Intanto grazie a Città Nostra per l’attenta informazione che ci offre sulla questione.
Cito dall’articolo:
“Il progetto ha ottenuto il parere favorevole anche dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via/Vas, (priva di componenti della Regione Puglia), ma a riguardo non c’è stata alcuna osservazione presentata dalla Regione Puglia che non ha fatto pervenire il proprio parere.”
Fine citazione.
Ne deduco che non essendoci componenti della Regione Puglia nel Via/Vas come poteva essere informata la Regione Puglia stessa in merito alla questione e come quindi avrebbe potuto dare parere contrario.
Se ho interpretato male correggetemi.
Riporto ancora dall’articolo:
“il comitato si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso varie manifestazioni e sit-in e si riunirà, per la seconda volta, lunedì 28 dicembre alle ore 16.00 presso l’Hotel Villaggio Cala Corvino (Le Terrazze), complesso turistico sede anche dell’Università dell’Idrogeno.”
Ritengo importante che vengano seguiti i lavori del comitato anche da una delegazione molese e ancora ritengo che un buon servizio alla collettività molese farebbe Città Nostra a tenere informati i suoi lettori sull’evolversi della questione.
Penso che anche su queste cose Mola insieme a tutta la Puglia si “gioca” il suo futuro nel senso più ampio del concetto e in primo luogo per la nostra salute futura.
Che bel regalo di Natale e per i prossimi anni stanno facendo a noi ed ai nostri figli i nostri governanti!!!
Quindi cito ancora dall’articolo: “mobilitare e sensibilizzare l’opinione pubblica e convocare consigli comunali monotematici che producano delibere utili a rafforzare le posizioni politiche delle amministrazioni” come pro memoria.
francescocristino
24 Dicembre 2009 alle 12:21 -
Nel comitato nazionale effettivamente mancano i rappresentanti della Puglia che, a quanto ne so, vengono nominati dallo stesso Ministero. Questo particolare, però, non giustifica l’ignoranza da parte della Regione. Introna ha implicitamente (?) ammesso di sapere dell’interesse della Northern fin da settembre 2008. In quel mese, infatti, il Ministero comunica alla multinazionale la lacunosità della documentazione fino a quel momento presentata. L’assessore regionale sostiene che dopo quella nota “la Regione Puglia non ha più avuto notizie” (dichiarazione qui: http://www.monopolitube.it/index.php?option=com_content&view=article&id=869:northern-proposte-timori-per-le-regionali&catid=5:attualita&Itemid=12). Un fatto è quindi chiaro: la Regione almeno sapeva delle ambizioni della Northern da più di un anno.
Una semplice riflessione: se sai che c’è un interesse di queste dimensioni in ballo, che una multinazionale ha cmq già attivato un iter…aspetti che gli eventi si susseguano e che ti facciano sapere qualcosa dal Ministero o monitori la situazione? Per di più consapevole del fatto che nel comitato di VIA non siede alcun tuo garante…
C’è poi la faccenda relativa alle informative della Northern inviate ai comuni interessati, tra i quali c’è Monopoli: la lettera è effettivamente stata recapitata in Comune, da quanto è emerso, in data 05/01/2009.
Ora, se ti hanno informato due sono le cose: o tu Sindaco/assessore non hai letto, oppure hai ritenuto opportuno il non avvisare la Regione (che cmq a quella data già conosceva la vicenda).
Non tutto è cristallino in questa vicenda nemmeno da parte del Ministero, basti pensare che per la pubblicizzazione a norma di legge sui giornali è stato scelto il Giorno (in Puglia diffusione zero) e il piccolo Puglia. Ma andiamoci un po’ piano, forse, con il “poveri enti locali che non sono stati avvisati”.
unonessunocentomila
24 Dicembre 2009 alle 19:40 -
LA PIATTAFORMA LA METTEREI AL LARGO DI MOLA. SE C’è PETROLIO O GAS FRUTTEREBBE COSPICUE ROYALTIES AL COMUNE DI MOLA CHE LE INVESTIREBBE IN INFRASTRUTTURE.
è UNA PROVOCAZIONE, MA MICA TANTO, VISTO CHE IL TURISMO A MOLA è LIMITATO ALLE SAGRE PAESANE E A MANGIATE NEI NOSTRI RISTORANTI. IL PETROLIO DAREBBE A MOLA LAVORO E SVILUPPO, OVVERO CIò CHE NON HANNO DATO I MILIONI DI URBAN.
