Riecco la solita “italietta”. Mi sembra la Prima repubblica (ma anche la penultima legislatura) con i partitini che minacciano di non votare la Finanziaria e aprire la crisi di governo per una questione tutta interna al partito. Che vergogna!
Se gli attori sono sempre gli stessi, ossia quelli della prima Repubblica, le trame non possono essere che vergognose fotocopie.
gaspare
29 Maggio 2009 alle 18:02 -
I personaggi che eventualmente non voteranno il Bilancio di previsone dovranno prendersi la grande responsabilità di abbandonare l’Amministrazione comunale alla Gestione provvisoria, il che vuol dire blocco di tutti gli impegni di spesa programmati per quest’anno.
Se verrà a mancare la maggioranza il sindaco dovrà dimettersi, e quindi tutti a casa anticipatamente. E tra una settimana ci sono le elezioni europee e provinciali. Quindi credo sia una minaccia del tipo: mi dimetto, anzi no. Tanto rumore per nulla.
Questo dei SOCIALISTI MOLESI (e, mi dispiace dirlo, di Sinistra e Libertà perchè altrimenti non si capisce di che cosa stiamo parlando…), è un gesto assurdo e totalmente personalistico di rapporti interni all’organizzazione.
Spero che queste Elezioni provinciali possano servire anche ad indebolire queste scorie della prima repubblica che continuano a fare tatticismi con metodi anacronistici.
Bisogna cambiare.
Don Chisciotte
30 Maggio 2009 alle 08:53 -
Sarà un caso, ma i socialisti battono cassa sempre nell’ultimo anno di legislatura, chissà come mai?!
Scarpantibus
30 Maggio 2009 alle 09:52 -
Battista tiene un piede in due scarpe… così lo accusano Farella e Lattanzi…
Allora Scarpantibus, che di scarpe se ne intende (faccio il calzolaio di professione), vi dice che Battista ha fatto le scarpe ai suoi ex compagni….
Si è preso l’assessorato beffando Farella e ora fa campagna elettorale per il PD per un motivo molto semplice: il suo compare Tedesco (compare di nome e di fatto perchè gli ha battezzato uno dei figli) entrerà molto presto in Parlamento dalla porta di servizio. Come? Facile, facile: infatti, il capolista del PD alle Europee è l’ex ministro Paolo De Castro, attualmente deputato. Ora, siccome è matematico che De Castro sarà eletto, il De Castro si dovrà dimettere da deputato e al suo posto andrà (come primo dei non eletti) proprio il Tedesco…. Che così avrà l’immunità parlamentare garantita sfuggendo in tal modo al processo che lo attende sulla questione delle forniture sanitarie alla Regione Puglia, dove (guarda caso) faceva l’Assessore alla Sanità…
Capito la questione? Battista aiuta (ancora una volta) Tedesco… domani Tedesco (da uno scranno parlamentare) continuerà ad aiutare Battista ancora una volta (lo ha già ben aiutato facendolo diventare assessore comunale).
Poveri ingenui… è così che si fa politica!!! E ora Farella cosa farà? Niente, non farà niente. Ancora una volta subirà e starà zitto, perchè il nostro fulvo ducetto minaccerà tutti con finte dimissioni… che naturalmente non darà.
Ah! Se avessimo un’opposizione degna di questo nome, questi saltimbanchi e cialtroni sarebbero a casa già da un pezzo. Ma la finta opposizione è popolata da altri cialtroni e saltimbanchi. Povera Mola!
gaspare
30 Maggio 2009 alle 20:55 -
Si è preso l’assessorato beffando Farella
…. ma ve lo immaginate Farella assessore? roba da Prima repubblica.
afasani
30 Maggio 2009 alle 21:05 -
mah!…
la vergognosa vicenda di mettere nella boutade anche i figli è sinonimo di una politica irrispettosa delle dignità altrui!
gente da affossare…politicamente parlando.
gaspare
30 Maggio 2009 alle 23:22 -
AFASANI, lo ha fatto anche Franceschini con Berlusconi, non sapendo dove altro attaccarsi.
