Comunicato stampa
‘Periferie Aperte’, in arrivo anche a Mola fondi per trasformare l’area metropolitana di Bari
E’ stato presentato ieri mattina, nella sede della Città metropolitana di Bari, il progetto ‘Periferie Aperte’, vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che consentirà, grazie a 41 milioni di euro finanziati dal Governo e 60 milioni di altri fondi pubblici e privati, di sviluppare 37 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico in 36 Comuni.
Per il comune di Mola di Bari a dichiarare la piena soddisfazione c’era il Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e l’Assessore ai Lavori Pubblici Pino De Silvio. Il progetto Periferie Aperte prevede interventi per il quartiere “Cozzetto” per un importo pari a 815.000 euro.
L’area oggetto di intervento rientra in un ambito che è stato richiesto e individuato dall’Amministrazione Comunale quale obiettivo cui mirare prioritariamente per portare avanti un processo di riqualificazione ed incremento della sicurezza urbana, avviata tramite l’attivazione del Programma di Recupero Urbano delle aree E.R.P. del Quartiere “Cozzetto”. La presente riqualificazione intende quindi contribuire ad un processo di trasformazione di tessuti urbani di recente edificazione caratterizzati dalla carenza di spazi ed attrezzature pubbliche, richiesti da tempo dai cittadini.
Il progetto riguarda prevalentemente l’organizzazione dell’asse attrezzato, del tratto nord di via Paolo VI, attraverso la dotazione di parcheggi, la sistemazione a verde, comprensiva di rete pedonale e ciclabile.
L’asse viario via Paolo VI riversa ad oggi in condizioni di abbandono: la parte a destra della strada, che divide la maglia urbana consolidata dalle aree periurbane, è dotata, oltre che di manufatti sparsi e puntuali, anche di grandi aree dismesse contraddistinte dal cordone in pietra, che divide la carreggiata veicolare dagli spazi sterrati. Questi ultimi, invece, interposti fra il percorso e l’edilizia presente sono occupati da una folta vegetazione spontanea, trasformandosi talvolta in bacini di raccolta rifiuti.
L’asse di via Paolo VI si compone fondamentalmente di tre tratti: il primo si estende da Corso Italia fino all’intersezione con via F. Baracca, il secondo si sviluppa da quest’ultima fino all’intersezione con via N. Rota e il terzo prosegue fino a connettersi con il cavalcaferrovie previsto per il superamento della linea ferroviaria Bologna – Lecce.
La scelta di intervenire sulla viabilità di via Paolo VI deriva dalla volontà di creare continuità di linguaggio e di forma con alcuni elementi facenti parte di progetti che costeggiano il lungomare e che lambiscono quest’area. Tra questi, si annovera il tracciato ciclabile dell’asse attrezzato che si relaziona a quello già di previsione mediante lo snodo rappresentato dall’area di sosta velocipedi collocata a ridosso di Corso Italia.
L’obiettivo che si vuole conseguire con tale intervento è, non solo quello di riqualificare, ma anche quello di migliorare la fruibilità al fine di incrementare la qualità abitativa e insediativa attraverso elevati standard abitativi, adeguati ad una città turistica come Mola di Bari. Inoltre con tale intervento si mira a eliminare dal collettivo pubblico, l’idea di spazio dequalificante e periferico, cercando di realizzare un polo aggregativo e attrattivo di interscambio.
I beneficiari diretti saranno tutti i cittadini, in particolare i pedoni, i ciclisti e gli automobilisti, che percorreranno via Paolo VI, ma l’intervento di riqualificazione interesserà indirettamente tutti gli abitanti perché si creeranno migliori condizioni di vita.