Gerry
26 Dicembre 2009 alle 20:53 -
Ho la vaga impressione che si sta ripetendo con il petrolio la “favola comunista” del nucleare. Fino a questo momento, nonostante abbia spulciato tutti i siti che parlano (e sparlano) dell’argomento, non ho trovato Mola da nessuna parte. Tutti parlano di Monopoli e di monitoraggi. E poi, siamo certi che un’eventuale piattaforma (ce ne sono a decine in tutti i mari d’Italia) provochi il disastro ambientale, turistico, commerciale, industriale, sanitario, ecc.ecc. di cui sbraitano (come al solito!) gli ambientalisti di sinistra nostrani?
Basta un “al lupo al lupo” e via al tam tam.
unonessunocentomila
27 Dicembre 2009 alle 00:03 -
GERRY IN CINA HANNO INAUGURATO IL TRENO + VELOCE DEL MONDO.
NOI INVECE CON I PECORARI SCANIO CONTINUEREMO A VIAGGIARE CON LA DILIGENZA.
AL LUPO! AL LUPO! COME PER IL TERMOVALORIZZATORE ALLA MARTUCCI. ORA è BUONO.
Della serie “favole sbraitate”: è il buon Dio disse, ma di cosa ti preoccupi fanne quello che vuoi, vedi, guarda tutto intorno, tutto quello che scorgi a vista d’occhio è solo e soltanto per te, fanne pure quello che vuoi e non temere quando tutto sarà esausto e morente ti donerò un gran bel nuovo giocattolo… identico a quello che ti dono ora.
unonessunocentomila
27 Dicembre 2009 alle 11:29 -
Quella del termovalorizzatore alla martucci non è una favola. Inizialmente ci fu grande dissenso di facciata da parte dei soliti noti, amici vendoliani, che poi lo hanno benedetto. Vista quanto numerosi sono i zozzoni che gettano di tutto nel cassonetto, hanno fatto anche bene.
Una ipotetica piattaforma petrolifera al largo di Mola, ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE, potrà portare solo benefici ai Molesi e a Mola. Continuiamo a dire no, poi ci lametiamo di quanto sono + bravi i paesi limitrofi e dei giovani che lasciano Mola per fare fortuna altrove.
Eppure a Monopoli sono + bravi di noi (vedi cosa hanno saputo sviluppare) eppure loro sono i primi a non volere le piattaforme, proviamo a chiederci perché.
Ma veramente credete che Mola trarrebbe benefici da queste piattaforme?
In Basilicata si estrae petrolio ma per gli abitanti di questa regione ben pochi sono i benefici di quella estrazione, provate ad informarvi.
La Puglia è una delle mete più ambite dal turismo estivo nazionale ed estero, questo è il nostro “petrolio”, ma molti si ostinano a non volerlo capire.
Questa nostra ricchezza va valorizzata e salvaguardata.
Certo tanto bisogna fare ma intanto già grande cosa è l’esserne consapevoli.
Mi chiedo noi molesi quanto valore diamo ai nostri Beni Culturali ed ai nostri Beni Naturali e Paesaggistici ed alla bella Natura del nostro territorio?
Nel 1994 mentre allora era Assessore alla Cultura Enzo Linsalata io allestivo una mia esposizione di opere d’arte nel Castello Angioino che all’epoca era ancora da restaurare, si presentarono alcuni turisti provenienti da Bergamo e mi chiesero se potevano visitare il castello, io li accompagnai nella visita e alla fine di questa quando ci salutammo mi chiesero come mai avevamo un bene culturale così interessante e lo mantenevamo in quello stato di abbandono. Io provai vergogna come molese nel sentire quella domanda, ma mi rincuorava che nel mio piccolo anche la mia esposizione serviva a valorizzare quel nostro bene.
Una doverosa precisazione: è grazie ad Enzo Linsalata che è iniziato il recupero del Castello Angioino e tanto a lui si deve per l’impegno messo in questo, inoltre tuttora lo ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimermi con quella esposizione concedendomi l’uso a fini espositivi e ricevendo da lui anche in prestito elementi per la composizione di alcune mie installazioni. Grazie ancora Enzo!!!
unonessunocentomila
27 Dicembre 2009 alle 17:28 -
la mia era una provocazione. sono 15 anni che non se ne fa nulla per valorizzare il patrimoio storico. A questo punto visto che una barca di soldi non è bastata per fare di Mola un polo di attrazione turistica creare lavoro e sviluppo prendiamo ciò che offre il convento.
Petrolio? magari ma per ora sono monitoraggi e sono voci messe in mezzo dai soliti no global no ponte no tutto. prima vediamo se c’è e dove sta il petrlolio poi sarà la comunità locale ad esprimersi.
