Riceviamo dalla sezione di Mola del Partito socialista italiano e pubblichiamo, con un nostro doveroso commento in calce:

URGENZA SANITARIA NELL’EMERGENZA

Palazzo Roberti-Alberotanza è in disfacimento, abbandonato da diversi decenni riguardo alla fruibilità dei piani superiori e con interventi parziali succedutisi nel tempo, sia strutturali, di consolidamento, sia di recupero di alcuni ambienti interni e di parte del patrimonio artistico e culturale esistente, gli ultimi dei quali risalenti alle Amministrazioni Cristino-Berlen.

Riflettori accesi, ora, e tutti a richiedere interventi urgenti ed indifferibili, anche chi avrebbe potuto e dovuto provvedervi da tempo e per tempo. Si torna a parlare del recupero del bene patrimoniale, della sua destinazione, del suo utilizzo: tutto valido ed encomiabile, ma ci si dimentica della situazione in cui si versa. E non alludiamo alle questioni finanziarie comunali ultimamente emerse, né alla situazione di pericolo strutturale, quest’ultima di grande preoccupazione per la pubblica incolumità, quanto piuttosto alla VERA EMERGENZA NEL PANORAMA DELLE URGENZE DI PALAZZO ROBERTI: LA MINACCIA IGIENICO-SANITARIA!

Mentre in tanti sono concentrati sul rischio di eventuali crolli e sul destino dello storico palazzo I CITTADINI CHE VIVONO NELLE STRADE ADIACENTI E PROSPICIENTI L’ANTICA RESIDENZA SIGNORILE SONO RECLUSI NELLE PROPRIE ABITAZIONI E SONO A SERIO RISCHIO DI EPIDEMIE, a pericolo di contrazione di malattie infettive e diffusive, a partire dalla salmonella: tutto ciò nonostante reiteratamente e periodicamente abbiano segnalato l’angoscioso malessere alle Autorità competenti, Sindaci ed ASL in primis.

SU QUESTO TEMA, E PRIORITARIAMENTE, BISOGNA INDIRIZZARE CON ESTREMA SOLLECITUDINE I PRIMISSIMI INTERVENTI.

Tutto il resto è sì urgente, ma subordinato a questo: rimuovere il guano accumulatosi negli anni, assieme alle carcasse di piccioni morti e in decomposizione, effettuare una sanificazione e derattizzazione, nonché mettere in sicurezza e sigillare porte e finestre.

CHI DI DOVERE PROVVEDA!

Mola, 13 luglio 2017


Nostro commento:

La pubblicazione di questo comunicato stampa avviene solo nel tardo pomeriggio di sabato 15 perché esso non risulta pervenuto alla nostra casella di posta elettronica (che viene monitorata costantemente), ma solo all’indirizzo email privato di un nostro redattore, il quale letto il messaggio, ma non tempestivamente (non era tenuto a farlo), lo ha poi girato alla casella di posta elettronica di Città Nostra (che era tra i destinatari della nota del PSI, ma con un indirizzo stranamente errato… e, quindi, non raggiungibile).

Fatta questa doverosa premessa “tecnica”, veniamo al merito.

E il “merito” ci parla, in queste settimane e giorni, di continue “vampirizzazioni”, senza mai citare la fonte – da parte dell’altra stampa locale, anche regionale – delle notizie e dei documenti (tutti in originale scansionato) in esclusiva che “Città Nostra” pubblica su questo sito on line:

1) Torrione e Palazzo Roberti con le lettere della Soprintendenza indirizzate ai proprietari privati (Torrione – due lettere) e al Comune (Palazzo Roberti – una lettera), e per conoscenza a “Città Nostra” quale associazione culturale che ha effettuato le segnalazioni sullo stato di degrado dei due monumenti;

2) lettera del Commissario prefettizio inviata in esclusiva a “Città Nostra” (che per prima ha informato la cittadinanza) sulla chiusura dell’ingresso Castello, lato Via Colombo, con la precisazione che la celebrazione dei matrimoni civili si terrà comunque con ingresso lato “città vecchia”;

3) lettera della ASL BA al Commissario prefettizio, inviataci in esclusiva dal Comitato civico per Cozze, sullo stato di chiusura dei servizi igienici.

Da ultimo, stamattina, un settimanale ha pubblicato la lettera dei residenti nelle vie che costeggiano il retro di Palazzo Roberti – al Commissario prefettizio, alla ASL, alla Procura della Repubblica e altre autorità -, sulla scandalosa situazione igienico-sanitaria nella quale sono costretti a vivere, omettendo che tra i destinatari della missiva vi è (quale unico organo d’informazione) “Città Nostra”.

La lettera è stata da noi pubblicata su questo sito tempestivamente nella giornata del 13 luglio, e ogni lettore può rileggerla o leggerla se non l’ha già fatto.

Non è un caso che i firmatari abbiano indirizzato la loro lettera, per conoscenza, a “Città Nostra”: i residenti della zona sanno benissimo che a portare alla ribalta la loro situazione è stato il nostro giornale: sia per i problemi di statica della facciata posteriore (solo dopo una forte campagna di stampa di Città Nostra è arrivato il transennamento della facciata del palazzo sulle vie Buttaro e De Marco), che igienico-sanitaria (per la presenza di una colonia di centinaia di colombi che, con il loro guano, rendono impossibile una normale e salubre vita in quelle strade).

Infatti,  accogliendo le giuste e sacrosante sollecitazioni del sig. Cesario Rago, “Città Nostra” si è mossa sia verso il Comune di Mola che in direzione della Soprintendenza, ottenendo concreti risultati: prima il transennamento da parte del Comune; quindi, la dura lettera della Soprintendenza al Comune con la quale si chiedono provvedimenti urgenti.

Ora,  arriva il comunicato stampa del PSI. Ben venga ogni voce che possa far emergere la situazione incresciosa nella quale vivono quei residenti, ma l’interessamento (per i tempi e i modi adottati) ha più il sapore della propaganda politica che di una genuina e tempestiva attenzione.

Peraltro, nel solco del “modus operandi”, già descritto, dell’altra stampa locale, il PSI “dimentica” la tempestiva informazione e il ruolo di “giornalismo di denuncia sociale” e di “cittadinanza attiva” svolto dal nostro giornale.

Ai lettori ogni giudizio.

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