Redazionale

canileLa vecchia giunta  (con delibera n. 49 del 17 aprile 2015, n.d.r.) approvò il progetto preliminare di project financing, redatto dalla cooperativa che attualmente gestisce il canile, per il recupero funzionale delle strutture esistenti e la realizzazione di ulteriori box che raddoppierebbero la capienza, portandola a OLTRE 400 cani!

Il progetto prevede che tutte le opere siano realizzate a spese del soggetto aggiudicatario senza oneri per l’amministrazione comunale, in cambio di un AFFIDAMENTO TRENTENNALE del canile. Noi, come Lega del Cane, siamo fortemente contrari a questo progetto e riteniamo che non vada affatto nell’interesse del Comune né dei cani.

In una corretta logica di gestione del fenomeno, l’obiettivo dovrebbe essere quello di svuotare i canili, non di riempirli!!! Da un lato  occorre fare prevenzione, dall’altro i canili dovrebbero rappresentare solo dei luoghi di transito per esemplari in attesa di adozione e non, come purtroppo spesso avviene, dei buchi neri dai quali gli animali sono destinati a non uscire mai più. Raddoppiare la capienza porterà, in breve tempo, a raddoppiare il numero di cani presenti!

Il costo per il mantenimento dei cani è proporzionale al numero di animali accuditi e se il progetto del raddoppio dovesse malauguratamente andare avanti, si rischia anche di mettere un’ipoteca pesante sulle casse comunali nei prossimi trent’anni.

Chiunque vinca la gara d’appalto finirà  per operare in conflitto di interessi perché tenderà a saturare la capienza per ammortizzare l’investimento.

Per questo CHIEDIAMO all’attuale amministrazione comunale di revocare in autotutela la delibera 49/2015.  L’unica ricetta efficace contro il randagismo è la prevenzione, altrimenti i posti in canile continueranno a non bastare mai, anche aumentando la capienza all’infinito. Svuotare i canili non è affatto un’utopia, come dimostrano le esperienze di successo in molte zone d’Italia, dove la capienza dei canili è oggi di appena una ventina di posti.

Inoltre bisognerebbe intensificare le attività orientate all’adozione dei cani che si trovano all’interno, per esempio risocializzando animali che possono avere problemi comportamentali e di stress legati alla condizione di reclusione, e pubblicizzando il più possibile quelli caratterialmente più adottabili.

A riguardo la legge regionale prevede che le associazioni di volontariato iscritte all’albo regionale (quale noi siamo) possano svolgere all’interno dei canili attività finalizzate alle adozioni, ma al momento questa possibilità ci viene inspiegabilmente negata… non riusciamo neppure a sapere quanti sono i cani che vengono dati in adozione e temiamo che i numeri siano molto bassi, visto che il canile è aperto al pubblico in orari limitati, dalle 12 alle 13 di mercoledì, venerdì e sabato.

Addirittura, non c’è neppure la segnaletica stradale necessaria per raggiungerlo e molti  non sanno neanche della sua esistenza! Parlando in generale, non sempre chi gestisce i canili fa beneficienza, e poiché viene pagato in base al numero di cani che ospita, non ha alcun incentivo a promuovere le adozioni. ….secondo noi!!

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Tenuta Pinto immagine

 

 

 

 

 

 

 

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