Linsalata sarà “arruolato” da Di Perna se lo faranno sindaco. Sono voci ma spero che sia vero.
unonessunocentomila
27 Dicembre 2009 alle 17:48 -
Da Linsalata vorrei se nominato assessore che procedesse all’isolamento del castello e al restauro del palazzo roberti (finalmente). Da dove prenderà i soldi non lo so, ma lui li troverà.
Intanto aspettiamo che finiscano i lavori sul lungomare, ma non basterà, lanciare Mola turisticamente richiederà una politica di ampio respiro con il coinvolgimento delle realtà imprenditoriali locali e la sensibilità dei cittadini tutti, con interventi politici sapienti e caratterizzati da capacità di pianificazione utile, competente nella qualità delle proposte e organiche con il territorio, qualcosa già si fa ma sicuramente bisogna fare molto meglio e di più.
Dopo in merito alla questione petrolio non si tratta di dire no a tutto ma di capire bene i benefici che ne vengono alla comunità locale e sopratutto essere certi che non ne vengano danni.
Ero un ragazzo e mi capitò di vedere un progetto di due architetti baresi noti all’epoca , dove si definiva un’ipotesi di isolamento del Castello, ricordo era un bellissimo progetto che avrebbe dato alla zona storica di Mola un assetto ed una percezione scenografiche superlative. Purtroppo nulla se ne fece allora e penso nulla se ne farà adesso, troppi interessi personali sono coinvolti.
Certo Enzo Linsalata è persona di grandi capacità ma su questo penso troverà grossi ostacoli.
Il definitivo restauro di Palazzo Roberti invece penso sia cosa più fattibile, magari promuovendo una sottoscrizione con raccolta dei denari necessari presso tutta la comunità cittadina e sono sicuro che anche dai cittadini residenti all’estero ci sarebbe una buona risposta. Il problema è dare certezze per la realizzazione e non meno importante la definizione d’uso dopo il restauro.
La vocazione d’uso più consona per il Palazzo Roberti è sicuramente quella di contenitore culturale ma escludendo sicuramente alcune forme d’uso culturale improprie che fino ad oggi si sono fatte.
Chiunque diventa sindaco farebbe buona cosa arruolando Linsalata, su questo non ci sono dubbi.
Intanto grazie a Città Nostra per l’attenta informazione che ci offre sulla questione.
Cito dall’articolo:
“Il progetto ha ottenuto il parere favorevole anche dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via/Vas, (priva di componenti della Regione Puglia), ma a riguardo non c’è stata alcuna osservazione presentata dalla Regione Puglia che non ha fatto pervenire il proprio parere.”
Fine citazione.
Ne deduco che non essendoci componenti della Regione Puglia nel Via/Vas come poteva essere informata la Regione Puglia stessa in merito alla questione e come quindi avrebbe potuto dare parere contrario.
Se ho interpretato male correggetemi.
Riporto ancora dall’articolo:
“il comitato si impegna a sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso varie manifestazioni e sit-in e si riunirà, per la seconda volta, lunedì 28 dicembre alle ore 16.00 presso l’Hotel Villaggio Cala Corvino (Le Terrazze), complesso turistico sede anche dell’Università dell’Idrogeno.”
Ritengo importante che vengano seguiti i lavori del comitato anche da una delegazione molese e ancora ritengo che un buon servizio alla collettività molese farebbe Città Nostra a tenere informati i suoi lettori sull’evolversi della questione.
Penso che anche su queste cose Mola insieme a tutta la Puglia si “gioca” il suo futuro nel senso più ampio del concetto e in primo luogo per la nostra salute futura.
Che bel regalo di Natale e per i prossimi anni stanno facendo a noi ed ai nostri figli i nostri governanti!!!
Quindi cito ancora dall’articolo: “mobilitare e sensibilizzare l’opinione pubblica e convocare consigli comunali monotematici che producano delibere utili a rafforzare le posizioni politiche delle amministrazioni” come pro memoria.
Nel comitato nazionale effettivamente mancano i rappresentanti della Puglia che, a quanto ne so, vengono nominati dallo stesso Ministero. Questo particolare, però, non giustifica l’ignoranza da parte della Regione. Introna ha implicitamente (?) ammesso di sapere dell’interesse della Northern fin da settembre 2008. In quel mese, infatti, il Ministero comunica alla multinazionale la lacunosità della documentazione fino a quel momento presentata. L’assessore regionale sostiene che dopo quella nota “la Regione Puglia non ha più avuto notizie” (dichiarazione qui: http://www.monopolitube.it/index.php?option=com_content&view=article&id=869:northern-proposte-timori-per-le-regionali&catid=5:attualita&Itemid=12). Un fatto è quindi chiaro: la Regione almeno sapeva delle ambizioni della Northern da più di un anno.
