Aspetto con trepidazione il signor 1 – 0 – 100.000
per il suo fatidico “E che c’ azzecca con Mola ?”
Jò
8 Dicembre 2009 alle 00:40 -
Beppe ma te le vai a cercare…anche tu però…..
Beppe
8 Dicembre 2009 alle 11:17 -
Vabbè Jo’, un po’ di sarcasmo fra tanta esasperazione non guasta, credo che, 1 – 0 -100.000 non me ne vorrà per questo…
unonessunocentomila
8 Dicembre 2009 alle 11:55 -
BEPPE NEL TACCO D’ITALIA C’è ANCHE MOLA. PECCATO CHE DA PROMUOVERE C’è POCO E NIENTE, A PARTE IL CASTELLO CHE ANDREBBE VALORIZZATO MA NON SE NE FA NULLA A PARTE QUALCHE CONVEGNO A LIVELLO CITTADINO.
IL PROSSIMO SINDACO DOVREBBE “ARRUOLARE” NELLA SQUADRA L’EX ASSESSORE LINSALATA, L’UNICO MOLESE CHE POTREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO STORICO LOCALE. RICORDO CHE DA SOLO FECE ABBATTERE IL CINEMA.
BEPPE SE MI NOMINI SIGNIFICA CHE MI DAI IMPORTANZA E LA COSA NON Pò CHE FARMI PIACERE.
Devo dissentire. Forse quello che dici è frutto di una mancata valorizzazione dei nostri tesori. A partire dal Castello, sino ai rimanenti (purtroppo) palazzi del ‘700-‘800, le nostre chiese ed i fantastici ipogei sepolti e chiusi dall’indifferenza generale.
Iniziamo dall’arte e dalla cultura. Il nostro palazzo Roberti-Alberotanza è un gioiello meraviglioso purtroppo bistrattato e lasciato marcire. Poi, pensiamo al lato ludico e turistico badando alle spiagge urbane. Il turismo, se vuole essere tale, deve essere a 360° e, al posto dei ristoratori molesi, inizierei ad inserire nei loro menù ricette tipiche molesi.
Un’altra idea sulla promozione della molesità? L’inserire sotto ai nomi delle strade della città vecchia anche la dicitura dialettale (ad esempio: Via Francesco Crispi – detta strada dei fagioli ecc..).
Credo che, nonostante Linsalata abbia fatto tanto per Mola, dovremmo smetterla di appoggiarci al singolo individuo per riappropriarci delle nostre bellezze. Se nei molesi non c’è coscienza collettiva, gli uomini singoli possono fare ben poco.
Bisognerebbe lavorare molto su Mola dal punto di vista della valorizzazione architettonica di chiese e palazzi, di strade, illuminazione con luce ambrata nel centro storico, pavimentazione adeguata, Corsi che non siano straducole impraticabili (vedi C.so Umberto..). Invece abbiamo un paese che sogna poco e se lo fa, aspetta sempre il Messia.
Sottoscrivo per Enzo Linsalata assessore ma aggiungo che molto interessante è quanto dice Posturanismo e diciamolo a Mola manca una Galleria d’Arte Comunale che raccolga opere meritevoli di artisti locali e non (esistono ma sparse nei vari uffici comunali), ma non solo, che promuova acquisizione di opere dei grandi come Bruno Calvani e Onofrio Martinelli. Quindi individuare adeguata collocazione della collezione in questione e rendere fruibile al pubblico detto patrimonio. Sono anni che ho parlato di questo con chi di dovere ma le risposte all’epoca sono state che si stava già provvedendo e che non dicevo cosa nuova. Ma … forse la collezione esiste è visitabile ed io non ne sono a conoscenza?
che io sappia a Monopoli si è tenuta una importante mostra dedicata a Martinelli, mentre parlo di creare una collezione comunale che acquisisca opere anche di questo artista per creare una esposizione permanente
Leo
9 Dicembre 2009 alle 14:03 -
E i soldi chi ce li mette? Il comune di Mola che non ha un centesimo?
gerry
9 Dicembre 2009 alle 14:53 -
Tanti elogi a Linsalata e poi non lo vota nessuno!
Intanto si comincia con l’individuare il contenitore e renderlo idoneo e ritengo che questo oggi sia solo un problema di volontà,
seguire con un censimento di tutte le opere d’arte di proprietà del comune.
Opere di Bruno Calvani oltre a quella collocata in Piazza xx Settembre sono già presenti presso i locali del comune (una in marmo molto interessante è nell’ufficio del sindaco ad esempio), e forse comincerebbero a venir fuori anche opere di O. Martinelli e di altri, e c’è ne sono sicuramente sparse in altri uffici, forse opere di artisti minori (vedi le opere di Susca presso la Biblioteca comunale).
Bisogna cominciare, cominciare bene e mostrare che esiste una concreta volontà di realizzare la collezione come bene comune, di voler preservare le opere nel tempo e fondamentale di renderle fruibili a tutti.
Così facendo stimolare operazioni di coesione per l’acquisizione con formule di interazione tra pubblico e privato, possono anche seguire delle donazioni e questa è una eventualità da non escludere. Intanto i centesimi il comune quando vuole li trova, che dopo a volte si spendono in modo discutibile è altra questione. Fatto sta che istituzioni di questo tipo son diffuse su tutto il territorio nazionale in comuni grandi e piccoli e sono vanto di questi comuni. Ma è solo questione di volontà a voler realizzare il bene comune, certo se manca sensibilità e stima per la propria terra ed i figli di questa, se manca sensibilità per l’arte, se manca capacità di saper vedere oltre la punta del proprio naso allora certo nulla si potrà fare.
Intanto altri si e noi no, allora siamo proprio masochisti.
Sono anni che parlo di quanto detto sopra, le risposte: stiamo già facendo. Vedo!!!
unonessunocentomila
9 Dicembre 2009 alle 17:43 -
D’ACCORDO CON POSTURANESIMO E N. PINTO. CONCENTRARE IL POTERE E LA RESPONSABILITA’ IN UNA PERSONA SOLTANTO è PERICOLOSO E SPESSO NON PORTA A NULLA.
DUNQUE PROPORREI UN GRUPPO DI LAVORO CON A CAPO L’ASSESSORE (PER IPOTESI) LINSALATA.
IO SPONSORIZZO LINSALATA PERCHè è STATO FORSE L’UNICO ASSESSORE AD AGIRE IN PRIMA PERSONA SENZA ASPETTARE LA MANNA DAL CIELO. LO RICORDO CON LE MANI SPORCHE DI CALCE QUANDO C’ERA DA SISTEMARE IL CAMPO NUOVO CHE AVREBBE OSPITATO UNA GRANDE SQUADRA DI CALCIO.
Aspetto con trepidazione il signor 1 – 0 – 100.000
per il suo fatidico “E che c’ azzecca con Mola ?”
Beppe ma te le vai a cercare…anche tu però…..
Vabbè Jo’, un po’ di sarcasmo fra tanta esasperazione non guasta, credo che, 1 – 0 -100.000 non me ne vorrà per questo…
BEPPE NEL TACCO D’ITALIA C’è ANCHE MOLA. PECCATO CHE DA PROMUOVERE C’è POCO E NIENTE, A PARTE IL CASTELLO CHE ANDREBBE VALORIZZATO MA NON SE NE FA NULLA A PARTE QUALCHE CONVEGNO A LIVELLO CITTADINO.
IL PROSSIMO SINDACO DOVREBBE “ARRUOLARE” NELLA SQUADRA L’EX ASSESSORE LINSALATA, L’UNICO MOLESE CHE POTREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO STORICO LOCALE. RICORDO CHE DA SOLO FECE ABBATTERE IL CINEMA.
BEPPE SE MI NOMINI SIGNIFICA CHE MI DAI IMPORTANZA E LA COSA NON Pò CHE FARMI PIACERE.
Devo dissentire. Forse quello che dici è frutto di una mancata valorizzazione dei nostri tesori. A partire dal Castello, sino ai rimanenti (purtroppo) palazzi del ‘700-‘800, le nostre chiese ed i fantastici ipogei sepolti e chiusi dall’indifferenza generale.
Iniziamo dall’arte e dalla cultura. Il nostro palazzo Roberti-Alberotanza è un gioiello meraviglioso purtroppo bistrattato e lasciato marcire. Poi, pensiamo al lato ludico e turistico badando alle spiagge urbane. Il turismo, se vuole essere tale, deve essere a 360° e, al posto dei ristoratori molesi, inizierei ad inserire nei loro menù ricette tipiche molesi.
Un’altra idea sulla promozione della molesità? L’inserire sotto ai nomi delle strade della città vecchia anche la dicitura dialettale (ad esempio: Via Francesco Crispi – detta strada dei fagioli ecc..).
Credo che, nonostante Linsalata abbia fatto tanto per Mola, dovremmo smetterla di appoggiarci al singolo individuo per riappropriarci delle nostre bellezze. Se nei molesi non c’è coscienza collettiva, gli uomini singoli possono fare ben poco.
