“Stiamo conformando una città a misura di pedone…” E’ una frase da scolpire magari all’ingresso del Municipio, in modo che Berlen possa leggerla in ogni giorno e farsi ogni giorno una bella risata.
Mola non è una CITTA’, molto più modestamente è un PAESE, la cui popolazione gode fama di un testa dura e le cui abitudini (buone e cattive) sono dure a morire. Un esempio: dopo 4 anni di battage pubblicitario, la raccolta differenziata,nonostante i proclami gioiosi di Santamaria, è ancora molto lontana dalle prescrizioni legislative. Ora Berlen si è messo in testa di far andare i molesi tutti a piedi o in bici: fra 10 anni ci fare noi una sontuosa risata a ricordare questa straordinaria enuciazione.
Michele Traversa
1 Giugno 2009 alle 17:43 -
i molesi si devono adeguare e devono andare tutti a piedi e in bici…ma vi rendete conto delle cavolate che dite…col senso unico chi viene nell’altro senso dovrebbe andare da San Domenico per raggiungere l’altra parte del paese?! A questo punto io anticiperei i tempi e inizierei a far abituare i retrogradi molesi, chiuderei totalmente il lungomare e la piazza alle auto, punto e basta!!!
I molesi non sono retrogradi. E’ tale chi continua a vedere l’assurdità della soluzione adottata, senza preoccuparsi dell’incolumità della gente e senza studiare alternative. Non c’è bisogno di finire a S. Domenico! E poi, i molesi possono anche andare a piedi, ma per caso il Traversa vuol far venire a Mola a piedi anche i baresi, i noiani, i rutiglianesi che affollano i nostri week end e le sagre? Dove pensa lei di sistemare e far circolare le auto dei 50.000 che De Silvio si vanta di far venire a Mola per la Sagra? Nei due mini parcheggi che Berlen vuole realizzare? E le Giostre dove le mette?
Ho l’impressione che retrogrado è lei e la invito ad usare un linguaggio più corretto ed educato. Se non è capace si astenga dallo scrivere.
Claudio
1 Giugno 2009 alle 22:30 -
E’ la volta buona per abolire la vergognosa sagra del polpo. Non c’è lo spazio per farla, mancano i parcheggi, la viabilità è scarsa.
Ecco un buon motivo per fare piazza pulita di una festa che arricchisce i soliti pescivendoli e consente al De Silvio di farsi la campagna elettorale a spese dei contribuenti. http://aboliamolasagradelpolpo.it
E quest’anno i soldi da dove li prenderà De Silvio? e probabilmente sarà l’ultima Sagra del polpo che organizza, ammesso che riesca ad organizzarla.
Ecco, visto che Urban è scaduto e i soldi sono finiti, sarebbe ampiamente giustificata l’abolizione di questa festa sagraiola che alla comunità non rende nulla. Anzi se facciamo l’analisi costi-benefici, ci andiamo a perdere.
roba da matti
2 Giugno 2009 alle 02:08 -
ogni volta che leggo michele traversa ho un colpo, non so voi, sinceramente penso che è una fortuna non averlo come amministratore, spero non accada mai: lo immagino con gli stivaloni, il frustino, anzi la mannaia a decapitare chi non la pensa come lui, se quello che dici è frutto di un pensiero. forse sbaglio, ho questa impressione. ciao
darsen
2 Giugno 2009 alle 08:40 -
Bhe diciamo piuttosto che i lavori non proseguono per nulla e che si accumulano ritardi su ritardi che di fatto produrranno non pochi problemi a tutte le nostre manifestazioni estive più importanti. Questa è la cosa più grave e questo è il sindaco che i Molesi hanno voluto e che sinceramente in questo momento meritano visto che si sono fatti abindolare da promesse non mantenute. Il progetto di afossamento continua…………
Claudio
2 Giugno 2009 alle 09:41 -
Ma ci rendiamo conto che per le Estati e i Natali molesi sono stati sperperati € 600.000 dei fondi Urban? Che 600.000 euro sono pari a circa 1 miliardo e duecentomilioni delle vecchie lire? Che con quella cifra si potevano riparare tutte le buche delle strade o creare un bel parco di verde urbano per andare a fare jogging, passeggiare, leggere, sdraiarsi sull’erba?
Che, invece, quei soldi sono finiti nel fumo del polpo arrosto coreano e nelle tasche dei pescivendoli amici di De Silvio?
Basta con questa indecenza. Basta con questa mangiatoia.
Che gente retrograda…in qualunque paese civile il centro è interdetto al traffico, ed è quello che bisognerebbe fare anche a Mola…un giorno comunque giuro che sarò un vostro amministratore e saranno “…..” vostri…solo con Nico che è una persona intelligente si può parlare, proponendo una soluzione concreta anche se so che la mia proposta non gli dispiacerebbe!!!
Claudio
2 Giugno 2009 alle 10:52 -
Michè, ma non ti rendi conto di essere ridicolo?
Scrivere frasi come: “un giorno comunque giuro che sarò un vostro amministratore e saranno “…..” vostri…solo con Nico che è una persona intelligente si può parlare…” denota una profonda immaturità e un forte complesso di inferiorità mascherato da “duro”.
E non bisogna essere laureati in psicologia per capirlo…
Sinceramente non me la sento di dare tutti i torti a Michele e vi spiego perchè. A prescindere dalle nostre diverse opinioni (menomale che esistono le differenze di vedute), se solo dovessi pensare ad un centro a prova di “pedone”, renderei la piazza completamente pedonale con i “corsi” (che si dipartono a raggiera dalla stessa piazza) degni di essere chiamati tali.
Ditemi voi se è possibile passeggiare in C.so Umberto (quella strada non la percorro mai!)…e ditemi se via Cesare Battisti è chiusa al traffico o meno (passano continuamente auto su auto, rendendo insicuro il passeggio soprattutto con bambini a seguito).
Si salvano leggermente le arterie più grandi come via Di Vagno e via Van Westerhout solo perchè sono dotate di marciapiedi più larghi ma nella seconda via, quando piove e si formano le pozzanghere, è impossibile camminare dal lato del teatro perchè il rischio di farsi un bagno di fango è altissimo.
Non sarebbe bello per tutti noi (soprattutto per gli abitanti della zona e per gli stessi commercianti) se nelle vie da me citate, ci fosse la possibilità di passeggiare, sedersi a delle panchine oppure a dei tavoli messi in piena strada (come accade nel centro storico di bari vicino al fortino S.Antonio) e recuperare luoghi e spazi per le persone (anche disabili e anziani) che altrimenti non riescono a passeggiare in un luogo che sia diverso dalla piazza centrale?
Sarà pure tradizione girare attorno alla vasca (riesco a malapena a farmi due giri…poi mi scoccio immediatamente) ma non sarebbe bello poter unire piazza xx settembre a piazza degli eroi con due corsi completamente pedonali senza marciapiedi e livellati sullo stesso piano (come anticamente erano le strade)?.
E perchè non si potrebbe pensare anche a via Di Vagno ad unirla alla piazzetta di fronte alla chiesa di Loreto?
Il recupero degli spazi pedonali e la valutazione di un sistema di parcheggio (o area) per i residenti delle zone pedonalizzate, ci renderebbe un paese molto più attraente e vivibile sotto ogni punto di vista (oltre che civile). A prescindere dalle nostre diverse posizioni, non credete che le soluzioni da me proposte possano andare incontro all’interesse generale senza scontentare nessuno? (è chiaro che il transito di alcuni mezzi di trasporto merci sarebbe autorizzato senza problemi).
E quando avremo un lungomare dove poter passeggiare tranquillamente senza zigzagare tra auto parcheggiate e bidoni stracolmi di pesce maleodorante?
