Relatori e pubblico presenti all’evento (foto Nicola Rotondi)

Redazionale

Si è svolta ieri sera, lunedì 17 luglio, presso Palazzo Pesce in Via Van Westerhout,  la conferenza organizzata dal movimento politico “Alleanza per Mola” sul tema: “Recupero del Palazzo Roberti – Alberotanza – Una storia che vogliamo continuare a raccontare”.

Hanno relazionato: l’arch. Francesco Fuzio, redattore del progetto esecutivo per il recupero dello storico edificio; l’ing. Nicola Luigi Garofalo, della Direzione Regionale Puglia e Basilicata Agenzia del Demanio – Sviluppo e Servizi; il dott. Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia. Ha moderato gli interventi il dott. Gaetano Lastilla. La serata è stata molto partecipata da un uditorio numeroso e attento.

Ha tenuto un intervento programmato il dott. Andrea G. Laterza, direttore editoriale di “Città Nostra”.

In questo primo resoconto della serata parliamo dell’intervento dell’arch. Fuzio con la storia delle occasioni perdute, che non ha ancora consentito un concreto e integrale recupero dell’edificio.

L’arch. Francesco Fuzio – dopo i cenni storici sulla costruzione e sulle successive vicende patrimoniali del palazzo, desunte in gran parte dal libro delle prof.sse Ursula Annio e Valeria Nardulli, “Palazzo Roberti – Alberotanza: vicende storiche, aspetti architettonici e decorativi”, 2016 -, ha ricordato i principali interventi di manutenzione, consolidamento e restauro della struttura.

L’intervento dell’arch. Francesco Fuzio. Alla sua destra, il moderatore Gaetano Lastilla e, quindi, l’ing. Nicola Luigi Garofalo (foto Joe Pansa)

Si comincia nel 1986 con interventi di consolidamento delle murature portanti e delle volte e con la rimozione di superfetazioni allo scopo di alleggerire la struttura.

Quindi si passa alla redazione del primo progetto generale di recupero, nel 1989.

Nel 2000 (Giunta Cristino) si tengono importanti interventi al piano terra dell’edificio, si restaura il portale in pietra dell’ingresso con il nuovo portone, si effettua il restauro (curato dall’esperta Maria Galante) delle preziose decorazioni del piano nobile.

Nel 2004 (Giunta Cristino) si pensa di procedere ad avviare una procedura pubblica per “project financing” finalizzata alla trasformazione dello stabile in struttura alberghiera. La Soprintendenza dà il suo benestare anche al cambio di destinazione d’uso. Tuttavia, l’ingente previsione (intorno ai 2 milioni di euro) riservata al recupero dei beni artistici contenuti nel palazzo e l’assenza di parcheggi di prossimità scoraggia gli imprenditori alberghieri, che si sono fatti avanti, nel dare seguito alla manifestazione di interesse.

Diventa invece molto più concreta l’ipotesi di recupero di Palazzo Roberti a partire dal 2006 (Giunta Berlen), con il progetto del “Cinema digitale” presentato dal concittadino dott. Felice Laudadio, noto esperto di fama internazionale nel settore cinematografico e oggi presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

Per le strutture da utilizzare, il progetto del cinema digitale abbraccia non solo Palazzo Roberti ma anche l’ex macello comunale di località Ponticello e l’ex Istituto per le attività marinare di Via Di Vagno.

Nel 2006 viene stilato il progetto preliminare con l’accordo di programma tra Regione Puglia e Ministero; nel 2007 si procede alla convenzione con il Comune di Mola; nel 2008 si arriva all’approvazione definitiva, ma il finanziamento richiesto non andrà a buon fine, perso nella palude della politica e della burocrazia regionale.

Nel 2011 (Giunta Diperna) viene quindi approvato il progetto esecutivo per il recupero integrale del palazzo, con un importo complessivo che supera gli 11 milioni di euro, curato dallo studio di progettazione Fuzio.

Si arriva quindi al 2013 con la formalizzazione, da parte del Comune di Mola, di una richiesta di finanziamento alla Regione Puglia, ma la risposta dell’Ente è scoraggiante: non ci sono finanziamenti a disposizione.

Si ripiega così, nel 2014, nel destinare 840 mila euro provenienti dal Patto territoriale Polis al rifacimento delle facciate, stralciando una parte del progetto complessivo di recupero, allo scopo di “ben figurare” con il restyling di Piazza XX Settembre in procinto di essere avviato.

Nel 2015 (Giunta Di Rutigliano) si presenta un’altra opportunità: la Regione Puglia mette a disposizione una linea di finanziamento che potrebbe permettere al Comune di Mola di raggranellare altre centinaia di migliaia di euro: non è la soluzione definitiva all’ingente mole di denaro necessaria al totale recupero dell’immobile, tuttavia per colpa di un “click” dato in ritardo … (si trattava di essere pronti all’invio del progetto per via telematica, non appena fosse scoccata la mezzanotte del termine fissato dalla Regione) Mola finisce in fondo alla graduatoria.

Il resoconto continua in un successivo articolo, con l’intervento tenuto da Andrea Laterza, direttore editoriale di “Città Nostra” e dai relatori ing. Garofalo e dott. Patruno.

 

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