Redazionale
Martedì 7 Agosto alle ore 17 il Capitano del Palio dei Capatosta Dott. Nico Colella sarà intervistato su Radio Fermo Uno da Mery Pietragostini che con il gruppo Medi@Comunicazioni segue la promozione web della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, nelle Marche. Mery è venuta a conoscenza del Palio dei Capatosta di Mola di Bari attraverso il web e, avendolo seguito via etere, ne è rimasta così incuriosita da volerne sapere di più circa il neonato Palio di Mola di Bari, evento che a suo dire è interessantissimo e ben curato sotto diversi aspetti.
La Cavalcata dell’Assunta di Fermo (detto anche Palio dell’Assunta) è considerato il Palio più antico d’Italia poichè le sue origini risalgono al 15 Agosto 1182.
Sin dal 998 d.C. è attestata dalle fonti storiche l’esistenza a Fermo della “Cavalcata dell’Assunta” da svolgersi una volta l’anno: il 15 di agosto. A Maria Vergine Assunta, patrona della città, era dedicata la Cattedrale di Santa Maria in Castello. La processione religiosa, che dalla Chiesa di Santa Lucia saliva alla Cattedrale, alla quale fu data poi il nome di “Cavalcata”, è molto bene illustrata in una stupefacente miniatura contenuta nel “Messale de Firmonibus”, codice pergamenaceo realizzato nel 1436. Alla Cavalcata prendevano parte le magistrature della città, i notabili con la loro corte, le rappresentanze di arti e mestieri, le delegazioni degli ottanta castelli soggetti all’antico Stato che offrivano anche il loro palio. Tutti portavano offerte in denaro e in natura, chiudevano il corteo i vicari dei castelli, in sella ai loro cavalli.
È del 1182 il primo documento che parla dell’obbligo di offrire un palio da parte dei castelli (e in quel caso erano i castelli di Monterubbiano, Montotto e Cuccure). La Cavalcata aveva dunque una valenza anche politica oltreché religiosa. Gli Statuti di Fermo, risalenti al Duecento dettavano le norme per lo svolgimento delle manifestazioni (corsa dei cavalli al palio, il giuoco dell’anello, la giostra del toro, la spada stora e la quintana) che sono tra le più antiche d’Italia e precedenti a tutte quelle delle regioni vicine. Alternando periodi di decadenza e di fastosità la Cavalcata fu abolita da Napoleone nel 1808 e ripristinata dopo il congresso di Vienna. Cessò definitivamente nel 1860 con la venuta dei piemontesi. Il recupero della edizione moderna ha inizio nel 1982, sotto il mandato del Sindaco Fabrizio Emiliani, su proposta dell’assessore Fabio Maggiori. Il primo Palio dell’edizione moderna fu vinto dalla contrada Pila con il priore Umberto Montanini e con il fantino Rosita Quintili, ad oggi unico fantino donna a vincerlo (fonte documentata su Wikipedia).
Per ascoltare l’intervista in diretta streaming è possibile farlo cliccando su questo link: http://www.informazione.tv/index.php?action=index&p=66 (cliccare sul logo di Radio Fermo Uno sulla destra)
Da parte del Comitato Palio l’onore e l’orgoglio di rappresentare il Comune di Mola di Bari in una città come Fermo che vanta un Palio già rodato e che guarda a Sud con notevole interesse. Attraverso questi primi scambi non si escludono in futuro possibili gemellaggi tra le due realtà, nel nome della grande cultura che il Palio porta dietro di sè, una cultura storica, sportiva e sociale e che ha la modesta ambizione di radicarsi col tempo anche nella cittadina pugliese bagnata dal mar Adriatico che dona forza ed identità al nostro Palio dei Capatosta.
Gran bella notizia per Mola e riconoscimento per il lavoro fatto con umiltà e con spirito di iniziativa e sacrificio da questi ragazzi del Palio.
NICO non ti conosco ma ti faccio tanti auguri. Magari poi mandiamo una registrazione dell’intervista al Comune di Conversano. Ancora auguri.
Ho sentito dire che anche gli organizzatori del palio di Siena vogliono incontrare quelli del palio molese per carpire i segreti di cosi’ tanto successo…… ma fatemi il piacere…. ahahahahahahahahaha
Io ho sentito dire ieri sera,che vorrebbe incontrarla il polpo a insalata ! ahahhahahahahahahahaahah
Per alcuni la lingua italiana ormai è un optional. Nell’articolo non viene fatta menzione sulla volontà di “carpire i segreti” di un Palio. Si tratta di confronto tra due realtà che un giorno potrebbero gemellarsi.
E’ bello sapere che il nome di Mola di Bari giunge attraverso il Palio dei Capatosta anche nella bellissima città di Fermo dove si tiene un evento culturale come la Cavalcata dell’Assunta. Anzichè esserne contenti, preferiamo fare del facile sarcasmo.
Evidentemente da ieri qualche Polpo è rimasto ancora sulla “frissola”….
Un grande in bocca al lupo per Nico con l’augurio che possa mettere sempre più entusiasmo a qualcosa che fortemente crede e che è sicuramente un bene per il nostro paese.
Mentre per l’amico spiritoso, denominato il Perry Mason della situazione: non ti smentisci mai, poveretto.
Compagno FLORIO, quel facile sarcasmo fa ridere soltanto gli imbecilli, ormai sei proprio fuori di testa. Saranno la falce e martello che ti sono cadute addosso. E poveretto sarai tu che non hai capito nulla di ciò che ho scritto. Dovresti ricoverarti alla clinica dei PIPINI.
Poi visto che a tanti il Palio è indigesto, manderemo a Fermo una cartolina del lungomare col titolo: lungomare di Bohigas (Mola di Bari), e ci sarà da ridere.
NICO ignora questi pseudo-molesi della peggiore razza e vedrai che la storia ti darà ragione. Mi meraviglio che Lucarelli faccia pubblicare questi commenti da Bar dello Sport. Questa gente vorrebbe governare il nostro paese. Poveri noi!
Grazie UQ, grazie Gianni… :)UQ penso che Gianni si stesse riferendo a Polpo (sulla frissola) 😉
Nico se il compagno FLORIO corregge il tiro sono pronto a scusarmi pubblicamente.
Vai avanti Nico, chi sparla del palio è solo per invidia, sei riuscito a smuovere la sonnolente gioventù molese e qualcuno teme che tutto cio’ possa servirti da vettore di riconoscenza a loro discapito, gelosia dunque… solo gelosia e paura di scomparire nelle loro nullità !!!
No, Nico, mi riferifo chiaramente a chi con i suoi paraocchi continua ad incensarsi. Considerando la sua stupidità non mi meraviglio che non abbia ancora capito che facendoci trasportare dai colori politici non si arriva da nessunissima parte: Monti è l’ultimo esempio.
Continua ad ostinarsi che chiunque si lamenti è un falce e martello, mentre chi gongola si trovi dalla parte opposta, ecc.ecc.
Un poveretto con poche idee ma confuse.
Tu, Nico, continua a percorrere la tua strada e non farti illudere da gente come questi che ti incensa solo perchè ad amministrare c’è un colore a lui simpatizzante, perchè in caso contrario si schierebbe dall’altra parte e nel contempo non ti demoralizzare se lungo la strada troverai critici da quattro soldi che rosicano quando qualcuno vuol far qualcosa di buono.
Qualunquemente…….. Viva la Libertà.
La Redazione ritiene di non intervenire su questi squallidi commenti che qualificano e definiscono i confini culturali e sociali degli autori.
Agli Amici del Palio va tutta la nostra solidarietà: Città Nostra è sempre dalla loro parte. Purtroppo, quando non si hanno argomenti per criticare costruttivamente, c’ è chi inevitabilmente scade nell’insulto gratuito. La pochezza intellettuale di taluni non deve incidere sull’entusiasmo e sulla volontà di chi (e sono tanti!) ha promosso una novità assoluta per il nostro Paese. E senza aspettare i contributi pubblici!
Sto trascorredo alcuni giorni di vacanza nel Capo di Leuca. Nei paesi del circondario vi è ogni giorno una manifestazione che coinvolge tutta la cittadinanza, le associazioni, le parrocchie. Tantissimi giovani sono partecipi, con uno spirito di condivisione che esprime amore per la propria terra e grande senso di ospitaslità.I turisti e tutti gli ospiti si sentono graditi e apprezzano l’impegno profuso dagli ospitanti. Dovtemmo imparare anche noi a fare altrettanto, tra noi e per il ns. paese
Egregio Direttore sono pienamente d’accordo con Lei per i giusti meriti da riconoscere ai Capatosta. Devo comunque precisare che i contributi pubblici sono anche utilizzare edifici pubblici gratis. Questo vale per tutti gli immobili comunali dati in comodato ad associazioni varie.
Sirio, prova a militare in un’associazione di volontariato e capirai come avere una sede non sia sufficiente per organizzare un evento grande come un Palio. Nella mia modesta opinione dico che avere dei volontari in un paese è sempre onorevole per la collettività. Credo sia più che morale che chi opera senza fini di lucro debba essere incentivato dalla collettività come una sorta di riconoscimento per quanto si fa per il bene comune. Ora sarai d’accordo con me Sirio nel capire che quella sede ce la siamo conquistata incontrandoci per mesi interi (inverni inclusi) per strada, nelle piazze e nei bar pagando il coperto. Nessuno di noi ha preteso una sede, ci è stata riconosciuta per il lavoro svolto sul territorio da ben 7 realtà (comitato Palio + 6 Contrade). Il merito non è fortuna, nè grazia. Nessuno vuole guadagnarci nulla ma vuoi che ci rimettiamo più di quanto chiunque si sia messo in gioco sta facendo? Credo sia morale che la collettività consenta ai volontari di poter operare all’interno di strutture per pianificare un evento a vantaggio di tutti. Non siamo un circolo privato. Non siamo lì per fare i nostri interessi, una cosa utile solo a noi. Del Palio beneficiano tutti, dal Lungomare sino alle periferie. Pianifichiamo eventi visibili sul territorio. Il contributo è un’altra cosa. Attraverso di esso possono essere acquistate tutte le cose necessarie a produrre un evento (vedi tessuti ed altro per il corteo storico) e pagare chiunque venga a Mola (es. gli sbandieratori). 🙂 Saluti.
Non si deve fraintendere un pensiero che non cela nessuna provocazione. Dare ad una associazione (ovviamente non privata) un immobile in comodato e’ sicuramente paragonabile ad un contributo. Se per ipotesi la Vs. Associazione avesse avuto un contributo dal comune in denaro di 3.000,00 euro per coprire determInate spese e poi magari detta associazione si sarebbe accollato l’onere di un fitto, nella fattispecie, di diverse migliaia di euro, sicuramente avrebbe optato per il comodato. Fermo restando che bene avete fatto a conquistare certe posizioni. Deve convenire pero’ che molte strutture comunali sono state date in comodato d’uso ad associazioni che hanno solo l’insegna e non producono azioni visibili e pubbliche. Il discorso e’ molto complesso ed articolato ed in questo caso non riguarda sicuramente l’operato dei Capatosta di cui Lei e’ il Capitano. Sono d’accordo che avere volontari nel nostro paese e’ davvero onorevole e sono contento che mio figlio milita tra Voi.
A proposito di volontariato. L’8 luglio c.a. non trovando nessuno disponibile mi e’ stato chiesto di trasportare (il mezzo volutamente non lo nomino) un organo vitale per un trapianto tenendo presente che sono già in pensione.
Sirio non preoccuparti, non l’ho presa come una provocazione, anzi… 🙂 Sulle altre associazioni non voglio esprimermi perchè non è corretto farlo. Credo che una valutazione simile spetti ai cittadini ed alla Amministrazione Comunale per agire di conseguenza.
Puoi darmi del “tu” tranquillamente, a me piace potermi esprimere in questi termini con chi esprime educatamente le proprie opinioni. 🙂
Circa l’ultimo inciso, cado dalle nuvole… :-/
La maggior parte delle assocciazioni molesi lavora nel sottobosco dei suoi associati. Detto in altre parole questi prendono contributi (anche la sede in comodato gratuito come dice SIRIO) per erogare servizi limitatamente ai loro associati.
Ricordo che all’inizio dell’attuale consiliatura, l’Amministrazione riunì le associazioni perchè intendeva modificare il regolamento per questi contributi. Ci fu una levata di scudi dalle associazioni perchè questi signori sono stati abituati male, soprattutto nel periodo delle vacche grasse.
Male ha fatto l’amministrazione a non procedere, a mio parere, anche se si rischiava il black-out del Terzo Settore. In altre parole i fondi sarebbero andati alle associazioni virtuose, mentre le altre avrebbero chiuso o si sarebbero adeguate. Questo discorso si collega alla discussione SIRIO-NICO, ampiamente nella sana dialettica.
Riguardo il compagno FLORIO questi non merita risposta perchè ormai perso nell’idiozia di chi scrive guardandosi allo specchio.
Attenzione, però!!
dobbiamo essere abbastanza logici nel definire il valore di quanto si riceve; consideranbdo i tempi ed i costi di gestione e di manutenzione. Senza scendere in una polemica sterile ed inutile, ma il Palazzo ex IPSIAM (donato alla collettività per particolari attività…) che valore commerciale ha? Cosa costa di manutenzione? cosa richiede in termini di utenze?
Che si faccia attività lodevole di volontariato siamo tutti contenti, ma perchè la stessa valutazionbe non è valida per altre situazioni costrette a pagare anche 30 euro/ora per attività altrettanto meritorie??
Pipino bisogna vedere nello specifico delle associazioni. Alcune percepiscono fondi regionali, altre nessuna di queste. Ecco perchè la situazione delle associazioni la conosce solo chi è associato attraverso il bilancio. Noi faremo in modo di pubblicare il bilancio del Palio per senso di trasparenza e per far capire davvero a cosa sono serviti i contributi ricevuti (ammettendo di conseguenza anche le nostre difficoltà economiche reali).
Sono convinta che non è questo l’articolo per parlare degli immobili comunali e della gestione degli stessi, pertanto non intendo prolungarmi a proposito. I Capatosta bene hanno fatto a farsi dare in comodato dei locali comunali. Dall’amministrazione, invece, ci si aspetta un regolamento o comunque un criterio per affidare un bene pubblico alle associazioni in genere. In questo particolare periodo e con l’avvento della spending review l’amministrazione comunale deve necessariamente razionalizzare le spese e guardarsi bene dall’elargire contributi e comodati d’uso(gratuiti)a chicchesia. Sono d’accordo con Unoqualunque sul fatto che l’amministrazione male ha fatto a non procedere al riordino e a regolamentare i contributi. D’accordo anche con Sirio che dare in comodato d’uso una struttura come l’ex IPSAM è già per sè un contributo (e che contributo). Al coraggioso e “Capatosta” Nico Colella invece faccio i miei migliori auguri sia per il Palio e sia per le idee che riuscirà a mettere in campo per il futuro.
Un saluto a tutti
Grazie di cuore Marianna. 🙂
“non è questo l’articolo per parlare degli immobili comunali e della gestione degli stessi”
Di grazia, esiste un articolo specifico alternativo??
Su questo argomento si sono evidenziate talune osservazioni; plausibili, logiche e razionali. Dalle opportune osservazioni dovrebbe venir fuori un’idea di amministrazione razionale e corretta. Non si vuole nè dared la croce nè portare un tappeto di velluto a chicchessia; solo fare delle osservazioni sicuramente degne di attenzione e studio da parte di chi è preposto a farlo (o dovrebbe essere tale!)
PIPINO stavolta mi sei piaciuto, finalmente il tuo cervellino gira. Da quanto ne so, Monti obbligherà i Comuni, Province e Regioni, a razionalizzare le spese per la locazione di immobili. In altre parole i contratti in essere saranno rinegoziati, e si dovrà tenere conto del patrimonio comunale, cioè se è disponibile un’alternativa si deve valutare.
L’ex Municipio di San Domenico fu pensato come il Palazzo della Cultura, ma ancora non lo aprono al pubblico. L’amministrazione uscente avrebbe lasciato un contenzioso con la ditta appaltatrice, risolto dall’attuale amministrazione con una transazione, ma se lasciano passare tempo va a finire che dovranno ristrutturarlo di nuovo. Dell’ex IPSIAM non ne so nulla. LA REDAZIONE APRA UNO SPAZIO APPOSITO PER DISCUTERVI.
Hai visto che il diavolo non è brutto come lo si dipinge?
Es allora perchè non ci facciamo raccontare della gestione del suolo pubblico e dei gavi problemi della macchina amministrativa:
1- Medico Sanitario che va in ferie ogni anno durante la Sagra del Polpo
2- Gestione dei permessi per l’utilizzo del Castello, Anfiteatro, Santa chiara, Palazzetto, Mercato Ittico, ecc. dsato solo alle persone ed organizzazioni Amiche da parte di assessori e funzionari. Mi pare che anche quest’anno la celebrazione del concittadino Enzo del Re sta avendo difficoltà, come altre manifestazioni culturali non gradite (il cinquettio mi parla di lotte interne tra Numero uno numero due ed ivari numeri minori… mancanza di volontà di cittadinanza a Dario FO, ecc.
3- Evidenti conflitti di interessi nella autorizzazione di manifestazione organizzate da figli di funzionari e vietate ad altri con stessi requisiti (il nepotismo, calo LAQ, che non smette di fare danni ai figli di un dio minore!!
4- Gestione del denaro pubblico e sperpero (Aria condizionata notte e giorno in locale privo di chiusura di porte- Mercato Ittico).
Tutto questo è colpa della vecchia amministrazione o è una pessima gestione corrente??
Il mio cervellino, come hai detto funziona; adesso fammi mandare qualche segnale dal tuo. Ovviamente sperando in un intervento della redaione, come da te richiesto. Buona giornata, Laq!!
PIPINO io posso darti solo il mio punto di vista. La maggior parte dei punti snocciolati succede da sempre.
Ad es, l’ufficiale sanitario alla sagra del polpo non l’ho mai visto, è uno schifo igienico che si ripete ogni anno, e non ho mai comprato un panino con polpo solo a vedere con che mani lo preparano. Ora è dubbia anchela provenienza.
Riguardo le associazioni è sempre stato così, oggi come ieri, e oltre, io ho accennato al regolamento per l’erogazione di questi fondi. Negli scorsi anni, quando non c’era crisi, ci hanno sguazzato, si formavano addirittura comitati tre giorni prima l’evento e il giorno dopo si dissolveva.
Il condizionatore non andava nenmmeno installato proprio perchè l’ambiente è aperto. Alla sala consiliare se lo sono dimenticati mentre al mercato ittico che non serve ce l’hanno messo.
Veti sulle manifestazioni politiche o simili? ci sono da sempre anche quelli, anche nella gestione di spazi pubblici. Nella passata amministrazione nella sala consiliare si tenevano anche assemblee di partito, e sui muri anche interni campeggiavano manifesti politici che lì non andavano messi. A chi entrava per il certificato si presentava il faccione dell’onorevole o dell’aspirante tale.
PIPINO che dirti? vai avanti con le tue proteste, magari qualcuno le leggerà. Lo stesso farò io scodellando suggerimenti su larga esperienza che ho acquisito in giro per l’Italia.
Mola è e resterà il mio paese, e ne sono geloso comunque vadano le cose. In altre parole non accetto lezioni da chi molese non è, in quanto i problemi ce li hanno tutti i Comuni. Dire che qui va meglio di là, è puro campanilismo e l’ho dimostrato. Poi vedi che a San Rocco gli presteremo i figuranti e la nostra arte.
Scusatemi per l’intromissione ma devo fare una dovuta precisazione. Nel mercato ittico non vi e’ nessun condizionatore d’aria, quello che e’ montato e’ una barriera d’aria prevista dalle norme igieniche per non far entrare gli insetti. Ciò non toglie pero’ che e’ uno spreco tenerlo in funzione anche quando il mercato e’ chiuso. Che io sappia il mercato ittico ha un direttore del mercato a cui magari riferire l’anomalia.
Allora bisogna che paghi lui acqua e corrente per zi luig e corrente per i ventilatori accesi senza senso. Le funzioni prevedono redponsabilita
Direttore di mercato? Ma fatemi il piacere. Sapete chi sarebbe questi? Il sig. Susca che non sa neanche dove si trovi il mercato del pesce.
Il sindaco, il comandante dei vigili,gli assessori i consiglieri dove sono? A dorm!!!!
Direttore, faccia un bel servizio per il prossimo numero del giornale.
bla,bla,bla,bla,bla bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!
fuori gli attributi, ci sono queste segnalazioni, andiamo avanti!!!!