Ora hanno tirato in ballo la figlia di Battista. Ma una persona deve per forza seguire il padre nel lavoo come nella politica? un padre avvocato può pretendere che il figlio diventi avvocato? un padre socialista può pretendere che la figlia la pensi come lui?
… il rifiuto a candidarsi alle Provinciali nella lista Sinistra e libertà (la nuova aggregazione che unisce socialisti, Verdi, Sinistra democratica e Movimento per la sinistra)…
a me sembra che Battista sia stato coerente rispetto alla sua identità politica a non candidarsi in quella lista-minestrone che il giorno dopo le elezioni sarà sciolta.
P.s. non sono socialista, non sono elettore di Battista e lo conosco appena di vista (scusate la rima).
Scarpantibus
31 Maggio 2009 alle 14:13 -
Si, Gaspare, ma la questione Tedesco dove la metti? Forse non ti è chiaro che non si tratta di questione politica nè ideologica, ma solo di do ut des.
gaspare
31 Maggio 2009 alle 14:46 -
Vuol dire che tra un anno quando si voterà per le comunali avremo un quadro più chiaro su alleanze e lecchini. Sarà poi il popolo molese a decidere le loro sorti politiche.
Si dice che “i panni sporhi si lavano in casa propria”, quindi non in Consiglio comunale. Resta dunque l’atteggiamento assai deplorevole del Farella e compagnia bella (ri-scusate la rima).
Scarpantibus
31 Maggio 2009 alle 17:00 -
Come non in Consiglio Comunale? E di che si deve discutere in consiglio se un assessore è stato sfiduciato dal proprio partito?
L’atteggiamento deplorevole di Farella è quello dell’incoerenza. Cioè a dire, se hai tolto la fiducia ad un assessore e il sindaco non lo rimuove devi votare contro la giunta. Ma Farella questo non lo fa perchè spera sempre di ottenere in cambio qualcosa da Berlen tenendoselo buono. Ma quello niente gli ha dato e niente gli darà.
gaspare
31 Maggio 2009 alle 18:31 -
A proposito, stamattina in Consiglio comunnale come è andata a finire?
Tecnicamente ed in base alla legge vigente, l’assessore Battista è stato nominato dal Sindaco e non certo da Farella e Lattanzi, che prima di chiedere revoche a chichesia, dovrebbero rispettare la normativa.
Se poi, sotto l’aspetto politico, non condividono più i programmi di Berlen (e non di Battista), hanno nelle mani l’arma della sfiducia, che in questo caso manderebbe a casa l’intera amministrazione, compreso il “nemico” Battista.
Questa è politica. Ma Farella e Lattanzi (e ciò che resta del glorioso partito socialista molese) non lascerebbero mai il seggio conquistato e la speranza di far fuori Battista con i soliti metodi delle minacce e dei favori di scambio.
E’ un’altra brutta storia del degrado dei partiti, ormai ridotti a combricole di pochi intimi.
Scarpantibus
1 Giugno 2009 alle 09:54 -
Da un punto di vista tecnico hai perfettamente ragione. Ma sai bene che le cose sono andate diversamente: e cioè che Berlen ha nominato Battista su indicazione di Tedesco.
Per il resto hai ragione: Farella e Lattanzi sono talmente abbarbicati al loro seggio che non lo lascerebbero mai.
La coerenza avrebbe voluto che sfiduciassero l’amministrazione. Ma loro non sono coerenti e minacciano sperando di sostituire Battista con Farella. Cosa che non avverrà mai. Soprattutto ora che Tedesco, come primo dei non eletti, si appresta a entrare alla Camera al posto di De Castro che passerà al Parlamento europeo. E’ tutta una farsa.
Don Chisciotte
1 Giugno 2009 alle 10:53 -
Battista è stato (credo) il più suffragato tra i socialisti, il Sindaco Berlen ha chiesto al partito una rosa di nomi tra cui scegliere e ha ritenuto opportuno scegliere Battista anche per la sua vicinanza a Tedesco che poteva agevolarlo nelle relazioni con l’ex-assessore regionale alla Sanità, agevolando in maniera indiretta anche la città, non mi risulta che sia stato Tedesco ad imporre il nome, ma il suo partito a proporlo e al Sindaco Berlen, sceglierlo!!! Sono a Milano e mi piacerebbe avere la cronaca del Consiglio comunale…chi può farla?