Sogno un paese così alla luce di tantissimi borghi toscani e emiliani da me visitati dove il centro è preservato dal traffico e dal continuo sfrecciare di auto a vantaggio del benessere dei cittadino e del recupero di spazi storici un tempo assolutamente più vissuti di oggigiorno.
Non so se le mie idee sono strampalate o meno…però, mi piacerebbe una Mola fatta così.. 🙂
Claudio
2 Giugno 2009 alle 13:45 -
Certamente hai ragione Posturanismo. Anche io sono perfettamente d’accordo con la massima estensione della pedonalizzazione e condivido quasi tutto quello che hai scritto.
Il problema è che Michele Traversa le cose le dice in una maniera pessima, rendendosi odioso, così come odioso è il suo capo, il ducetto di Via De Gasperi.
Pure a me piacerebbe un paese con un centro tutto pedonale… ma immaginate che invasione sulle periferie del flusso automobilistico (le auto si vendono, e si comprano… a Mola la tendenza è in aumento, basta vedere i parcheggi ormai inesistenti). Diventerebbero invivibili.
Leo
2 Giugno 2009 alle 15:27 -
Scusate, ma come sono le zone pedonali a Mola?
In via Bovio, nella città vecchia, ecc., c’è un via vai di macchine e motorini continuo, con pericolo per i pedoni.
Non solo il pericolo viene dalle macchine, ma anche dalle buche e dalle chianche rotte.
A proposito, voglio ricordare che Berlen, per l’ennesima volta, ha promesso che sarebbero partiti i lavori per sistemare le strade, ma non si vede ancora nulla. Berlen al consiglio comunale del 19 maggio disse che la settimana successiva sarebbero partiti i primi lavori sulle strade basolate (via Veneto e via Crispi) e poi fra una quindicina di giorni inizieranno i lavori sulle strade asfaltate.
Tutti sanno che nessun lavoro è ancora oggi iniziato.
Berlen, ancora una volta, da gran bugiardo, ha preso per i fondelli i molesi e tutti i consiglieri comunali.
Fra duolo e dolo, non c’è solo una “o” di differenza.
Pur esprimendo sovente le mie critiche alla amministrazione Berlen ed ad alcuni suoi provvedimenti, a me non sembra giusto che si debba o si possa parlare di “dolo” (uno sei sinonimi di “dolo” è: “frode”, se va bene il DeMauro: http://demauroparavia.it/13786/dolo).
Avere compagni al duol, si sa, scema la pena.
Avere compagni al dolo … è una associazione a delinquere. Non mi sembra il caso.
No, caro Franko, non è un errore. La parola DOLO è voluta e ne conosco il significato. A Febbraio, quando per primi abbiamo criticato quella soluzione, prevedendo gli inevitabili disagi, ma anche i pericoli, qualche “buon amico” (non nostro, evidentemente) ci ha definiti “terroristi politici” e “stampa delinquente”.
Mi spiace che ti sia preso l’incomodo di dover ricorrere al De Mauro.
Direttore, mica dubitavo della Sua conoscenza del significato differente delle due parole.
Ma ribadisco, sia pure a fronte della Sua cortese spiegazione, che non mi sembrava il caso di parlare di dolo. Dov’è la frode nell’adottare il doppio senso di marcia? Magari è una valutazione poco idonea, che causa disagio. E lì, concordo, si somma la pena di vedere la strada ridotta in quello stato; ma, ripeto: dov’è il dolo?
PS – Non si spiaccia se uso il DeMauro. Ho l’abitudine di sfogliarlo spesso, il dizionario. E non mi incomoda affato farlo.
Marco Sciddurlo
4 Giugno 2009 alle 06:05 -
Mi permetto di fare un piccolo chiarimento sul “dolo”, perché forse Franko ha fraiteso il direttore Lucarelli. Stando alle critiche dei detrattori di Città Nostra, sono i redattori del giornale ad essere sempre “in dolo”, cioè a voler scrivere necessariamente e sempre male dell’Amministrazione (e non è vero, ah come vorremmo scivere sempre bene…), per questo si è parlato di “compagni al dolo”, nel senso che ora anche altri convengono con Città Nostra che ci sono i disagi che il nostro giornale aveva già previsto da tempo.
