di Marco Sciddurlo
Si sa che la situazione della costa molese non è tra le più floride, ma ciò che “ammiriamo” nel tratto conosciuto come l’Acqua di Cristo (prima del molo di levante) ha dell’indecente.
Quel tratto di spiaggia, dove in passato i molesi andavano ad abbeverarsi alla sorgente d’acqua sorgiva lì presente, con effetti benefici per la salute, ora è inutilizzabile per i bagnanti, perché ricoperto da quintali di alghe spiaggiate, mischiate a rifiuti di ogni tipo (copertoni d’auto, bottiglie, ecc.).
Quelle alghe producono gas che portano alla combustione, tanto che venerdì mattina hanno preso fuoco, con tutti i rifiuti, ed è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. I fumi che vengono sprigionati sono nocivi ed irritanti per l’olfatto e la vista, pertanto, tutto ciò causa dei seri problemi per la salute e l’igiene pubblica. Ma, nonostante le ripetute richieste di intervento da parte dei cittadini, le Amministrazioni competenti sonnecchiano e sembrano insensibili al problema. Facciamo appello alle Amministrazioni competenti, in primis all’Amministrazione comunale, perché vengano rimosse al più presto quelle alghe pericolose.
Qualcuno dirà: ma allora è una congiura contro questa amministrazione.
Ma l’altra cosa aveva fatto?
Che io sappia quando il mare spiaggia una carogna di qualsiasi tipo quali delfini, balene, vacche, cavalli etc.., il sindaco con apposita ordinanza dispone il prelievo e il conferimento allo smaltimento che può avvenire in diversi modi. Non capisco perchè difronte a tale sistiuazione di enormi quantità di materiale spiaggiato tra cui anche rifiuti che il mare ci restituisce e constatato anche il pericolo igienico-sanitario e d’incendio, il sindaco non disponga l’immediata pulizia, onde garantire la pubblica incolumità e ripristinare la sicurezza in quel tratto di spiaggia oltre che ridare il decoro e permettere la regolare fruibilità alla gente.
E’ doveroso da parte mia far notare che il Sindaco ha emanato un’ordinanza per gli spazi di carico e scarico merci, dove sicuramente non aveva le competenze per farlo, mentre per la situazione denunciata dall’articolo non doveva pensarci due volte, in quanto, rientra a pieno nelle sue competenze. Se non erro i soldi per effettuare questa pulizia sono ricompresi nell’appalto della nettezza urbana, tantè che le ordinanze sopra menzionate ordinavano alla ditta l’immediato sgombero. Nel caso in cui questo servizio non fosse ricompreso nell’attuale appalto si può operare con la somma urgenza prevista dalla legge per questi casi. Certo è che questo indecoroso spettacolo si poteva evitare, salvaguardando l’immagine del nostro paese e ovviamente evitando critiche e questa amministrazione non attenta ed insensibile a taluni problemi.
Contemporanemente, il Sindaco di Fasano opera in questo modo:
ORDINA
la rimozione delle alghe depositate sugli arenili della costa e il deposito temporaneo su terreno di proprietà
comunale individuato in catasto al foglio I 2, parcicella 93 e il riporto delle alghe nel periodo dal lS settembre
al l5 otrobre sugli arenili di provenienza;
DISPONE
– che il Funzionario responsabile dell’Ufficio Ecologia del Comune proweda a dare esecuzione al presente
prowedimento col minore onere finanziario per I’Ente;
– che il Nucleo di Polizia Ecolotìca controlli I’esatto adempimento di quanro sopra.
MANDA
ll presente prowedimento, per quanto di competenza:
– all’ASL Dipartimento di Prevenzione Ufficio di lgiene di Fasano;
– al Comando Carabinieri di Fasano;
– al Comando Guardia di Finanza di Fasano.
– alla Delegazione di Spiaggia di Savelletri
E’ Così difficile??
oppure ci sono altre ragioni in merito agli appalti???
P.S.
ORDINANZA STNDACALE ” NR. 26 DEL 27/06/2012
Oggetto: Ordinanza Sindacale per la rimozione delle alghe del genere posidonia spiaggiata sul
litorale di Fasano e deposito temPoraneo su terreno di proprietà comunale.
ma se al commune non sanno neanche fare rispettare un ordinaza sindacale per una canna fumaria in eternit non a norma data dalla stesssa amministrazione, per tanto vista dall’ARPA etc…,