Una semplice riflessione: se sai che c’è un interesse di queste dimensioni in ballo, che una multinazionale ha cmq già attivato un iter…aspetti che gli eventi si susseguano e che ti facciano sapere qualcosa dal Ministero o monitori la situazione? Per di più consapevole del fatto che nel comitato di VIA non siede alcun tuo garante…
C’è poi la faccenda relativa alle informative della Northern inviate ai comuni interessati, tra i quali c’è Monopoli: la lettera è effettivamente stata recapitata in Comune, da quanto è emerso, in data 05/01/2009.
Ora, se ti hanno informato due sono le cose: o tu Sindaco/assessore non hai letto, oppure hai ritenuto opportuno il non avvisare la Regione (che cmq a quella data già conosceva la vicenda).
Non tutto è cristallino in questa vicenda nemmeno da parte del Ministero, basti pensare che per la pubblicizzazione a norma di legge sui giornali è stato scelto il Giorno (in Puglia diffusione zero) e il piccolo Puglia. Ma andiamoci un po’ piano, forse, con il “poveri enti locali che non sono stati avvisati”.
LA PIATTAFORMA LA METTEREI AL LARGO DI MOLA. SE C’è PETROLIO O GAS FRUTTEREBBE COSPICUE ROYALTIES AL COMUNE DI MOLA CHE LE INVESTIREBBE IN INFRASTRUTTURE.
è UNA PROVOCAZIONE, MA MICA TANTO, VISTO CHE IL TURISMO A MOLA è LIMITATO ALLE SAGRE PAESANE E A MANGIATE NEI NOSTRI RISTORANTI. IL PETROLIO DAREBBE A MOLA LAVORO E SVILUPPO, OVVERO CIò CHE NON HANNO DATO I MILIONI DI URBAN.
Ho la vaga impressione che si sta ripetendo con il petrolio la “favola comunista” del nucleare. Fino a questo momento, nonostante abbia spulciato tutti i siti che parlano (e sparlano) dell’argomento, non ho trovato Mola da nessuna parte. Tutti parlano di Monopoli e di monitoraggi. E poi, siamo certi che un’eventuale piattaforma (ce ne sono a decine in tutti i mari d’Italia) provochi il disastro ambientale, turistico, commerciale, industriale, sanitario, ecc.ecc. di cui sbraitano (come al solito!) gli ambientalisti di sinistra nostrani?
Basta un “al lupo al lupo” e via al tam tam.
GERRY IN CINA HANNO INAUGURATO IL TRENO + VELOCE DEL MONDO.
NOI INVECE CON I PECORARI SCANIO CONTINUEREMO A VIAGGIARE CON LA DILIGENZA.
AL LUPO! AL LUPO! COME PER IL TERMOVALORIZZATORE ALLA MARTUCCI. ORA è BUONO.
Della serie “favole sbraitate”: è il buon Dio disse, ma di cosa ti preoccupi fanne quello che vuoi, vedi, guarda tutto intorno, tutto quello che scorgi a vista d’occhio è solo e soltanto per te, fanne pure quello che vuoi e non temere quando tutto sarà esausto e morente ti donerò un gran bel nuovo giocattolo… identico a quello che ti dono ora.
Quella del termovalorizzatore alla martucci non è una favola. Inizialmente ci fu grande dissenso di facciata da parte dei soliti noti, amici vendoliani, che poi lo hanno benedetto. Vista quanto numerosi sono i zozzoni che gettano di tutto nel cassonetto, hanno fatto anche bene.
Una ipotetica piattaforma petrolifera al largo di Mola, ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE, potrà portare solo benefici ai Molesi e a Mola. Continuiamo a dire no, poi ci lametiamo di quanto sono + bravi i paesi limitrofi e dei giovani che lasciano Mola per fare fortuna altrove.
Eppure a Monopoli sono + bravi di noi (vedi cosa hanno saputo sviluppare) eppure loro sono i primi a non volere le piattaforme, proviamo a chiederci perché.
Ma veramente credete che Mola trarrebbe benefici da queste piattaforme?
In Basilicata si estrae petrolio ma per gli abitanti di questa regione ben pochi sono i benefici di quella estrazione, provate ad informarvi.
