di Andrea G. Laterza

Sbarrato l’accesso al Castello (foto Cesario Rago)

Il piccolo ponte in legno che conduce all’ingresso del Castello Angioino di Via Colombo è stato sbarrato dalla Polizia Municipale.

Già da tempo il ponte presentava serie lesioni alla base della struttura: ne abbiamo parlato in passato, quando si poteva provvedere con interventi appropriati.

L’assenza di manutenzione nel corso degli anni ha portato ad un epilogo inevitabile, sebbene già da molti mesi il Castello sia chiuso al pubblico per assenza di custodia, sorveglianza e pulizia.

Si tratta di compiti affidati nel tempo ad una cooperativa che, con le ristrettezze finanziarie del nostro Comune, non ha ottenuto il rinnovo del contratto dalla Giunta Di Rutigliano: sia per il Castello che per altre strutture pubbliche, come Palazzo Roberti, i gabinetti di Villa San Domenico e quelli chimici del mercato settimanale.

La base lesionata del ponte in legno (foto Cesario Rago)

E così non si possono più tenere manifestazioni ed incontri pubblici nei luoghi tradizionalmente ad essi adibiti (Castello e piano terra di Palazzo Roberti), né utilizzare i già carenti servizi igienici in due luoghi frequentatissimi (San Domenico e mercato del sabato).

Non si potranno svolgere neppure i matrimoni civili all’interno del Castello, facendo così venir meno una fonte di entrate finanziarie per il nostro Comune.

Intanto, è “saltata” anche l’ultima fontana del fronte mare che erogava acqua.

Da una decina di giorni è stata disattivata anche quella che si trova nei pressi della statua di San Pio. Ricordiamo che la statua fu collocata sul lungomare, diversi anni fa, in maniera abusiva e non è mai stata  trasferita presso la Chiesa del cimitero, come pure due Sindaci – Diperna e Di Rutigliano – avevano promesso agli elettori.

Tutte le fontane del fronte mare sono fuori uso

La questione delle fontane del fronte mare è davvero scandalosa: con i lavori del nuovo lungomare ne sono state collocate ben cinque (Giunta Diperna), ma ormai nessuna di esse eroga acqua! Sono state tutte vandalizzate e mai ripristinate. Peraltro, sembra che alcune di esse non siano neppure allacciate alla rete idrica!

Ricordiamo che prima dei lavori per il nuovo lungomare, nella zona erano collocate due fontane: quella installata nei pressi dell’attuale statua di San Pio; e l’altra funzionante nel tratto finale del canalone di Sant’Antonio (Portecchia).

Entrambe le fontane furono asportate durante le attività di scavo (Giunta Berlen): quella nell’area di Portecchia non è stata ricollocata. Eppure aveva servito intere generazioni di molesi di ritorno dal mare.

Intanto, il caldo aumenta e cittadini e turisti non hanno neppure un goccio d’acqua per dissetarsi in una delle aree più frequentate di Mola, se non a pagamento, in spregio al diritto all’acqua pubblica.

 

Condividi su: