum annorum morietur et peccator centum annorum maledictus erit» (Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto).
Nel testo non se ne fa menzione.
Chi non ha mai ricevuto uno scalpellotto dal nostro caro Don Bruno,io lo conosciuto benissimo perche’ oltre a essere un uomo di vera fede cristiana,era anche un nonno per i ragazzi e non, che sia per voglia o per ignoranza evitavano di frequentare la messa domenicale.Quando lui e’ tornato alla casa del Signore,io ero a Mola e sono stata in chiesa a vegliarlo per almeno due ore,e in quel tempo ho pensato ai suoi insegnamenti verso chi nella vita non aveva proprio nessuno,lui con le sue opere di beneficienza ha aiutato tutti,e’ stato anche criticato per il suo operato,pero’ se ci pensate bene,nessuno tranne lui ha pensato al prossimo,che Dio lo benedica!
E’ stato il mio professore di religione alle scuole medie di via Toti . Famosissime erano le scatozze di Don Bruno.
Ricordo che avevamo l ‘ ora di religione ogni lunedi e la
prima cosa che ti chiedeva quando ti vedeva era ” sei andata alla messa” se tu gli dicevi si allora lui per vedere se gli dicevi la verita’ ti chiedeva del vangelo che si era
detto alla messa se non sapevi rispondere partivano le
scatozze………Lol
Hai ragione Gianvito,pensandoci bene se Don Bruno fosse ancora vivo, chissa’ quante scatozze si sarebbero meritati i nostri politici di Mola!
Per continuare a ricordare Don Bruno, posso dare una personale testimonianza della sua bonta` verso il prossimo. Don Bruno e` stato in America parecchie volte ed io mi vanto di essere stato uno dei suoi piu` stretti collaboratori nella raccolta dei fondi destinati alla “CASA DI RIPOSO” fondi raccolti per le tasche del furbo di turno che aprofitto` della fiducia di Don Bruno.
Ogni volta che sono tornato a Mola negli ultimi anni, la mia visita a Don Bruno era una tappa obbligata ed anche nel 2007, nel giorno della sua morte ero la a vegliarlo in chiesa pensando di come sarebbe stato contento se quella “CASA DI RIPOSO” si fosse completata.
Per capire il titolo del libro dedicato a don Bruno “PUER CENTUM ANNORUM” bisogna riferirsi ad Isaia, capitolo 65, versetto 20:
«non erit ibi amplius infans dierum et senex qui non impleat dies suos quoniam puer centum annorum morietur et peccator centum annorum maledictus erit» (Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto).
Nel testo non se ne fa menzione.