La Puglia è una delle mete più ambite dal turismo estivo nazionale ed estero, questo è il nostro “petrolio”, ma molti si ostinano a non volerlo capire.
Questa nostra ricchezza va valorizzata e salvaguardata.
Certo tanto bisogna fare ma intanto già grande cosa è l’esserne consapevoli.
Mi chiedo noi molesi quanto valore diamo ai nostri Beni Culturali ed ai nostri Beni Naturali e Paesaggistici ed alla bella Natura del nostro territorio?
Nel 1994 mentre allora era Assessore alla Cultura Enzo Linsalata io allestivo una mia esposizione di opere d’arte nel Castello Angioino che all’epoca era ancora da restaurare, si presentarono alcuni turisti provenienti da Bergamo e mi chiesero se potevano visitare il castello, io li accompagnai nella visita e alla fine di questa quando ci salutammo mi chiesero come mai avevamo un bene culturale così interessante e lo mantenevamo in quello stato di abbandono. Io provai vergogna come molese nel sentire quella domanda, ma mi rincuorava che nel mio piccolo anche la mia esposizione serviva a valorizzare quel nostro bene.
A questo link è possibile vedere un video di quella esposizione e quindi del Castello all’epoca: http://www.webalice.it/nicolapinto/immagini/Nicola%20PINTO/mare%20pater%20mater%20terra.mov
per vedere il video scarica ed installa QuickTime dal sito Apple a questo link: http://www.apple.com/it/downloads/
Una doverosa precisazione: è grazie ad Enzo Linsalata che è iniziato il recupero del Castello Angioino e tanto a lui si deve per l’impegno messo in questo, inoltre tuttora lo ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimermi con quella esposizione concedendomi l’uso a fini espositivi e ricevendo da lui anche in prestito elementi per la composizione di alcune mie installazioni. Grazie ancora Enzo!!!
la mia era una provocazione. sono 15 anni che non se ne fa nulla per valorizzare il patrimoio storico. A questo punto visto che una barca di soldi non è bastata per fare di Mola un polo di attrazione turistica creare lavoro e sviluppo prendiamo ciò che offre il convento.
Petrolio? magari ma per ora sono monitoraggi e sono voci messe in mezzo dai soliti no global no ponte no tutto. prima vediamo se c’è e dove sta il petrlolio poi sarà la comunità locale ad esprimersi.
Linsalata sarà “arruolato” da Di Perna se lo faranno sindaco. Sono voci ma spero che sia vero.
Da Linsalata vorrei se nominato assessore che procedesse all’isolamento del castello e al restauro del palazzo roberti (finalmente). Da dove prenderà i soldi non lo so, ma lui li troverà.
Intanto aspettiamo che finiscano i lavori sul lungomare, ma non basterà, lanciare Mola turisticamente richiederà una politica di ampio respiro con il coinvolgimento delle realtà imprenditoriali locali e la sensibilità dei cittadini tutti, con interventi politici sapienti e caratterizzati da capacità di pianificazione utile, competente nella qualità delle proposte e organiche con il territorio, qualcosa già si fa ma sicuramente bisogna fare molto meglio e di più.
Dopo in merito alla questione petrolio non si tratta di dire no a tutto ma di capire bene i benefici che ne vengono alla comunità locale e sopratutto essere certi che non ne vengano danni.
Ero un ragazzo e mi capitò di vedere un progetto di due architetti baresi noti all’epoca , dove si definiva un’ipotesi di isolamento del Castello, ricordo era un bellissimo progetto che avrebbe dato alla zona storica di Mola un assetto ed una percezione scenografiche superlative. Purtroppo nulla se ne fece allora e penso nulla se ne farà adesso, troppi interessi personali sono coinvolti.
Certo Enzo Linsalata è persona di grandi capacità ma su questo penso troverà grossi ostacoli.
Il definitivo restauro di Palazzo Roberti invece penso sia cosa più fattibile, magari promuovendo una sottoscrizione con raccolta dei denari necessari presso tutta la comunità cittadina e sono sicuro che anche dai cittadini residenti all’estero ci sarebbe una buona risposta. Il problema è dare certezze per la realizzazione e non meno importante la definizione d’uso dopo il restauro.
La vocazione d’uso più consona per il Palazzo Roberti è sicuramente quella di contenitore culturale ma escludendo sicuramente alcune forme d’uso culturale improprie che fino ad oggi si sono fatte.
Chiunque diventa sindaco farebbe buona cosa arruolando Linsalata, su questo non ci sono dubbi.