Scarpantibus
1 Giugno 2009 alle 11:16 -
Bellissima questa…. “Il Sindaco… ha ritenuto opportuno scegliere Battista anche per la sua vicinanza a Tedesco che poteva agevolarlo nelle relazioni con l’ex-assessore regionale alla Sanità, agevolando in maniera indiretta anche la città”…
Chissà com’è che Tedesco poi è finito sotto inchiesta per lo scandalo delle forniture sanitarie pagate con soldi pubblici alla società di famiglia…. E ora si appresta a godere dell’immunità parlamentare per i giochetti elettorali del PD alle Europee…
Don Chisciotte, anche questo doveva servire alla nostra “città”?
La rosa di nomi era solo un pro-forma per consentire a Berlen di soddisfare i “desiderata” di Tedesco…
Questa politica losca, fatta da personaggi loschi deve finire.
E’ incredibile leggere nel 2009 affermazioni come quelle di Don Chisciotte, che ci riporta indietro di 20 anni nella storia politica di Mola, quando le correnti dei partiti ed i loro capo-bastoni facevano e disfacevano le amministrazioni a loro piacimento, infischiandosene del voto popolare. Se la verità è quella raccontata, c’è da chiedersi perchè il cittadino deve ripettare le leggi ed i partiti devono evaderle?
E se è vero che Berlen ha scelto Battista per quell’abietto motivo, farebbe bene a liberarsene al più presto, inserendo al suo posto non certo Farella e Lattanzi (vecchie e consunte caratidi), ma un esterno di prestigio.
Don Chisciotte
1 Giugno 2009 alle 17:49 -
Punto uno Tedesco non è stato ancora giudicato colpevole da nessuno.
Punto due la scelta di Battista invece va nel rispetto del voto popolare essendo stato uno dei più suffragati.
Punto tre è una cosa normale che i partiti di una coalizione indichino al Sindaco dei nomi.
Punto quattro è possibile che nella rosa dei nomi quello di Battista fosse il meno peggio e poteva comunque garantire una via preferenziale nei confronti dell’Assessore alla Sanità.
Non vedo cosa ci sia di illogico in questo ragionamento e le critiche nei miei confronti le trovo piuttosto infondate…
Scarpantibus
1 Giugno 2009 alle 19:18 -
Don Chisciotte si rivela ancora una volta uno splendido battutista (verrebbe da dire “battistista”…): “Punto quattro è possibile che nella rosa dei nomi quello di Battista fosse il meno peggio e poteva comunque garantire una via preferenziale nei confronti dell’Assessore alla Sanità.”
Evidentemente la via preferenziale era quella che portava ad un certo tipo di gestione di quell’assessore regionale…. che non sarà stato giudicato colpevole da nessuno ma che sicuramente è quello che è venuto (ai tempi) a chiudere l’Ospedale di Mola e che oggi è stato costretto a dimettersi per il grave scandalo della sanità pugliese. Insomma, non è certo Padre Pio…
Don Chisciotte
3 Giugno 2009 alle 13:12 -
Chi è che ha chiuso l’ospedale di Mola? ma per favore non sai di cosa parli, a volte è meglio tacere!!!
In consigio comunale è finito tutto a tarallucci e vino. Il bilancio è stato approvato con i voti di tutta la maggioranza, compresi i due spadaccini socialisti. E Battista si è beccata anche la solidarietà della minoranza.
Aguri!
PS Attento, Don Chisciotte, probabilmente non conosci la storia politica di Tedesco, già assessore alla Sanità all’epoca della Prima Repubblica, quando i socialisti inciuciavano con la DC!!!!!!!!!!!!!
Claudio
5 Giugno 2009 alle 07:29 -
Infatti, è consegnata alla storia di Mola la venuta nel nostro paese di Tedesco in veste di assessore alla sanità di una Giunta regionale con DC e PSI, ai tempi della Giunta comunale Maggi.
