di Andrea G. Laterza
Dopo l’udienza pubblica del 26 aprile, la Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per la Puglia, si è espressa ufficialmente con la deliberazione n. 65/2017.
In sostanza, la Corte dei Conti non ha rinviato alla Procura della stessa Corte l’incartamento relativo ai controlli effettuati per le annualità di bilancio 2014-2015, come pure era stato da taluni ipotizzato.
In tal modo, la sezione di controllo della Corte dei conti non ha formulato alcun rilievo in ordine ad eventuali danni erariali per il Comune di Mola a carico degli amministratori e dei funzionari comunali nel biennio 2014-2015.
Tuttavia, la Corte ha evidenziato alcune irregolarità contabili sia nel rendiconto 2014 (gestione Diperna) che nel bilancio di previsione 2015 (gestione Di Rutigliano), “suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell’Ente”.
Di seguito riportiamo la parte finale della deliberazione, con il dispositivo:
Ma di questo bel documento, i nostri signor sindaco (ormai ex…) avranno la dignità di farne un bel manifesto ed informare la cittadinanza, TUTTA?
Avete la “faccia” come solo la cattiva educazione mi potrebbe suggerire…
Vi ringraziamo quotidianamente per lo stato delle cose, Mola ed i Molesi (inclusi quelli che hanno avuto il coraggio di votarvi) non vedono l’ora che arrivi la prossima campagna, ma cosa dico PAPRIULO elettorale!!!
Dico a tutti voi, adesso ne siete convinti?
Dal dott. Giuseppe Colonna, già consigliere comunale, riceviamo via email le seguenti considerazioni e pubblichamo:
Con deliberazione del 26 aprile 2016 la Sezione Regionale di Controllo per la Puglia si è espressa sulle relazioni-questionario al rendiconto dell’esercizio 2014 ed al bilancio di previsione 2015 del nostro Comune.
La questione fu trattata dal sottoscritto nell’ultima seduta di Consiglio Comunale nella quale emerse l’irrituale scelta dell’ex Sindaco di non sottoscrivere, unitamente al Presidente del Collegio dei Revisori, del Segretario Comunale e del Responsabile del Settore Finanziario dell’Ente, la rituale relazione prevista dall’art. 166 del TUEL.
Dalla deliberazione della Corte dei Conti regionale emerge un quadro che denota ancora una volta l’inefficienza e la superficialità dell’amministrazione Di Rutigliano che, nonostante osservazioni e proposte più volte mosse dai consiglieri di opposizione, non ha mai dato seguito ad azioni concrete.
– Sul “debito fuori bilancio Calvario”:
Così com’è noto a tutti, la copertura del debito fuori bilancio fu prevista parzialmente con proventi delle alienazioni immobiliari.
Contrariamente a quanto afferma la Corte dei Conti, il Comune di Mola di Bari pubblicò il bando delle alienazione che andò purtoppo deserto.
La mancata alienazione degli immobili così come previsti dal bando, avrebbe dovuto spingere l’ex Sindaco Di Rutigliano, già insediatosi, a porre in essere i conseguenti correttivi.
Cosa mai avvenuta, sia nel 2015 che nel 2016, tant’è che solo grazie all’attività del dott. Marzano, commissario ad acta nominato dalla Prefettura a seguito della mancata approvazione del piano di riequilibrio, è stato possibile coprire la restante parte del debito fuori bilancio.
– Sull’attivazione della procedura di riequilibrio:
A tal proposito la Corte dei Conti riconosce legittima l’attivazione della procedura di riequilibrio, sconfessando in questo modo le dichiarazioni pubbliche dell’ex Sindaco e di qualche ex-consigliere di maggioranza che mai hanno posto la giusta attenzione alla decisione degli Uffici competenti, obbligando la Prefettura, , cos’ come ricordato prima, a nominare un commissario ad acta che si sostituisse all’amministrazione comunale.
– Sul ritardo nell’approvazione della delibera Consiliare del ripiano dal maggior disavanzo da riaccertamento straordinario:
La Corte rimprovera la scelta dell’Assessore al Bilancio di ritirare immotivatamente, nel primo consiglio comunale, la delibera di approvazione del piano di ripiano del disavanzo derivante da riaccertamento straordinario, non rispettando in tal modo i termini di legge.
Tale disavanzo, dapprima fatto passare strumentalmente come “Buco di Bilancio” non era altro che un risultato contabile dovuto al passaggio alla nuova contabilità armonizzata degli Enti Locali.
– Sulla scarsa attività di recupero dell’ evasione tributaria:
Considerato il notevole divario tra gli accertamenti e le riscossioni per gli anni oggetto di analisi, il Collegio “invita l’Ente a proseguire le attività di recupero per evasione tributaria già intraprese”, in particolar modo dopo l’aggiudicazione del servizio di riscossione coattiva avvenuta il 28/12/2016.
A tal riguardo è opportuno ricordare che il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti nel bilancio 2015 riguardo il recupero dell’evasione tributaria, oggetto di disamina da parte della Corte dei Conti, hanno rappresentato una delle principali cause del risultato di disavanzo ordinario di quasi 1,3 milioni di € con cui si è chiuso il bilancio 2015, evento più volte anticipato dai consiglieri di minoranza nel corso di numerose sedute di consiglio comunale.
In altri passaggi la Corte dei Conti rimprovera inoltre all’Amministrazione Di Rutigliano di non aver approvato alcuni documenti di programmazione, in primis il D.U.P., nei termini di legge.
Ritengo che rilievi mossi dalla Corte dei Conti siano stati chiariti efficacemente dal Commissario Prefettizio e dagli Uffici Competenti tant’è che la stessa sezione di Controllo non ritiene siano sussistenti elementi tali da rendere necessario il rinvio degli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti per perseguire il reato di danno erariale.
Ciò è confermato dalle motivazioni conclusive del Collegio che, aldilà delle formule rituali che richiamano le disposizioni di legge a cui fanno riferimento, includono esclusivamente inviti e raccomandazioni e sono, nel merito, superati dai provvedimenti improntati “a principi di rigida austerità” approvati nei mesi scorsi dal dott. Marzano, commissario ad acta, in collaborazione con gli Uffici comunali.
Lo stesso ritengo non si possa affermare in merito alle evidenti responsabilità politiche dell’ex Sindaco la cui azione politica, caratterizzatasi da accuse immotivate, ritardi, omissioni e totale mancanza di programmazione, hanno condotto ad un fallimento amministrativo e politico i cui effetti si scaricano a danno della nostra comunità.
Comunità che, al contrario, ha diritto di guardare al futuro con speranza e orgoglio, supportata da uomini e donne a cui spetta l’entusiasmante compito di fare proposte e ricercare soluzioni efficaci per raggiungere quegli obiettivi che la città, oggi, merita ed esige.