“Stiamo conformando una città a misura di pedone…” E’ una frase da scolpire magari all’ingresso del Municipio, in modo che Berlen possa leggerla in ogni giorno e farsi ogni giorno una bella risata.
Mola non è una CITTA’, molto più modestamente è un PAESE, la cui popolazione gode fama di un testa dura e le cui abitudini (buone e cattive) sono dure a morire. Un esempio: dopo 4 anni di battage pubblicitario, la raccolta differenziata,nonostante i proclami gioiosi di Santamaria, è ancora molto lontana dalle prescrizioni legislative. Ora Berlen si è messo in testa di far andare i molesi tutti a piedi o in bici: fra 10 anni ci fare noi una sontuosa risata a ricordare questa straordinaria enuciazione.
i molesi si devono adeguare e devono andare tutti a piedi e in bici…ma vi rendete conto delle cavolate che dite…col senso unico chi viene nell’altro senso dovrebbe andare da San Domenico per raggiungere l’altra parte del paese?! A questo punto io anticiperei i tempi e inizierei a far abituare i retrogradi molesi, chiuderei totalmente il lungomare e la piazza alle auto, punto e basta!!!
a meno che non si cambia il senso di marcia a Via di Vagno e lo si rende a senso unico.. 🙂
I molesi non sono retrogradi. E’ tale chi continua a vedere l’assurdità della soluzione adottata, senza preoccuparsi dell’incolumità della gente e senza studiare alternative. Non c’è bisogno di finire a S. Domenico! E poi, i molesi possono anche andare a piedi, ma per caso il Traversa vuol far venire a Mola a piedi anche i baresi, i noiani, i rutiglianesi che affollano i nostri week end e le sagre? Dove pensa lei di sistemare e far circolare le auto dei 50.000 che De Silvio si vanta di far venire a Mola per la Sagra? Nei due mini parcheggi che Berlen vuole realizzare? E le Giostre dove le mette?
Ho l’impressione che retrogrado è lei e la invito ad usare un linguaggio più corretto ed educato. Se non è capace si astenga dallo scrivere.
E’ la volta buona per abolire la vergognosa sagra del polpo. Non c’è lo spazio per farla, mancano i parcheggi, la viabilità è scarsa.
Ecco un buon motivo per fare piazza pulita di una festa che arricchisce i soliti pescivendoli e consente al De Silvio di farsi la campagna elettorale a spese dei contribuenti.
http://aboliamolasagradelpolpo.it
Correggo:
http://www.aboliamolasagradelpolpo.it
Sito in costruzione.
E quest’anno i soldi da dove li prenderà De Silvio? e probabilmente sarà l’ultima Sagra del polpo che organizza, ammesso che riesca ad organizzarla.
Ecco, visto che Urban è scaduto e i soldi sono finiti, sarebbe ampiamente giustificata l’abolizione di questa festa sagraiola che alla comunità non rende nulla. Anzi se facciamo l’analisi costi-benefici, ci andiamo a perdere.
ogni volta che leggo michele traversa ho un colpo, non so voi, sinceramente penso che è una fortuna non averlo come amministratore, spero non accada mai: lo immagino con gli stivaloni, il frustino, anzi la mannaia a decapitare chi non la pensa come lui, se quello che dici è frutto di un pensiero. forse sbaglio, ho questa impressione. ciao
Bhe diciamo piuttosto che i lavori non proseguono per nulla e che si accumulano ritardi su ritardi che di fatto produrranno non pochi problemi a tutte le nostre manifestazioni estive più importanti. Questa è la cosa più grave e questo è il sindaco che i Molesi hanno voluto e che sinceramente in questo momento meritano visto che si sono fatti abindolare da promesse non mantenute. Il progetto di afossamento continua…………
Ma ci rendiamo conto che per le Estati e i Natali molesi sono stati sperperati € 600.000 dei fondi Urban? Che 600.000 euro sono pari a circa 1 miliardo e duecentomilioni delle vecchie lire? Che con quella cifra si potevano riparare tutte le buche delle strade o creare un bel parco di verde urbano per andare a fare jogging, passeggiare, leggere, sdraiarsi sull’erba?
Che, invece, quei soldi sono finiti nel fumo del polpo arrosto coreano e nelle tasche dei pescivendoli amici di De Silvio?
Basta con questa indecenza. Basta con questa mangiatoia.
http://www.aboliamolasagradelpolpo.it
Che gente retrograda…in qualunque paese civile il centro è interdetto al traffico, ed è quello che bisognerebbe fare anche a Mola…un giorno comunque giuro che sarò un vostro amministratore e saranno “…..” vostri…solo con Nico che è una persona intelligente si può parlare, proponendo una soluzione concreta anche se so che la mia proposta non gli dispiacerebbe!!!
Michè, ma non ti rendi conto di essere ridicolo?
Scrivere frasi come: “un giorno comunque giuro che sarò un vostro amministratore e saranno “…..” vostri…solo con Nico che è una persona intelligente si può parlare…” denota una profonda immaturità e un forte complesso di inferiorità mascherato da “duro”.
E non bisogna essere laureati in psicologia per capirlo…
Sinceramente non me la sento di dare tutti i torti a Michele e vi spiego perchè. A prescindere dalle nostre diverse opinioni (menomale che esistono le differenze di vedute), se solo dovessi pensare ad un centro a prova di “pedone”, renderei la piazza completamente pedonale con i “corsi” (che si dipartono a raggiera dalla stessa piazza) degni di essere chiamati tali.
Ditemi voi se è possibile passeggiare in C.so Umberto (quella strada non la percorro mai!)…e ditemi se via Cesare Battisti è chiusa al traffico o meno (passano continuamente auto su auto, rendendo insicuro il passeggio soprattutto con bambini a seguito).
Si salvano leggermente le arterie più grandi come via Di Vagno e via Van Westerhout solo perchè sono dotate di marciapiedi più larghi ma nella seconda via, quando piove e si formano le pozzanghere, è impossibile camminare dal lato del teatro perchè il rischio di farsi un bagno di fango è altissimo.
Non sarebbe bello per tutti noi (soprattutto per gli abitanti della zona e per gli stessi commercianti) se nelle vie da me citate, ci fosse la possibilità di passeggiare, sedersi a delle panchine oppure a dei tavoli messi in piena strada (come accade nel centro storico di bari vicino al fortino S.Antonio) e recuperare luoghi e spazi per le persone (anche disabili e anziani) che altrimenti non riescono a passeggiare in un luogo che sia diverso dalla piazza centrale?
Sarà pure tradizione girare attorno alla vasca (riesco a malapena a farmi due giri…poi mi scoccio immediatamente) ma non sarebbe bello poter unire piazza xx settembre a piazza degli eroi con due corsi completamente pedonali senza marciapiedi e livellati sullo stesso piano (come anticamente erano le strade)?.
E perchè non si potrebbe pensare anche a via Di Vagno ad unirla alla piazzetta di fronte alla chiesa di Loreto?
Il recupero degli spazi pedonali e la valutazione di un sistema di parcheggio (o area) per i residenti delle zone pedonalizzate, ci renderebbe un paese molto più attraente e vivibile sotto ogni punto di vista (oltre che civile). A prescindere dalle nostre diverse posizioni, non credete che le soluzioni da me proposte possano andare incontro all’interesse generale senza scontentare nessuno? (è chiaro che il transito di alcuni mezzi di trasporto merci sarebbe autorizzato senza problemi).
E quando avremo un lungomare dove poter passeggiare tranquillamente senza zigzagare tra auto parcheggiate e bidoni stracolmi di pesce maleodorante?