In quell’occasione, nell’attuale sala consiliare di Via De Gasperi, Tedesco, nel corso di un convegno sul futuro assetto delle ASL, disse molto chiaramente che il suo Piano di ristrutturazione prevedeva la chiusura dei reparti ospedalieri molesi (Chirurgia, Ostetricia, Medicina) e la previsione per Mola della RSA e del Punto di primo intervento.
Cose poi che, purtroppo, si sono realizzate al 100%.
Ecco chi è venuto a Mola a chiudere l’Ospedale!!!
Riecco la solita “italietta”. Mi sembra la Prima repubblica (ma anche la penultima legislatura) con i partitini che minacciano di non votare la Finanziaria e aprire la crisi di governo per una questione tutta interna al partito. Che vergogna!
Se gli attori sono sempre gli stessi, ossia quelli della prima Repubblica, le trame non possono essere che vergognose fotocopie.
I personaggi che eventualmente non voteranno il Bilancio di previsone dovranno prendersi la grande responsabilità di abbandonare l’Amministrazione comunale alla Gestione provvisoria, il che vuol dire blocco di tutti gli impegni di spesa programmati per quest’anno.
Se verrà a mancare la maggioranza il sindaco dovrà dimettersi, e quindi tutti a casa anticipatamente. E tra una settimana ci sono le elezioni europee e provinciali. Quindi credo sia una minaccia del tipo: mi dimetto, anzi no. Tanto rumore per nulla.
Io penso che non si dimetterà nessuno.
E poi: cos’è il PSE? Non era PSI in Italia e PSE in Europa? O sono così avanti?
Galizia poi che ci regala la prova provata del dubbio. Questo giornalista è sprecato alle nostre latitudini, perché non lo mandiamo alla BBC?
Questo dei SOCIALISTI MOLESI (e, mi dispiace dirlo, di Sinistra e Libertà perchè altrimenti non si capisce di che cosa stiamo parlando…), è un gesto assurdo e totalmente personalistico di rapporti interni all’organizzazione.
Spero che queste Elezioni provinciali possano servire anche ad indebolire queste scorie della prima repubblica che continuano a fare tatticismi con metodi anacronistici.
Bisogna cambiare.
Sarà un caso, ma i socialisti battono cassa sempre nell’ultimo anno di legislatura, chissà come mai?!
Battista tiene un piede in due scarpe… così lo accusano Farella e Lattanzi…
Allora Scarpantibus, che di scarpe se ne intende (faccio il calzolaio di professione), vi dice che Battista ha fatto le scarpe ai suoi ex compagni….
Si è preso l’assessorato beffando Farella e ora fa campagna elettorale per il PD per un motivo molto semplice: il suo compare Tedesco (compare di nome e di fatto perchè gli ha battezzato uno dei figli) entrerà molto presto in Parlamento dalla porta di servizio. Come? Facile, facile: infatti, il capolista del PD alle Europee è l’ex ministro Paolo De Castro, attualmente deputato. Ora, siccome è matematico che De Castro sarà eletto, il De Castro si dovrà dimettere da deputato e al suo posto andrà (come primo dei non eletti) proprio il Tedesco…. Che così avrà l’immunità parlamentare garantita sfuggendo in tal modo al processo che lo attende sulla questione delle forniture sanitarie alla Regione Puglia, dove (guarda caso) faceva l’Assessore alla Sanità…
Capito la questione? Battista aiuta (ancora una volta) Tedesco… domani Tedesco (da uno scranno parlamentare) continuerà ad aiutare Battista ancora una volta (lo ha già ben aiutato facendolo diventare assessore comunale).
Poveri ingenui… è così che si fa politica!!! E ora Farella cosa farà? Niente, non farà niente. Ancora una volta subirà e starà zitto, perchè il nostro fulvo ducetto minaccerà tutti con finte dimissioni… che naturalmente non darà.
Ah! Se avessimo un’opposizione degna di questo nome, questi saltimbanchi e cialtroni sarebbero a casa già da un pezzo. Ma la finta opposizione è popolata da altri cialtroni e saltimbanchi. Povera Mola!
Si è preso l’assessorato beffando Farella
…. ma ve lo immaginate Farella assessore? roba da Prima repubblica.
mah!…
la vergognosa vicenda di mettere nella boutade anche i figli è sinonimo di una politica irrispettosa delle dignità altrui!
gente da affossare…politicamente parlando.
