di Nicola Lucarelli

Stefano Bianco, politico, amministratore, giornalista

Stefano Bianco, politico, amministratore, giornalista

 

Si è spento all’età di 84 anni il dott. Stefano Bianco.

Politico di grande umanità e sensibilità, amministratore comunale e regionale, esponente di spicco della sinistra democristiana con Galloni, Granelli, Martinazzoli e Mattarella.

Grande amico di Mola, dove poteva contare numerosi amici. Tra gli altri Tonino Gianfrate, Vito Delle Grazie, Giovanni Padovano, Vito Ingravallo, ma anche il sottoscritto e Pino Ruggiero. Fu grande sostenitore dell’impegno dei giovani, non solo in politica, ma anche nell’attività giornalistica, specie quella locale, che considerava autentica palestra per la crescita sociale, culturale e politica delle comunità.

Concedeva la direzione a chiunque volesse realizzare un giornale locale, senza mai chiedere la matrice ideologica o politica. Fu per decenni direttore responsabile del mensile “La Sveglia” pubblicato a Mola e del popolare notiziario di Radio Gabbiano, ma anche di tanti altri giornali locali della provincia.

Nativo di Putignano, si era poi trasferito a Bari, svolgendo un’intensa attività politica, prima al Comune e poi alla Regione Puglia: erano gli anni difficili della contrapposizione ideologica. Fondò l’Agenzia giornalistica “Corsivo” che pubblicava il periodico omonimo, un autentico laboratorio di riflessione e confronto, ancora oggi in vita. A Stefano piaceva discutere, soprattutto ascoltare e confrontarsi su tutti i temi che gli venivano proposti. Sempre rispettoso delle idee altrui, in tanti anni non l’ho mai sentito alzare il tono della voce.

Uomo di straordinaria cultura e intelligenza, ma non aveva il vezzo caro ai politicanti di “salire in cattedra”. Tutt’altro! Nei dibattiti più accesi, spesso in seno agli organismi democristiani, era solito venir fuori con battute in dialetto putignanese per addolcire gli animi più esacerbati dal confronto.

Ecco come ricorda la sua figura Gianvito Pugliese su “Il Quotidiano Italiano”: “Oggi la politica perde una delle pochissime figure di Politico con la P maiuscola. Capace di grandi progetti, mai domo, sempre pronto ad ascoltare chi era in difficoltà, senza timore alcuno di mettersi contro mafie e potentati vari. Univa doti di concretezza ed idealismo, rarissime. Il suo animo, onesto e nobile, era passato indenne dall’agone politico ed amministrativo. Stefano mi ricordava i monatti. Passava in mezzo al marciume ed al malaffare senza esserne minimamente contagiato. Schifato magari, ma quella sensazione se la teneva per sè, così come sapeva reagire ai mille tradimenti, alle mille ingratitudini che la politica ed i politicanti non gli hanno mai risparmiato. Scompare con Stefano forse l’unico punto di riferimento a Bari e dintorni per le persone oneste e per bene che hanno necessità di relazionarsi con questioni politiche od amministrative”. 

Chi lo ha conosciuto, lo ricorda oggi con immenso affetto e tanta riconoscenza. Città Nostra esprime le proprie condoglianze alla famiglia.

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