Comunicato stampa delle Minoranze

Durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 13 agosto 2015 è stato finalmente approvato il provvedimento avente ad oggetto: “Determinazioni delle modalità di ripiano del disavanzo tecnico generato a seguito dei riaccertamento straordinario dei residui effettuato in attuazione dell’art. 3 – comma 7, del D.Lgs 118/2011”.

La suddetta deliberazione, di natura prettamente “tecnica” deriva dall’introduzione delle nuove norme riguardanti il bilancio degli enti locali le quali prevedono che gli stessi debbano essere quanto più possibile depurati dei residui, ossia dalle somme accertate ma non ancora riscosse (residui attivi) e dalle spese impegnate e non ancora sostenute (residui passivi) e non fa altro che recepire la Deliberazione di Giunta Comunale n. 76 del 22/05/2015.

Il disavanzo tecnico, ripianato in virtù di questa delibera in 30 anni grazie alla opportunità offerta dallo Stato agli Enti Locali, è composto nella quasi totalità dal cosiddetto Fondo crediti di dubbia esigibilità che rappresenta null’altro che un fondo rischi diretto ad evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione da parte dell’Ente.

Un provvedimento, ripetiamo, di natura tecnica che nel corso di queste settimane ha assunto connotazioni “politiche” a causa del deprecabile comportamento assunto dall’Amministrazione Comunale che in queste ultime settimane ha ripreso le falsità veicolate in campagna elettorale per spacciare n naturale disavanzo tecnico in buco di bilancio lasciato dalla precedente amministrazione.

Il provvedimento era stato iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 25 luglio 2015 in quanto erano già scaduti i termini dei 45 giorni previsti dalla legge per il recepimento della delibera di Giunta avvenuta il 22 maggio. Nel corso di quella seduta l’Assessore Mola annunciò il ritiro del provvedimento, senza condividere l’iniziativa con l’Ufficio Ragioneria, motivando il tutto con la necessità di effettuare alcuni accertamenti e rappresentando al consiglio una situazione dei conti pubblici disastrosa.

In particolar modo l’Assessore Mola affermò che erano stati eliminati impropriamente residui attivi per € 1.300.000,00 riguardanti alcune opere pubbliche (strutture sociali, condotta sottomarina di Cozze e San Materno e campo caduti di Superga) nonché ulteriori residui attivi per complessivi € 1.800.000,00 dal Settore Tributi per imposte e tasse ancora esigibili.

Il ritiro fu altresì giustificato dalla volontà dell’Amministrazione di modificare la Deliberazione di G.C. n. 76 del 22/05/2015 in virtù di ipotetici errori, nonostante tale possibilità fosse espressamente vietata dalla legge stessa.

Ciò ha prodotto notevoli ritardi nell’approvazione del provvedimento che, si ricordi, è propedeutico all’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 il cui termine ultimo per l’approvazione in Consiglio era fissato per lo scorso 30 luglio. E’ utile ricordare che nella seduta di C.C. dello scorso 10 agosto 2015, convocato solo in prima convocazione, la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale necessario per l’approvazione del provvedimento.

I consiglieri di minoranza, a seguito delle gravi affermazioni dell’Assessore Mola, hanno voluto con forza affermare la verità analizzando le questioni richiamate con i funzionari comunali: il quadro emerso dopo le verifiche è assolutamente sconcertante e può essere sintetizzato in quattro punti:

1) Non esiste alcun buco di bilancio! Probabilmente cercavano un alibi ai loro irresponsabili ritardi.

2) Al momento, dopo ulteriori verifiche fatte dai Responsabili di Settore interessati non risultano residui attivi cancellati impropriamente come invece affermato pretestuosamente dall’Assessore Mola e, nel caso ciò fosse erroneamente accaduto, come chiaramente spiegato dalla Responsabile del Settore Finanziario del Comune di Mola di Bari, non avrebbe comportato alcun problema all’Ente. Le norme prevedono le forme idonee per regolarizzare il tutto entro termini e modi stabiliti, senza conseguenze.

3) Il provvedimento riguardante le modalità di ripiano del disavanzo tecnico a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, alla luce di tutte le considerazioni, è stato riportato in maniera identica e senza alcuna correzione dopo circa 20 giorni, ritardando di conseguenza l’approvazione dello schema di bilancio e segnando conseguentemente un altro record negativo nella storia del nostro paese. La riproposizione dell’atto di Consiglio senza modifiche certifica in modo inequivocabile che tutto quanto detto sul fantomatico “buco di bilancio”, altro non era che una calunnia elettorale per estorcere il consenso ai molesi.

4) Nel corso del dibattito su questo punto si è fatta chiarezza su un’altra falsità affermata dall’assessore Mola che, per giustificare l’aumento della TARI, scaricava la responsabilità alla precedente amministrazione, responsabile a suo dire del differimento all’annualità 2015 del 34% del costo del servizio del 2014. E’ stato finalmente chiarito che quei numeri erano ancora una volta il frutto della fantasia dell’Assessore Mola: infatti non solo non si riscontrano da nessuna parte ma il tutto risulta sconosciuto ai Responsabili dei Settori Tributi e Ragioneria.

Tutto inventato!

E’ bastato veramente poco a dimostrare come questa Amministrazione incapace di operare, preferisce la calunnia come metodo, mentre il Sindaco assiste impassibile e impotente agli sproloqui dei suoi assessori.

Il voto unanime sul punto richiamato ha rappresentato una piccola soddisfazione per la correttezza del nostro lavoro, con la speranza che simili volgari tentativi di delegittimazione non abbiano più a ripetersi, visto che dal primo all’ultimo degli atti amministrativi della Giunta Diperna hanno sempre riportato le attestazioni necessarie di regolarità tecnica-contabile e dei revisori dei conti, come espressamente richiesto dalle norme.

L’iter riguardante l’approvazione del bilancio di previsione 2015 è ancora all’inizio ed il ritardo è imputabile solo ed esclusivamente all’operato dell’Amministrazione Comunale che ha associato, ai ritardi dovuti alla difficile gestazione della Giunta Comunale partita in maniera parziale ed illegittima all’ultimo secondo utile, l’anomala gestione del provvedimento di riaccertamento dei residui attivi e passivi nonché l’approvazione delle tariffe TARI.

Ciò ha prodotto, in data 14 agosto 2015, la notifica al Comune di Mola da parte del Prefetto della formale diffida all’approvazione del bilancio 2015 il cui termine era fissato per lo scorso 30 luglio. Il Consiglio Comunale che dovrà discutere il bilancio di previsione 2015, la cui seduta era inizialmente prevista per il prossimo 8 settembre, dovrà quindi necessariamente riunirsi entro 20 gg dalla notifica della diffida del Prefetto pena l’avvio delle procedure di commissariamento e scioglimento.

Quanto accaduto in sole 3 settimane non ci fa ben sperare. Sono diversi i casi di arroganza e malafede registrati da noi tutti e, così come esplicitato in consiglio comunale, invitiamo il Sindaco Di Rutigliano e l’Assessore Mola a trarre le doverose conseguenze.

I consiglieri comunali di centro-destra: Stefano Diperna, Sebastiano Delre, Giovanni Vincesilao, Francesco Brunetti, Giuseppe Colonna, Marino Liuzzi.

minoranza - diffidaprefetto1 (2)

minoranza - diffidaprefetto1

 

Condividi su: