Redazionale
Per opportuna visibilità dei lettori, riportiamo qui il nostro commento al comunicato stampa del PSI sul Palazzo Roberti:
La pubblicazione del comunicato stampa del PSI avviene solo nel tardo pomeriggio di sabato 15 perché esso non risulta pervenuto alla nostra casella di posta elettronica (che viene monitorata costantemente), ma solo all’indirizzo email privato di un nostro redattore, il quale letto il messaggio, ma non tempestivamente (non era tenuto a farlo), lo ha poi girato alla casella di posta elettronica di Città Nostra (che era tra i destinatari della nota del PSI, ma con un indirizzo stranamente errato… e, quindi, non raggiungibile).
Fatta questa doverosa premessa “tecnica”, veniamo al merito.
E il “merito” ci parla, in queste settimane e giorni, di continue “vampirizzazioni”, senza mai citare la fonte – da parte dell’altra stampa locale, anche regionale – delle notizie e dei documenti (tutti in originale scansionato) che “Città Nostra” pubblica, in esclusiva, su questo sito on line:
1) Torrione e Palazzo Roberti con le lettere della Soprintendenza indirizzate ai proprietari privati (Torrione – due lettere) e al Comune (Palazzo Roberti – una lettera), e per conoscenza a “Città Nostra” quale associazione culturale che ha effettuato le segnalazioni sullo stato di degrado dei due monumenti;
2) lettera del Commissario prefettizio inviata in esclusiva a “Città Nostra” (che per prima ha informato la cittadinanza) sulla chiusura dell’ingresso Castello, lato Via Colombo, con la precisazione che la celebrazione dei matrimoni civili si terrà comunque con ingresso lato “città vecchia”;
3) lettera della ASL BA al Commissario prefettizio, inviataci in esclusiva dal Comitato civico per Cozze, sullo stato di chiusura dei servizi igienici.
4) Da ultimo, stamattina, un settimanale ha pubblicato la lettera dei residenti nelle vie che costeggiano il retro di Palazzo Roberti – al Commissario prefettizio, alla ASL, alla Procura della Repubblica e altre autorità -, sulla scandalosa situazione igienico-sanitaria nella quale sono costretti a vivere, omettendo che tra i destinatari della missiva vi è (quale unico organo d’informazione) “Città Nostra”.
La lettera è stata da noi pubblicata su questo sito tempestivamente nella giornata del 13 luglio, e ogni lettore può rileggerla o leggerla se non l’ha già fatto.
Non è un caso che i firmatari abbiano indirizzato la loro lettera, per conoscenza, a “Città Nostra”: i residenti della zona sanno benissimo che a portare alla ribalta la loro situazione è stato il nostro giornale: sia per i problemi di statica della facciata posteriore (solo dopo una forte campagna di stampa di Città Nostra è arrivato il transennamento della facciata del palazzo sulle vie Buttaro e De Marco), che igienico-sanitaria (per la presenza di una colonia di centinaia di colombi che, con il loro guano, rendono impossibile una normale e salubre vita in quelle strade).
Infatti, accogliendo le giuste e sacrosante sollecitazioni del sig. Cesario Rago, “Città Nostra” si è mossa sia verso il Comune di Mola che in direzione della Soprintendenza, ottenendo concreti risultati: prima il transennamento da parte del Comune; quindi, la dura lettera della Soprintendenza al Comune con la quale si chiedono provvedimenti urgenti.
Ora, arriva il comunicato stampa del PSI. Ben venga ogni voce che possa far emergere la situazione incresciosa nella quale vivono quei residenti, ma l’interessamento (per i tempi e i modi adottati) ha più il sapore della propaganda politica che di una genuina e tempestiva attenzione.
Peraltro, nel solco del “modus operandi”, già descritto, dell’altra stampa locale, il PSI “dimentica” la tempestiva informazione e il ruolo di “giornalismo di denuncia sociale” e di “cittadinanza attiva” svolto dal nostro giornale.
Ai lettori ogni giudizio.
Nella veste di presidente dell’Associazione “Città Nostra” non posso che esprimere la mia solidarietà all’amico e direttore Andrea Laterza, che da mesi è impegnato (e non solo con la pubblicazione di articoli) nel tentativo di dare una soluzione al grave problema
del vergognoso degrado del palazzo Roberti. Da un po’ di settimane come funghi spuntano altri paladini, che scopiazzando qua e là e senza mai citare la fonte, si ergono ad improbabili artefici di una battaglia combattuta in retrovia o mai intrapresa. La dignità ed il rispetto dell’altrui impegno sociale si perde nella notte dei tempi in nome di un presenzialismo degradante ed inconcludente. Sul tema “Città Nostra” ha prodotto fatti concreti, gli altri fino ad oggi meri interessi di bottega.
Le iniziative intempestive, ipocrite e fuorvianti di centro-destra e PSI su Palazzo Roberti, sono l’ennesima prova evidente della sterile inutilità degli schieramenti che hanno condotto la vita amministrativa negli ultimi decenni, sino all’esito del commissariamento.
Vogliamo uscire da questa vana “dittatura” dell’alternanza che consuntiva solo danni, o mangeremo ancora “pasta e fagioli”?
Allarmi!
Allarmi!
Allarmi mancan pochi mesi!|
siam furbi e non offesi
siam pronti alla campagna elettorale
e allora diamoci da fare E vaiii………
Si scopron le tombe, si levano i morti, i nostri politici son tutti risorti!
Purtroppo siamo alle solite. Mi domando: ma dove sono stati, negli ultimi venti anni, gli autorevoli componenti del PSI? Ecco che in campagna elettorale, e come dai banchi della opposizione, saltano fuori i così detti salvatori della patria. In questa campagna elettorale, come nelle precedenti, si presenteranno una miriade di candidati, che prometteranno mari e monti, e subito dopo si dissolveranno come il vapore nell’aria. Certo che questi preamboli di campagna elettorale, non promettono nulla di buono. Tutto fa prevedere il copia e incolla dei vecchi e faraonici programmi presentati nelle precedenti campagne elettorali, le solite infondate promesse da marinai. Questa sensazione è confermata anche dalle indiscrezioni emerse sui presunti prossimi candidati a sindaci. Tutta minestra riscaldata!!!… Quello di cui ha bisogno Mola, è di avere candidati che non siano legati con lacci e lacciuoli agli interessi dei poteri forti, che da trenta anni determinano le nefaste sorti di questo paese. Finalmente Piazza XX Settembre sta tornando allo splendore e va dato merito ai promotori di detto restauro, ma la nostra periferia e interi quartieri vivono isolati e vivono nello stato di abbandono da venti anni. Quanti altri anni dovranno trascorrere per rendere dignitosamente vivibili questi quartieri? Meditate gente, meditate…….
Angelo Laterza