I risultati attesi a intervento realizzato saranno i seguenti:
- risolvere le condizioni di frammentarietà e discontinuità fisica e funzionale degli spazi pedonali esistenti, creando una successione continua di luoghi completamente fruibili a tutti i cittadini, per lo stare ed il passeggio, che diverranno spazi di presidio territoriale, di aggregazione civica e di socialità;
- contribuire a creare condizioni di fruizione sicura dell’area per i pedoni, i ciclisti e gli automobilisti attraverso una chiara distinzione dei percorsi, che saranno funzionalmente separati e protetti, ed una razionalizzazione nell’utilizzo degli spazi;
- creare condizioni di maggiore vivibilità e sicurezza ordinando il sistema del transito e della sosta ad oggi caratterizzato dalla presenza di un intenso traffico veicolare disordinato e di una notevole quantità di automobili che sostano senza alcuna regola lungo le strade;
- riqualificare dal punto di vista estetico e funzionale l’area attraverso la dotazione di elementi di arredo urbano ed alberature, creando così anche una infrastruttura ecologica che andrà a sistema con la rete urbana verde esistente;
- migliorare la percorribilità dell’asse in particolare in prossimità degli incroci tramite l’inserimento di due rotatorie in corrispondenza degli incroci con via Calvani e Barracca, con viale Rota e con Corso Italia/viale Europa/via Piero Delfino Pesce
L’intervento previsto è finalizzato a: incrementare la funzionalità del contesto urbano; accrescere la dotazione dei servizi di quartiere, dell’arredo urbano e delle opere infrastrutturali occorrenti; migliorare la qualità abitativa ed insediativa attraverso il perseguimento di più elevati standard anche di tipo ambientale.
La riqualificazione dell’area di via Paolo VI genererà benefici per i diretti beneficiari (i residenti della zona di intervento) e per la collettività in termini di:
– benessere economico e maggiore qualità della vita;
– miglioramento dei criteri edilizio-urbanistici di concezione degli insediamenti abitativi;
– sostenibilità dello sviluppo rispetto alla preservazione e alla valorizzazione delle risorse del territorio;
– crescita delle possibilità di aggregazione sociale e intergenerazionale e di integrazione culturale.
NOSTRO COMMENTO:
Siamo senz’altro lieti dello stanziamento di questo nuovo finanziamento e bene ha fatto l’Amministrazione comunale a perseguirlo e ad aggiudicarselo.
Tuttavia portiamo all’attenzione dei lettori l’incongruenza e i “misteri” del Piano di Recupero Urbano (PRU) del Cozzetto.
Tale Piano fu a suo tempo finanziato con ingenti fondi regionali e comunali: tuttavia, non solo non ha ancora visto il suo integrale completamento nelle sue parti pubbliche ma – ora diventa evidente – non contemplava fondi a sufficienza per realizzare l’asse attrezzato di Viale Paolo VI che, pure, era compreso nel PRU come opera fondamentale.
Dove sono finiti i cospicui fondi regionali aggiudicati alle amministrazioni comunali precedenti?
Perché si è dovuto ricorrere a nuovi finanziamenti con l’attuale Programma “Periferie aperte” per dare effettiva realizzazione all’asse attrezzato di Viale Paolo VI?
Cosa è stato nascosto alla cittadinanza in merito alla gestione dei finanziamenti di questo Piano?
Perché i costruttori privati hanno tratto notevoli benefici immediati dalla vendita di appartamenti su suoli pubblici “privatizzati” e hanno invece tardato anni nell’avviare le opere pubbliche a loro carico (come si può notare, continuano ancora oggi le sistemazioni pubbliche dei lotti assegnati)?
Perché i costruttori privati hanno beneficiato del cambio di destinazione d’uso dei locali per ufficio invenduti (e che si sapeva, dall’andamento economico del paese, non sarebbero stati venduti) e trasformati, quindi, in appartamenti per abitazione?
Perché i campetti di Via De Gasperi (compresi nel Piano) sono incompiuti?
Perché l’area a verde del mercato coperto di Via De Gasperi (anch’essa compresa nel Piano) non è stata recuperata?
Sono tutti interrogativi che attendono risposta da anni.
“Città Nostra” continua a chiedere, ma non ottiene alcuna risposta.
E NESSUNA forza politica se ne occupa.