Bisognerebbe lavorare molto su Mola dal punto di vista della valorizzazione architettonica di chiese e palazzi, di strade, illuminazione con luce ambrata nel centro storico, pavimentazione adeguata, Corsi che non siano straducole impraticabili (vedi C.so Umberto..). Invece abbiamo un paese che sogna poco e se lo fa, aspetta sempre il Messia.
Sottoscrivo per Enzo Linsalata assessore ma aggiungo che molto interessante è quanto dice Posturanismo e diciamolo a Mola manca una Galleria d’Arte Comunale che raccolga opere meritevoli di artisti locali e non (esistono ma sparse nei vari uffici comunali), ma non solo, che promuova acquisizione di opere dei grandi come Bruno Calvani e Onofrio Martinelli. Quindi individuare adeguata collocazione della collezione in questione e rendere fruibile al pubblico detto patrimonio. Sono anni che ho parlato di questo con chi di dovere ma le risposte all’epoca sono state che si stava già provvedendo e che non dicevo cosa nuova. Ma … forse la collezione esiste è visitabile ed io non ne sono a conoscenza?
purtroppo caro Nicola, le opere di Martinelli tempo fa sono state esposte in un museo a Monopoli… 🙁
che io sappia a Monopoli si è tenuta una importante mostra dedicata a Martinelli, mentre parlo di creare una collezione comunale che acquisisca opere anche di questo artista per creare una esposizione permanente
E i soldi chi ce li mette? Il comune di Mola che non ha un centesimo?
Tanti elogi a Linsalata e poi non lo vota nessuno!
Intanto si comincia con l’individuare il contenitore e renderlo idoneo e ritengo che questo oggi sia solo un problema di volontà,
seguire con un censimento di tutte le opere d’arte di proprietà del comune.
Opere di Bruno Calvani oltre a quella collocata in Piazza xx Settembre sono già presenti presso i locali del comune (una in marmo molto interessante è nell’ufficio del sindaco ad esempio), e forse comincerebbero a venir fuori anche opere di O. Martinelli e di altri, e c’è ne sono sicuramente sparse in altri uffici, forse opere di artisti minori (vedi le opere di Susca presso la Biblioteca comunale).
Bisogna cominciare, cominciare bene e mostrare che esiste una concreta volontà di realizzare la collezione come bene comune, di voler preservare le opere nel tempo e fondamentale di renderle fruibili a tutti.
Così facendo stimolare operazioni di coesione per l’acquisizione con formule di interazione tra pubblico e privato, possono anche seguire delle donazioni e questa è una eventualità da non escludere. Intanto i centesimi il comune quando vuole li trova, che dopo a volte si spendono in modo discutibile è altra questione. Fatto sta che istituzioni di questo tipo son diffuse su tutto il territorio nazionale in comuni grandi e piccoli e sono vanto di questi comuni. Ma è solo questione di volontà a voler realizzare il bene comune, certo se manca sensibilità e stima per la propria terra ed i figli di questa, se manca sensibilità per l’arte, se manca capacità di saper vedere oltre la punta del proprio naso allora certo nulla si potrà fare.
Intanto altri si e noi no, allora siamo proprio masochisti.
Sono anni che parlo di quanto detto sopra, le risposte: stiamo già facendo. Vedo!!!
D’ACCORDO CON POSTURANESIMO E N. PINTO. CONCENTRARE IL POTERE E LA RESPONSABILITA’ IN UNA PERSONA SOLTANTO è PERICOLOSO E SPESSO NON PORTA A NULLA.
DUNQUE PROPORREI UN GRUPPO DI LAVORO CON A CAPO L’ASSESSORE (PER IPOTESI) LINSALATA.
IO SPONSORIZZO LINSALATA PERCHè è STATO FORSE L’UNICO ASSESSORE AD AGIRE IN PRIMA PERSONA SENZA ASPETTARE LA MANNA DAL CIELO. LO RICORDO CON LE MANI SPORCHE DI CALCE QUANDO C’ERA DA SISTEMARE IL CAMPO NUOVO CHE AVREBBE OSPITATO UNA GRANDE SQUADRA DI CALCIO.
SE SI CANDIDA IO LO VOTERò.
UNO, è vero che mi sono scelto un nome non propriamente facile ma il mio nick è Posturanismo non Posturanesimo.. 😀
NE FACCIO AMMENDA E TI CHIEDO SCUSA.
non preoccuparti..scherzo.. ;))