Redazionale

PALAZZO ROBERTI: LA SOPRINTENDENZA E IL FAI CHIEDONO, IL COMUNE NON RISPONDE

L’intervento di Andrea G. Laterza, Direttore editoriale di “Città Nostra” (foto Joe Pansa)

Proseguiamo nel resoconto dell’interessante e molto seguita conferenza, tenutasi lunedì 17 luglio presso Palazzo Pesce, organizzata dal movimento politico “Alleanza per Mola” sul tema: “Recupero del Palazzo Roberti – Alberotanza – Una storia che vogliamo continuare a raccontare”.

Dopo l’ampia relazione dell’arch. Francesco Fuzio, redattore del progetto esecutivo per il recupero dello storico edificio, della quale abbiamo riferito nell’articolo di ieri, il moderatore dott. Gaetano Lastilla ha dato la parola al dott. Andrea G. Laterza, direttore editoriale di “Città Nostra”, per un intervento programmato.

L’intervento si è reso necessario al fine di portare a conoscenza degli organizzatori, dei relatori e dell’uditorio presente – nella prima occasione pubblica utile – le iniziative avviate per Palazzo Roberti dall’Associazione culturale “Città Nostra”, presieduta da Nicola Lucarelli, proprietaria ed editrice dell’omonimo giornale.

In sostanza, come ha riferito Andrea Laterza, dopo una costante attenzione negli anni alle problematiche di Palazzo Roberti, un interesse più immediato e diretto di “Città Nostra” si è palesato a seguito delle sollecitazioni pervenute da un attento lettore, il sig. Cesario Rago, che, nello scorso ottobre, ha invitato il giornale ad occuparsi, nello specifico, dell’aggravarsi dell’emergenza igienico-sanitaria nella quale sono costretti a vivere da anni gli abitanti della zona circostante l’edificio (in specie nelle Vie Buttaro e De Marco), nonché della presenza di alcune grosse e profonde crepe nella sua facciata posteriore, con il pericolo di improvvisi e rovinosi distacchi.

“Città Nostra”, nello svolgimento del suo ruolo di giornalismo civico e attivo, da subito e nei mesi successivi, ha promosso una campagna stampa di sensibilizzazione sia della cittadinanza che delle autorità comunali, con continui articoli e numeroso corredo fotografico.

Il transennamento del retro di Palazzo Roberti

E’ così che il Comune di Mola, finalmente, pubblica l’ordinanza comunale n. 7 del 20 febbraio 2017 (entrata di fatto in vigore il 6 marzo): in base ad essa, si procede al transennamento dei tratti stradali delle vie Buttaro e De Marco sui quali si affaccia il prospetto posteriore di Palazzo Roberti.

Ma la precaria situazione generale dello storico edificio richiede un intervento che vada oltre lo stretto orizzonte cittadino. Pertanto, “Città Nostra” (dopo averlo già fatto per lo stato di fatiscenza del Torrione di Piazza XX Settembre) decide di investire, anche per Palazzo Roberti, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari.

Una lettera, del 20 aprile 2017, viene così inviata al Soprintendente dott. Luigi La Rocca e al Commissario straordinario del Comune di Mola, dott.ssa Paola Maria Bianca Schettini.

La missiva, molto precisa e articolata, descrive: a) lo stato di degrado in ogni parte dell’edificio; b) la precaria situazione statica; c) la grave situazione igienico-sanitaria dell’area circostante. Inoltre, evidenzia nel tempo le eclatanti omissioni dell’ente comunale nell’aver determinato l’incuria generale, mancando nell’esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria, ed è corredata da numerose foto.

Con la lettera si chiede un intervento immediato della Soprintendenza a fronte del grave degrado di Palazzo Roberti, con l’attivazione di interventi conservativi urgenti a norma del D. Lgs. n. 42/2004 (codice dei Beni culturali e del Paesaggio).

Altresì, “Città Nostra” indica, nel suo scritto alla Soprintendenza, anche una possibile destinazione d’uso del palazzo, peraltro coerente con quanto già indicato nel progetto esecutivo di recupero integrale dell’edificio del prof. ing. Giovanni Fuzio e dell’arch. Francesco Fuzio, approvato in via definitiva nel 2011.

