Che schifo, ma per una volta bisogna essere obbiettivi, come potete evincere dal bidone, quel tratto è gia comune di Polignano, non sempre l’erba del vicino è più verde!!!
Nell’articolo sovrastante avete fatto riferimento che il mare sul litorale pugliese non c’e’ divieto di balneazione,ma davvero? E questo schifo dove lo mettiamo,nn fa parte anche questo di divieto di tuffarsi a mare senza sentire certi tanfi venir giu’ dai quei pochi bidoni che costeggiano le spiaggie?
gaspare
28 Maggio 2009 alle 15:15 -
E’ anche colpa nostra. Se una persona è civile non getta i rifiuti presso quel bidone stracolmo ma se li porta con sè e li getta altrove.
Se questa persona ha anche un po’ di senso civico presenterà una segnalazione all’URP del comune competente.
Se poi si ritrova un cellulare con la fotocamera o una macchina fotografica scatta una foto e la invierà alla casella e-mail del sindaco competente.
Tutto ciò fermo restando le responsabilità dell’Amministrazione competente.
Che sia Polignano o Mola non ha importanza. E’ pur sempre un atto di inciviltà, sia depositare per terra le buste che non provvedere tempestivamente alla raccolta.
L’estate scorsa su una spiaggia vicino Dubrovnik (Croazia) mio marito ha pagato 75 euro di multa perchè nostro figlio di 7 anni aveva gettato in mare una bottiglia di plastica!!!
Qui da noi si getta di tutto nel mare e sulla spiaggia nella certezza di farla franca. Mai visto un vigile i vita mia!
Quando è carente l’educazione (non solo quella ambientale) serve necessarimente la repressione.
Se uno si porta dal mattino il necessario per mangiare in spiaggia, si presuppone che il pomeriggio, la sera, le bottiglie di acqua e bibite varie (plastica o alluminio) siano vuote e rese meno ingombranti e pesanti se schiacciate. E le buste prima contenenti, pane, companatico e quant altro, siano oramai vuote e, dunque meno pesanti e voluminose.
Perchè mai all’andata c’è lo spazio in auto ed al ritorno sembra che la cosa più necessaria sia per forza quella di libersi dell’immondo fardello nel primo posto possibile?
Che poi, sembra come se buttare una spazzatura VICINO ad un cassonetto pieno serva a alleggerire la coscienza.
Ma costa tanto portarsi a casa le buste vuote e buttarle in un cassonetto vuoto, magari distante solo poche centinaia di metri?
Sapete cosa penso? Prima ancora che di educazione, qui è questione di intelligenza. Anzi: di coglionaggine (Si può dire?).
Che schifo, ma per una volta bisogna essere obbiettivi, come potete evincere dal bidone, quel tratto è gia comune di Polignano, non sempre l’erba del vicino è più verde!!!
Nell’articolo sovrastante avete fatto riferimento che il mare sul litorale pugliese non c’e’ divieto di balneazione,ma davvero? E questo schifo dove lo mettiamo,nn fa parte anche questo di divieto di tuffarsi a mare senza sentire certi tanfi venir giu’ dai quei pochi bidoni che costeggiano le spiaggie?
E’ anche colpa nostra. Se una persona è civile non getta i rifiuti presso quel bidone stracolmo ma se li porta con sè e li getta altrove.
Se questa persona ha anche un po’ di senso civico presenterà una segnalazione all’URP del comune competente.
Se poi si ritrova un cellulare con la fotocamera o una macchina fotografica scatta una foto e la invierà alla casella e-mail del sindaco competente.
Tutto ciò fermo restando le responsabilità dell’Amministrazione competente.
Che sia Polignano o Mola non ha importanza. E’ pur sempre un atto di inciviltà, sia depositare per terra le buste che non provvedere tempestivamente alla raccolta.
L’estate scorsa su una spiaggia vicino Dubrovnik (Croazia) mio marito ha pagato 75 euro di multa perchè nostro figlio di 7 anni aveva gettato in mare una bottiglia di plastica!!!
Qui da noi si getta di tutto nel mare e sulla spiaggia nella certezza di farla franca. Mai visto un vigile i vita mia!
Quando è carente l’educazione (non solo quella ambientale) serve necessarimente la repressione.
Se uno si porta dal mattino il necessario per mangiare in spiaggia, si presuppone che il pomeriggio, la sera, le bottiglie di acqua e bibite varie (plastica o alluminio) siano vuote e rese meno ingombranti e pesanti se schiacciate. E le buste prima contenenti, pane, companatico e quant altro, siano oramai vuote e, dunque meno pesanti e voluminose.
Perchè mai all’andata c’è lo spazio in auto ed al ritorno sembra che la cosa più necessaria sia per forza quella di libersi dell’immondo fardello nel primo posto possibile?
Che poi, sembra come se buttare una spazzatura VICINO ad un cassonetto pieno serva a alleggerire la coscienza.
Ma costa tanto portarsi a casa le buste vuote e buttarle in un cassonetto vuoto, magari distante solo poche centinaia di metri?
Sapete cosa penso? Prima ancora che di educazione, qui è questione di intelligenza. Anzi: di coglionaggine (Si può dire?).