Leggo qui che il 25 febbraio 2009 il compartimento ANAS di Bari ha assegnato l’appalto per lo studio d’impatto ambientale (SIA) e la progettazione dei lavori di realizzazione della variante alla tangenziale di Bari alla DAM S.p.A. di Ravenna. Secondo il bando, gli interventi dovrebbero riguardare esclusivamente il tratto compreso tra il km 806,400 (località San’Anna – Caldarola) ed il km 814,000 (località Torre a Mare), esattamente come previsto nel DPEF 2006 (“attuazione della Legge Obiettivo: macro-opera 10: sistemi urbani”).
Pochi giorni dopo, il 06/03/2009, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha ridotto a 2 milioni di euro gli stanziamenti per la rete stradale in tutta Italia (senza peraltro dettagliare le cifre quali): poiché gli interventi previsti erano decine, diversi commentatori hanno messo in dubbio l’effettiva disponibilità di risorse per realizzarli tutti. E’ chiaro infatti che la fattibilità dell’opera è soggetta alla disponibilità di fondi, e pensare di ottenere il 12% della cifra pattuita è piuttosto velleitario. Aggiungo un particolare: secondo quello che leggo nell’articolo, l’intervento prevederebbe un tracciato a servizio di Triggiano, Noicattaro e Rutigliano e si ricongiungerebbe all’attuale tracciato della SS16 presso Cozze. A meno che non vi sia stata approssimazione nel giornalista che l’ha scritto (e l’osservazione sulle “opere d’arte” mi fa pensare proprio a questo) è evidente che la variante interesserebbe anche il territorio di Mola. Mi sembra strano però che si citino le amministrazioni di Triggiano e Noicattaro, ma non quella molese il cui territorio sarebbe pesantemente interessato dal tracciato: “a senso”, la superstrada potrebbe tagliare le contrade di San Materno, Brenca e Pozzovivo per arrivare a Cozze; oppure, per recuperare la variante realizzata neanche vent’anni fa (il “rettilineo di Cozze”, come è scritto) potrebbe coinvolgere l’area del territorio molese più vicina alla costa.
Posto che il pericoloso “imbuto” di Torre a Mare va risolto, mi chiedo che finalità abbia il raddoppio della SS16 fino a Cozze: quella di trasformare la Bari-Lecce in un’autostrada a pedaggio, come annunciò Berlusconi nel 2001 nella memorabile puntata di Porta a Porta con le lavagnette?
L’articolo da noi pubblicato è ripreso da “La Gazzetta”, che, a sua volta si rifà ad un comunicato dell’Anas. Di questa variante si parla da anni ed il progetto approvato, ma non ancora finanziato, è solo il “preliminare”. Nell’articolo ci sono alcune incongruenze, giustamente evidenziate.
Certo, che se il collegamento con l’attuale ss. 16 dovesse avvenire sul rettilineao di Cozze, sarebbe opportuno che la nostra Amministrazione cominci a preoccuparsi per evitare un ulteriore scempio dei terreni più fertili dell’agro molese,il cui territorio è di per sè già poco esteso e molto frazionato.
“…A meno che non vi sia stata approssimazione nel giornalista che l’ha scritto (e l’osservazione sulle “opere d’arte” mi fa pensare proprio a questo)”
Perchè “approssimazione” sull’utilizzo del concetto di “opera d’arte”?
In ambito di strade, quando si tratta di attarversare percorsi obbligati, il tracciato ed il corpo stradale stesso richiedono opere opportune di sorpasso e/o protezione e/o sostegno; tali opere vengono appunto dette “opere d’arte”.
Possono essere finalizzate alla raccolta e l’allontanamento di acque superficiali o profonde, attraversamento di corsi d’acqua o depressioni del terreno (tombini, ponticelli, ponti, viadotti), muri di contenimento, gallerie ecc.
Gaspare, spero di essere stato più esaustivo.
Gaspare, provo a essere più esaustivo anch’io. L’approssimazione non è “sull’utilizzo del concetto di opera d’arte” (come ha interpretato Franko o, per lo meno, come ha scritto), ma sulle opere d’arte citate.
L’articolista scrive infatti: “Tra le opere d’arte principali, sono previsti i viadotti Aeronautica, Lama San Giorgio e Lama Giotta“.
E’ evidente – evidente a me, beninteso… – che in un tracciato che arrivi a Cozze le opere d’arte non possono includere solo quelle citate (che guarda caso interessano il tratto fra i km 806 e 814), ma devono comprendere quanto meno gli attraversamenti della SP111 (Mola-Rutigliano) e della SP 66 (la strada di Pozzovivo), più eventualmente la gravina di Monsignore.