Si tratta della realizzazione di un Museo civico (del quale Mola, a differenza di molti altri comuni viciniori, risulta sprovvisto) e che da sempre, in ogni contesto territoriale, è anima e cuore dell’identità culturale di una comunità.

Non ovviamente un museo quale archivio e mostra polverosa e statica di cimeli, bensì uno strumento che – partendo da aree tematiche (musica colta e popolare, letteratura e giornalismo, scultura, pittura, ricerca storica, cinema e documentarismo, teatro) legate ai personaggi illustri della nostra cultura (“funzione identitaria”), in un percorso di ricerca e attività dinamica, quale fucina culturale di nuovi talenti – venga modernamente organizzato con criteri manageriali e utilizzi le più recenti tecnologie multimediali (“funzione di crescita sociale, di attrattore turistico e di sviluppo occupazionale qualificato”). Sulla proposta di Museo civico e dei suoi contenuti torneremo a parlare ancora da questo sito e dal mensile.

Nell’attesa di una risposta della Soprintendenza, “Città Nostra” incontra, giovedì 8 giugno, il Commissario straordinario del Comune di Mola. Alla dott.ssa Schettini, Andrea Laterza e Nicola Lucarelli illustrano il contenuto della lettera e chiedono comunque l’attivazione di interventi urgenti e immediati per Palazzo Roberti.

A distanza di una settimana da quell’incontro, la Soprintendenza risponde alla lettera di “Città Nostra” il 15 giugno 2017, indirizzando la missiva al Sindaco (in realtà al Commissario) e al Dirigente del settore Urbanistica del nostro Comune, l’ing. Vito Berardi (e, per conoscenza, al giornale).

E’ una lettera molto dura nei toni e, soprattutto, nella sostanza: con essa, nel riscontrare i contenuti della lettera di “Città Nostra”, il Soprintendente dott. Luigi La Rocca chiede, innanzitutto, che il Comune di Mola “intervenga nell’immediato al fine di rimuovere ogni causa di ulteriore degrado dell’edificio, prevedendo interventi d’urgenza volti ad impedire infiltrazioni, esposizione ad agenti atmosferici, introduzione di volatili e distacchi di elementi architettonici lesionati.” E si conclude con “l’attesa di ricevere entro 30 giorni una relazione corredata da fotografie attestante l’esecuzione di quanto richiesto”.

Nel frattempo, “Città Nostra” si era preoccupata di esplorare alcune possibili strade da indicare al Commissario straordinario e alla cittadinanza per avviare il recupero integrale dell’edificio.

In particolare, ad una riunione di redazione dedicata al tema fu invitata a partecipare la prof.ssa Valeria Nardulli come esperta d’arte e del palazzo: si ragionò del possibile coinvolgimento del FAI – Fondo Ambiente Italiano, la prestigiosa fondazione culturale nazionale che, nel marzo 2002, aveva incluso Palazzo Roberti (appena reduce dall’importante restauro del salone delle feste) nelle sue “Giornata di primavera”; un evento che vide un notevole afflusso di pubblico e forte risonanza mediatica.

Nel corso dell’incontro, Valeria Nardulli indicò l’ing. Alessandro Marabelli come possibile interlocutore presso la Direzione FAI di Milano, essendo egli residente nel capoluogo lombardo. I redattori presenti ne furono subito entusiasti perché Alessandro Marabelli è un abbonato del giornale da tanti anni, è molto legato a Mola per le sue radici familiari (famiglia Introna) ed è un convinto assertore delle potenzialità del territorio molese, nel quadro della grande attrattività turistica esercitata ormai da diversi anni dalla Puglia nel contesto nazionale e internazionale.

Nell’immediato, il direttore editoriale Andrea Laterza chiamò al telefono l’ing. Marabelli che si disse subito pronto ad interfacciarsi con il FAI, consegnando innanzitutto il recente libro di Ursula Annio e Valeria Nardulli “Palazzo Roberti Alberotanza – Mola di Bari – Vicende storiche, aspetti architettonici e decorativi”. 

Da quel momento, sono iniziati e proseguiti i contatti con il FAI: Marabelli direttamente da Milano e “Città Nostra” a Mola con il Commissario straordinario e i funzionari comunali, al fine di avviare concreti rapporti.