AFASANI, lo ha fatto anche Franceschini con Berlusconi, non sapendo dove altro attaccarsi.
Ora hanno tirato in ballo la figlia di Battista. Ma una persona deve per forza seguire il padre nel lavoo come nella politica? un padre avvocato può pretendere che il figlio diventi avvocato? un padre socialista può pretendere che la figlia la pensi come lui?
… il rifiuto a candidarsi alle Provinciali nella lista Sinistra e libertà (la nuova aggregazione che unisce socialisti, Verdi, Sinistra democratica e Movimento per la sinistra)…
a me sembra che Battista sia stato coerente rispetto alla sua identità politica a non candidarsi in quella lista-minestrone che il giorno dopo le elezioni sarà sciolta.
P.s. non sono socialista, non sono elettore di Battista e lo conosco appena di vista (scusate la rima).
Si, Gaspare, ma la questione Tedesco dove la metti? Forse non ti è chiaro che non si tratta di questione politica nè ideologica, ma solo di do ut des.
Vuol dire che tra un anno quando si voterà per le comunali avremo un quadro più chiaro su alleanze e lecchini. Sarà poi il popolo molese a decidere le loro sorti politiche.
Si dice che “i panni sporhi si lavano in casa propria”, quindi non in Consiglio comunale. Resta dunque l’atteggiamento assai deplorevole del Farella e compagnia bella (ri-scusate la rima).
Come non in Consiglio Comunale? E di che si deve discutere in consiglio se un assessore è stato sfiduciato dal proprio partito?
L’atteggiamento deplorevole di Farella è quello dell’incoerenza. Cioè a dire, se hai tolto la fiducia ad un assessore e il sindaco non lo rimuove devi votare contro la giunta. Ma Farella questo non lo fa perchè spera sempre di ottenere in cambio qualcosa da Berlen tenendoselo buono. Ma quello niente gli ha dato e niente gli darà.
A proposito, stamattina in Consiglio comunnale come è andata a finire?
Tecnicamente ed in base alla legge vigente, l’assessore Battista è stato nominato dal Sindaco e non certo da Farella e Lattanzi, che prima di chiedere revoche a chichesia, dovrebbero rispettare la normativa.
Se poi, sotto l’aspetto politico, non condividono più i programmi di Berlen (e non di Battista), hanno nelle mani l’arma della sfiducia, che in questo caso manderebbe a casa l’intera amministrazione, compreso il “nemico” Battista.
Questa è politica. Ma Farella e Lattanzi (e ciò che resta del glorioso partito socialista molese) non lascerebbero mai il seggio conquistato e la speranza di far fuori Battista con i soliti metodi delle minacce e dei favori di scambio.
E’ un’altra brutta storia del degrado dei partiti, ormai ridotti a combricole di pochi intimi.
Da un punto di vista tecnico hai perfettamente ragione. Ma sai bene che le cose sono andate diversamente: e cioè che Berlen ha nominato Battista su indicazione di Tedesco.
Per il resto hai ragione: Farella e Lattanzi sono talmente abbarbicati al loro seggio che non lo lascerebbero mai.
La coerenza avrebbe voluto che sfiduciassero l’amministrazione. Ma loro non sono coerenti e minacciano sperando di sostituire Battista con Farella. Cosa che non avverrà mai. Soprattutto ora che Tedesco, come primo dei non eletti, si appresta a entrare alla Camera al posto di De Castro che passerà al Parlamento europeo. E’ tutta una farsa.
Battista è stato (credo) il più suffragato tra i socialisti, il Sindaco Berlen ha chiesto al partito una rosa di nomi tra cui scegliere e ha ritenuto opportuno scegliere Battista anche per la sua vicinanza a Tedesco che poteva agevolarlo nelle relazioni con l’ex-assessore regionale alla Sanità, agevolando in maniera indiretta anche la città, non mi risulta che sia stato Tedesco ad imporre il nome, ma il suo partito a proporlo e al Sindaco Berlen, sceglierlo!!! Sono a Milano e mi piacerebbe avere la cronaca del Consiglio comunale…chi può farla?
Bellissima questa…. “Il Sindaco… ha ritenuto opportuno scegliere Battista anche per la sua vicinanza a Tedesco che poteva agevolarlo nelle relazioni con l’ex-assessore regionale alla Sanità, agevolando in maniera indiretta anche la città”…
Chissà com’è che Tedesco poi è finito sotto inchiesta per lo scandalo delle forniture sanitarie pagate con soldi pubblici alla società di famiglia…. E ora si appresta a godere dell’immunità parlamentare per i giochetti elettorali del PD alle Europee…
Don Chisciotte, anche questo doveva servire alla nostra “città”?
La rosa di nomi era solo un pro-forma per consentire a Berlen di soddisfare i “desiderata” di Tedesco…
Questa politica losca, fatta da personaggi loschi deve finire.
E’ incredibile leggere nel 2009 affermazioni come quelle di Don Chisciotte, che ci riporta indietro di 20 anni nella storia politica di Mola, quando le correnti dei partiti ed i loro capo-bastoni facevano e disfacevano le amministrazioni a loro piacimento, infischiandosene del voto popolare. Se la verità è quella raccontata, c’è da chiedersi perchè il cittadino deve ripettare le leggi ed i partiti devono evaderle?
E se è vero che Berlen ha scelto Battista per quell’abietto motivo, farebbe bene a liberarsene al più presto, inserendo al suo posto non certo Farella e Lattanzi (vecchie e consunte caratidi), ma un esterno di prestigio.
Punto uno Tedesco non è stato ancora giudicato colpevole da nessuno.
Punto due la scelta di Battista invece va nel rispetto del voto popolare essendo stato uno dei più suffragati.
Punto tre è una cosa normale che i partiti di una coalizione indichino al Sindaco dei nomi.
Punto quattro è possibile che nella rosa dei nomi quello di Battista fosse il meno peggio e poteva comunque garantire una via preferenziale nei confronti dell’Assessore alla Sanità.
Non vedo cosa ci sia di illogico in questo ragionamento e le critiche nei miei confronti le trovo piuttosto infondate…
Don Chisciotte si rivela ancora una volta uno splendido battutista (verrebbe da dire “battistista”…): “Punto quattro è possibile che nella rosa dei nomi quello di Battista fosse il meno peggio e poteva comunque garantire una via preferenziale nei confronti dell’Assessore alla Sanità.”
Evidentemente la via preferenziale era quella che portava ad un certo tipo di gestione di quell’assessore regionale…. che non sarà stato giudicato colpevole da nessuno ma che sicuramente è quello che è venuto (ai tempi) a chiudere l’Ospedale di Mola e che oggi è stato costretto a dimettersi per il grave scandalo della sanità pugliese. Insomma, non è certo Padre Pio…
Chi è che ha chiuso l’ospedale di Mola? ma per favore non sai di cosa parli, a volte è meglio tacere!!!
In consigio comunale è finito tutto a tarallucci e vino. Il bilancio è stato approvato con i voti di tutta la maggioranza, compresi i due spadaccini socialisti. E Battista si è beccata anche la solidarietà della minoranza.
Aguri!
PS Attento, Don Chisciotte, probabilmente non conosci la storia politica di Tedesco, già assessore alla Sanità all’epoca della Prima Repubblica, quando i socialisti inciuciavano con la DC!!!!!!!!!!!!!
Infatti, è consegnata alla storia di Mola la venuta nel nostro paese di Tedesco in veste di assessore alla sanità di una Giunta regionale con DC e PSI, ai tempi della Giunta comunale Maggi.
In quell’occasione, nell’attuale sala consiliare di Via De Gasperi, Tedesco, nel corso di un convegno sul futuro assetto delle ASL, disse molto chiaramente che il suo Piano di ristrutturazione prevedeva la chiusura dei reparti ospedalieri molesi (Chirurgia, Ostetricia, Medicina) e la previsione per Mola della RSA e del Punto di primo intervento.
Cose poi che, purtroppo, si sono realizzate al 100%.
Ecco chi è venuto a Mola a chiudere l’Ospedale!!!