Perciò ho avanzato il dubbio che nell’articolo della Gazzetta possa esserci stata “approssimazione”: scrivere di un tracciato che arrivi a Cozze benché (1) il bando faccia riferimento esclusivamente alla tratta da Bari-Japigia a Torre a Mare e (2) le “opere d’arte” citate insistano esclusivamente su questa tratta, a mio avviso denota, se non una contraddizione, quanto meno il fatto che era opportuno corredare l’articolo con dei chiarimenti che non ho letto.
Oltretutto, visto che la distanza in linea retta tra Japigia e Cozze è di circa 20 km, come è possibile che un tracciato che congiunga queste località sfiorando Triggiano, Noicattaro e Rutigliano sia lungo appena 18 km??
gaspare
1 Giugno 2009 alle 23:41 -
Ringrazio Franko e nicolabel.
Riguardo a quanto scritto dal direttore Lucarelli:
“…… sarebbe opportuno che la nostra Amministrazione cominci a preoccuparsi per evitare un ulteriore scempio dei terreni più fertili dell’agro molese….”
mi sa che hanno altri grattacapi. Tra un anno si vota e cercheranno di sfruttare questi pochi mesi per recuperare consensi.
In primis a mio modesto parere cercheranno di terminare i lavori sul fronte-mare prima delle elezioni. altrimenti la campagna elettorale su cosa la imposterebbero?
salve sono rosalia balice rappresentante del movimento PRO CIVITATE che a anni si sta battendo per la questione della variante.
Io ritengo che il messaggio della gazzetta seppur indicativo di una nootizia certa presenti velleità propagandistiche (forse perchè siamo in cliam elettorale)..
per me che con i residenti ho fatto pressione e seguito l’avanzamento di questa opera ritengo che sia più utile riferisi sempre al progetto preliminare che parla di 8 km: dal Km. 806+400 (loc.s.anna) al Km. 814+000 (loc. Torreamare)
Il km 814 è sito sullo svincolo di torreamare sud e quindi Mola e Cozze non sono affatto interessate.. per il momento!
Credo che Rosalia abbia dato un buon contributo: sul sito da lei indicato a questo link si trova un ulteriore commento e l’immagine del tracciato previsto per la variante, che non tocca il territorio comunale di Mola.
Tra le opere d’arte principali, sono previsti i viadotti ….
scusate la mia ignoranza ma i viadotti sono opere d’arte?
si chiamano così
Grazie Franko.
Leggo qui che il 25 febbraio 2009 il compartimento ANAS di Bari ha assegnato l’appalto per lo studio d’impatto ambientale (SIA) e la progettazione dei lavori di realizzazione della variante alla tangenziale di Bari alla DAM S.p.A. di Ravenna. Secondo il bando, gli interventi dovrebbero riguardare esclusivamente il tratto compreso tra il km 806,400 (località San’Anna – Caldarola) ed il km 814,000 (località Torre a Mare), esattamente come previsto nel DPEF 2006 (“attuazione della Legge Obiettivo: macro-opera 10: sistemi urbani”).
Pochi giorni dopo, il 06/03/2009, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha ridotto a 2 milioni di euro gli stanziamenti per la rete stradale in tutta Italia (senza peraltro dettagliare le cifre quali): poiché gli interventi previsti erano decine, diversi commentatori hanno messo in dubbio l’effettiva disponibilità di risorse per realizzarli tutti. E’ chiaro infatti che la fattibilità dell’opera è soggetta alla disponibilità di fondi, e pensare di ottenere il 12% della cifra pattuita è piuttosto velleitario.
Aggiungo un particolare: secondo quello che leggo nell’articolo, l’intervento prevederebbe un tracciato a servizio di Triggiano, Noicattaro e Rutigliano e si ricongiungerebbe all’attuale tracciato della SS16 presso Cozze. A meno che non vi sia stata approssimazione nel giornalista che l’ha scritto (e l’osservazione sulle “opere d’arte” mi fa pensare proprio a questo) è evidente che la variante interesserebbe anche il territorio di Mola. Mi sembra strano però che si citino le amministrazioni di Triggiano e Noicattaro, ma non quella molese il cui territorio sarebbe pesantemente interessato dal tracciato: “a senso”, la superstrada potrebbe tagliare le contrade di San Materno, Brenca e Pozzovivo per arrivare a Cozze; oppure, per recuperare la variante realizzata neanche vent’anni fa (il “rettilineo di Cozze”, come è scritto) potrebbe coinvolgere l’area del territorio molese più vicina alla costa.
Posto che il pericoloso “imbuto” di Torre a Mare va risolto, mi chiedo che finalità abbia il raddoppio della SS16 fino a Cozze: quella di trasformare la Bari-Lecce in un’autostrada a pedaggio, come annunciò Berlusconi nel 2001 nella memorabile puntata di Porta a Porta con le lavagnette?