Nello specifico, dopo averne già accennato alla dott.ssa Schettini nel corso dell’incontro dell’8 giugno, “Città Nostra” recepì una comunicazione intercorsa tra l’ing. Marabelli e una funzionaria del FAI che, al fine di formalizzare una proposta alla Direzione FAI, chiedeva importanti informazioni al Comune di Mola.

Fu così che “Città Nostra” inviò una email al Commissario straordinario dott.ssa Schettini, per il tramite della Segretaria comunale dott.ssa Maria Teresa Carbonara, e che qui si riproduce:

———- Messaggio originale ———-

Da: citta.nostra@libero.it

A: segretariogenerale@comune.moladibari.ba.it, segretariogenerale.comune.moladibari@pec.rupar.puglia.it

Data: 27 giugno 2017 alle 19.24

Oggetto: Palazzo Roberti: Interessamento della Direzione Nazionale FAI (Fondo Ambiente Italiano) al recupero dell’immobile

ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO DOTT.SSA PAOLA MARIA BIANCA SCHETTINI

Gent.ma Dott.ssa Schettini,

faccio seguito all’incontro, avvenuto in data 8 giugno c.m., che – insieme al sig. Nicola Lucarelli, in qualità di rappresentanti dell’Associazione culturale “Città Nostra” -, tenni con Lei per discutere della grave situazione di degrado del Palazzo Roberti.

Successivamente è giunta la lettera (datata 15 giugno c.m., che si allega) del Soprintendente ai Beni culturali dott. Luigi La Rocca che, riscontrando la nostra segnalazione, si rivolge a Lei, con i poteri del Sindaco del Comune di Mola, e al Dirigente dell’Ufficio tecnico comunale.

In tale missiva, oltre a chiedere interventi urgenti per contrastare lo stato di incuria e di degrado dell’immobile, si chiedono “informazioni in merito alla previsione della realizzazione degli interventi progettati e autorizzati da questa Soprintendenza nell’anno 2011, rammentando comunque che, pur nell’attesa di interventi complessivi di restauro, devono essere costantemente programmate opere di manutenzione ordinaria, nonché posta in essere ogni accortezza ai fini della corretta custodia del bene culturale.”

Il Soprintendente si riferisce al progetto di integrale recupero dell’immobile approvato nel 2011 e autorizzato dalla Soprintendenza.

A tal proposito, la nostra associazione – contestualmente alla segnalazione alla Soprintendenza dello stato di degrado dell’edificio – ha provveduto ad interfacciarsi con l’ing. Alessandro Marabelli di Milano, di origine molese e assiduo frequentatore ed estimatore di Mola, al fine di interessare la Direzione Nazionale del FAI (Fondo Ambiente Italiano), prestigiosa organizzazione che, come Le è noto, valorizza il patrimonio storico-culturale e architettonico nazionale.

L’ing. Marabelli, con grande spirito di attaccamento e di servizio alla comunità molese, ha provveduto a consegnare di persona ai funzionari del FAI – Direzione di Milano, la più recente pubblicazione editoriale concernente la storia, l’architettura e il valore artistico di Palazzo Roberti, evidenziando inoltre ogni punto di forza del contesto territoriale nel quale l’edificio è collocato (potenzialità turistiche di Mola di Bari e suo ruolo di cerniera con il comprensorio turistico del sud-est barese).

Stamattina, la dott.ssa (…) del FAI – che ha preso in carico la “questione” Palazzo Roberti – ha chiesto all’ing. Marabelli di ottenere dal Comune di Mola alcune importanti informazioni.

Tali informazioni si rendono indispensabili al fine di poter formulare da parte della dott.ssa (…) una proposta complessiva alla Direzione Generale del FAI; e ciò con l’obiettivo di un’eventuale partnership con il Comune di Mola per il recupero complessivo dell’immobile.

A tal proposito, si segnala che l’arch. (….) (in copia conoscenza nella email di (…)) è la Responsabile nazionale dell’Ufficio Paesaggio e Patrimonio del FAI.

Di seguito la email della dott.ssa (…) all’ing. Marabelli, con la quale si richiedono le specifiche informazioni.

Sarebbe peraltro utile corredare le risposte con il progetto complessivo di recupero e, in ogni caso, con piantine formato A3 dei vari piani e foto fatte con il grandangolo delle stanze più significative.

