Un Commento in “MOLA – “VIAGGIO IN PALESTINA” AL ROBERTI”
carlo
26 Febbraio 2010 alle 22:56 -
vi invito alla lettura di questo articolo che crea una nuova ipotesi al recupero di monumenti abbandonati o sfruttati al 5% del loro potenziale vedi palazzo roberti e castello.
Castelli abbandonati, fortezze chiuse al pubblico, abbazie con poche centinaia di visite all’anno: come l’Italia, anche la Francia conta decine di monumenti storici che costano tanto e portano poco alle casse dello Stato. Cosa farne? Il governo di Parigi ha pronta la soluzione: trasformarli in alberghi di pregio («maison de charme», in francese), per turisti raffinati in cerca di siti affascinanti, pieni di storia e cultura.
Il progetto è già sul tavolo dell’esecutivo, firmato dal ministro della Cultura, Frederic Mitterrand. Ora, racconta Le Monde, su richiesta del Centro dei monumenti storici, l’Atout France, un’agenzia di sviluppo turistico, sta realizzando uno studio per individuare quei «gioielli» del patrimonio culturale francese che potranno essere trasformati in alberghi, pensioni o agriturismo, con o senza ristorante.
Entro la prossima primavera gli esperti dovranno stilare una lista di «cinque siti pilota» dove sperimentare l’iniziativa.
Parola d’ordine: redditività.
vi invito alla lettura di questo articolo che crea una nuova ipotesi al recupero di monumenti abbandonati o sfruttati al 5% del loro potenziale vedi palazzo roberti e castello.
Castelli abbandonati, fortezze chiuse al pubblico, abbazie con poche centinaia di visite all’anno: come l’Italia, anche la Francia conta decine di monumenti storici che costano tanto e portano poco alle casse dello Stato. Cosa farne? Il governo di Parigi ha pronta la soluzione: trasformarli in alberghi di pregio («maison de charme», in francese), per turisti raffinati in cerca di siti affascinanti, pieni di storia e cultura.
Il progetto è già sul tavolo dell’esecutivo, firmato dal ministro della Cultura, Frederic Mitterrand. Ora, racconta Le Monde, su richiesta del Centro dei monumenti storici, l’Atout France, un’agenzia di sviluppo turistico, sta realizzando uno studio per individuare quei «gioielli» del patrimonio culturale francese che potranno essere trasformati in alberghi, pensioni o agriturismo, con o senza ristorante.
Entro la prossima primavera gli esperti dovranno stilare una lista di «cinque siti pilota» dove sperimentare l’iniziativa.
Parola d’ordine: redditività.