di Sebastiano Roca

La scrittrice Roberta Paola Fornari

Nella suggestiva location del ristorante “La Conchiglia” è stato presentato il libro “Lo sappiamo bene che l’assassino non è tra di noi”: un thriller di Roberta Paola Fornari, qui alla sua prima fatica letteraria, che fa della psicologia la base del romanzo.

Viola, la protagonista, è una quarantenne romana che lavora in un’azienda di comunicazione e che nel tempo libero si diletta di fotografia. Sposata da sette anni con un avvocato civilista, Paolo, Viola vede il suo rapporto, anche se ancora pulsante, smarrirsi anche a causa della conoscenza di Marcelo con il quale nasce un’amicizia amorosa. Se sia più amicizia o amore lo si scoprirà sfogliando le pagine del libro.

Ma i sensi di colpa, prima latenti poi pressanti, vengono attutiti dalla notizia di essere diventata erede, con alcuni suoi cugini baschi, di un cospicuo patrimonio lasciatole da nonna Adele.

Viola è costretta a partire per Biarritz dove è prevista la lettura del testamento, ma al suo arrivo ecco l’imprevisto: l’amata cugina Marisela viene trovata uccisa. Che di tratti di un assassinio è subito chiaro, e le indagini serrate condotte dal Commissario Giambiancô catapultano Viola in una dimensione surreale dalla quale emergono situazioni inimmaginabili che la faranno ritrovare in un turbinio di eventi che suscitano in lei profonde emozioni.

Si tratta, come accennavo all’inizio, di un triller psicologico dove la morte è dolore autentico e ferita estesa anche se è la vita, poi, ad afferrarti con forza per riportarti alla purezza delle cose.

Roberta Paola Fornari è nata a Milano ma vive a Roma con il marito e Michael uno splendido Terranova. Laureata in Marketing- Comunicazione e Lingue orientali, ha visto la sua vita professionale dipanarsi lungo il canale della comunicazione nelle sue varie sfaccettature. Infatti, prima di iniziare a lavorare per le produzioni televisive e nella direzione delle risorse artistiche di Mediaset, è stata insegnante ed interprete per il Medio Oriente nella moda, account executive e copywriter.

Questo romanzo, che come si è detto è la sua opera prima, è frutto di una volontà non comune visto che la sua gestazione ha richiesto parecchi anni di duro lavoro e che forse l’ha portata ad essere una persona diversa da quella che l’aveva spinta a iniziare a riempire un foglio bianco.

La serata, alla quale era presente l’autrice, è stata condotta da Maria Antonietta Colonna e si è avvalsa delle letture sceniche di Ketty Zotti che hanno reso più coinvolgente l’evento.

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