Sogno un paese così alla luce di tantissimi borghi toscani e emiliani da me visitati dove il centro è preservato dal traffico e dal continuo sfrecciare di auto a vantaggio del benessere dei cittadino e del recupero di spazi storici un tempo assolutamente più vissuti di oggigiorno.
Non so se le mie idee sono strampalate o meno…però, mi piacerebbe una Mola fatta così.. 🙂
Certamente hai ragione Posturanismo. Anche io sono perfettamente d’accordo con la massima estensione della pedonalizzazione e condivido quasi tutto quello che hai scritto.
Il problema è che Michele Traversa le cose le dice in una maniera pessima, rendendosi odioso, così come odioso è il suo capo, il ducetto di Via De Gasperi.
Pure a me piacerebbe un paese con un centro tutto pedonale… ma immaginate che invasione sulle periferie del flusso automobilistico (le auto si vendono, e si comprano… a Mola la tendenza è in aumento, basta vedere i parcheggi ormai inesistenti). Diventerebbero invivibili.
Scusate, ma come sono le zone pedonali a Mola?
In via Bovio, nella città vecchia, ecc., c’è un via vai di macchine e motorini continuo, con pericolo per i pedoni.
Non solo il pericolo viene dalle macchine, ma anche dalle buche e dalle chianche rotte.
A proposito, voglio ricordare che Berlen, per l’ennesima volta, ha promesso che sarebbero partiti i lavori per sistemare le strade, ma non si vede ancora nulla. Berlen al consiglio comunale del 19 maggio disse che la settimana successiva sarebbero partiti i primi lavori sulle strade basolate (via Veneto e via Crispi) e poi fra una quindicina di giorni inizieranno i lavori sulle strade asfaltate.
Tutti sanno che nessun lavoro è ancora oggi iniziato.
Berlen, ancora una volta, da gran bugiardo, ha preso per i fondelli i molesi e tutti i consiglieri comunali.
Fra duolo e dolo, non c’è solo una “o” di differenza.
Pur esprimendo sovente le mie critiche alla amministrazione Berlen ed ad alcuni suoi provvedimenti, a me non sembra giusto che si debba o si possa parlare di “dolo” (uno sei sinonimi di “dolo” è: “frode”, se va bene il DeMauro: http://demauroparavia.it/13786/dolo).
Avere compagni al duol, si sa, scema la pena.
Avere compagni al dolo … è una associazione a delinquere. Non mi sembra il caso.
No, caro Franko, non è un errore. La parola DOLO è voluta e ne conosco il significato. A Febbraio, quando per primi abbiamo criticato quella soluzione, prevedendo gli inevitabili disagi, ma anche i pericoli, qualche “buon amico” (non nostro, evidentemente) ci ha definiti “terroristi politici” e “stampa delinquente”.
Mi spiace che ti sia preso l’incomodo di dover ricorrere al De Mauro.
Direttore, mica dubitavo della Sua conoscenza del significato differente delle due parole.
Ma ribadisco, sia pure a fronte della Sua cortese spiegazione, che non mi sembrava il caso di parlare di dolo. Dov’è la frode nell’adottare il doppio senso di marcia? Magari è una valutazione poco idonea, che causa disagio. E lì, concordo, si somma la pena di vedere la strada ridotta in quello stato; ma, ripeto: dov’è il dolo?
PS – Non si spiaccia se uso il DeMauro. Ho l’abitudine di sfogliarlo spesso, il dizionario. E non mi incomoda affato farlo.
Mi permetto di fare un piccolo chiarimento sul “dolo”, perché forse Franko ha fraiteso il direttore Lucarelli. Stando alle critiche dei detrattori di Città Nostra, sono i redattori del giornale ad essere sempre “in dolo”, cioè a voler scrivere necessariamente e sempre male dell’Amministrazione (e non è vero, ah come vorremmo scivere sempre bene…), per questo si è parlato di “compagni al dolo”, nel senso che ora anche altri convengono con Città Nostra che ci sono i disagi che il nostro giornale aveva già previsto da tempo.