L’articolo da noi pubblicato è ripreso da “La Gazzetta”, che, a sua volta si rifà ad un comunicato dell’Anas. Di questa variante si parla da anni ed il progetto approvato, ma non ancora finanziato, è solo il “preliminare”. Nell’articolo ci sono alcune incongruenze, giustamente evidenziate.
Certo, che se il collegamento con l’attuale ss. 16 dovesse avvenire sul rettilineao di Cozze, sarebbe opportuno che la nostra Amministrazione cominci a preoccuparsi per evitare un ulteriore scempio dei terreni più fertili dell’agro molese,il cui territorio è di per sè già poco esteso e molto frazionato.
“…A meno che non vi sia stata approssimazione nel giornalista che l’ha scritto (e l’osservazione sulle “opere d’arte” mi fa pensare proprio a questo)”
Perchè “approssimazione” sull’utilizzo del concetto di “opera d’arte”?
In ambito di strade, quando si tratta di attarversare percorsi obbligati, il tracciato ed il corpo stradale stesso richiedono opere opportune di sorpasso e/o protezione e/o sostegno; tali opere vengono appunto dette “opere d’arte”.
Possono essere finalizzate alla raccolta e l’allontanamento di acque superficiali o profonde, attraversamento di corsi d’acqua o depressioni del terreno (tombini, ponticelli, ponti, viadotti), muri di contenimento, gallerie ecc.
Gaspare, spero di essere stato più esaustivo.
Gaspare, provo a essere più esaustivo anch’io. L’approssimazione non è “sull’utilizzo del concetto di opera d’arte” (come ha interpretato Franko o, per lo meno, come ha scritto), ma sulle opere d’arte citate.
L’articolista scrive infatti: “Tra le opere d’arte principali, sono previsti i viadotti Aeronautica, Lama San Giorgio e Lama Giotta“.
E’ evidente – evidente a me, beninteso… – che in un tracciato che arrivi a Cozze le opere d’arte non possono includere solo quelle citate (che guarda caso interessano il tratto fra i km 806 e 814), ma devono comprendere quanto meno gli attraversamenti della SP111 (Mola-Rutigliano) e della SP 66 (la strada di Pozzovivo), più eventualmente la gravina di Monsignore.
Perciò ho avanzato il dubbio che nell’articolo della Gazzetta possa esserci stata “approssimazione”: scrivere di un tracciato che arrivi a Cozze benché (1) il bando faccia riferimento esclusivamente alla tratta da Bari-Japigia a Torre a Mare e (2) le “opere d’arte” citate insistano esclusivamente su questa tratta, a mio avviso denota, se non una contraddizione, quanto meno il fatto che era opportuno corredare l’articolo con dei chiarimenti che non ho letto.
Oltretutto, visto che la distanza in linea retta tra Japigia e Cozze è di circa 20 km, come è possibile che un tracciato che congiunga queste località sfiorando Triggiano, Noicattaro e Rutigliano sia lungo appena 18 km??
Ringrazio Franko e nicolabel.
Riguardo a quanto scritto dal direttore Lucarelli:
“…… sarebbe opportuno che la nostra Amministrazione cominci a preoccuparsi per evitare un ulteriore scempio dei terreni più fertili dell’agro molese….”
mi sa che hanno altri grattacapi. Tra un anno si vota e cercheranno di sfruttare questi pochi mesi per recuperare consensi.
In primis a mio modesto parere cercheranno di terminare i lavori sul fronte-mare prima delle elezioni. altrimenti la campagna elettorale su cosa la imposterebbero?
salve sono rosalia balice rappresentante del movimento PRO CIVITATE che a anni si sta battendo per la questione della variante.
Io ritengo che il messaggio della gazzetta seppur indicativo di una nootizia certa presenti velleità propagandistiche (forse perchè siamo in cliam elettorale)..
per me che con i residenti ho fatto pressione e seguito l’avanzamento di questa opera ritengo che sia più utile riferisi sempre al progetto preliminare che parla di 8 km: dal Km. 806+400 (loc.s.anna) al Km. 814+000 (loc. Torreamare)
Il km 814 è sito sullo svincolo di torreamare sud e quindi Mola e Cozze non sono affatto interessate.. per il momento!
tutti i riferimenti sulla questione li potete trovare su
http://unastradaperlavita.myblog.it/la-battaglia-per-la-variante/
rosalia
Credo che Rosalia abbia dato un buon contributo: sul sito da lei indicato a questo link si trova un ulteriore commento e l’immagine del tracciato previsto per la variante, che non tocca il territorio comunale di Mola.