Pertanto, si rimane in attesa di ricevere al più presto (possibilmente entro la metà di luglio) le informazioni sollecitate dal FAI, contenute nella email sottostante, auspicabilmente con una dettagliata relazione del Settore Urbanistico-Lavori Pubblici del Comune.

Sono certo che, nella Sua sensibilità, non Le sfuggirà l’importante e strategica possibilità di avviare una proficua partnership con il FAI al fine di avviare il recupero integrale di un bene di grandissimo valore storico, artistico e culturale per la comunità molese.

Nel ringraziarLa per la cortese attenzione, mi è gradita l’occasione per inviarLe i miei più distinti saluti.

Andrea G. Laterza – “Città Nostra” – Mola di Bari

Ed ecco l’email del FAI all’ing. Marabelli, allegata al messaggio inviato alla dott.ssa Schettini:

From: (….)

Sent: Tuesday, June 27, 2017 9:26 AM

To: alessandro marabelli

Cc: (…)

Subject: R: Mola di Bari – Palazzo Roberti 

Gentile sig. Marabelli, purtroppo questa settimana siamo in difficoltà nel fissare un incontro perché siamo impegnate tra trasferte e riunioni.

Ma visto che, fortunato lei, si recherà nella bella terra pugliese, le chiederei di approfittarne per definire col comune i seguenti punti così da capire meglio la questione del Palazzo di Mola di Bari:

–          Interesse e intenzione del Comune di concedere in concessione d’uso gratuito il palazzo al FAI

–          Il comune concederebbe tutto il palazzo o solo una parte?

–          Presenza o meno di progetti di restauro già esistenti o in corso di elaborazione

–          Esistenza o meno di fondi per il restauro che coprano tutto o in parte il costo del restauro

–          Disponibilità del comune a partecipare alle spese per il restauro

–          Presenza o meno di progetti di valorizzazione e apertura al pubblico

 Se lei riuscisse a ottenere queste informazioni saremo in grado di formulare una proposta alla Direzione Generale del FAI così da poter definire più nel concreto il tutto.

La ringrazio e si goda il mare della Puglia!

(….)

N.B. I nomi dei funzionari del FAI contenuti nella email indirizzata alla dott.ssa Schettini, sono stati omessi nel testo qui riportato per ragioni di privacy.


Come ben si può capire, l’interessamento del FAI è concreto e, in accordo con il suo statuto, chiede di sapere preliminarmente se il Comune di Mola è disponibile al comodato (totale o parziale) di Palazzo Roberti, oltre a chiedere dell’esistenza di un progetto di restauro (che, come si è visto, esiste ed è allo stato di esecutivo, a firma dello studio di progettazione Fuzio).

In breve sintesi, tutte queste informazioni sono state comunicate dal direttore editoriale di “Città Nostra” ai relatori e all’uditorio presente al convegno di lunedì scorso.

L’ing. Alessandro Marabelli nel suo intervento dal pubblico (foto Joe Pansa)

Al termine dell’intervento di Andrea G. Laterza, ha preso brevemente la parola l’ing. Alessandro Marabelli presente all’incontro tra il pubblico.

L’ing. Marabelli, nel confermare la sua disponibilità ad essere “trait d’union” con la Direzione FAI di Milano, ha sostenuto che il percorso di recupero integrale dell’immobile attraverso il FAI appare concretamente perseguibile, a patto di fornire alla fondazione culturale le informazioni richieste e di “fare squadra” tra i molesi evidenziando ogni “punto di forza” del paese in termini di attrattività turistico-culturale, a cominciare dal rinnovo in corso di Piazza XX Settembre.

Purtroppo, dal 27 giugno ad oggi, nessuna risposta è pervenuta al nostro giornale né dalla dott.ssa Schettini, né tantomeno dall’ing. Vito Berardi, Responsabile del Settore Urbanistica e Lavori pubblici del nostro Comune, sebbene vi sia stato un sollecito telefonico al Segretario comunale, dott.ssa Carbonara, in data venerdì 7 luglio.

Peraltro, non risulta – almeno al momento –  alcuna risposta neppure alla precisa lettera della Soprintendenza: eppure il Soprintendente dott. La Rocca chiedeva al Comune di Mola un concreto riscontro entro 30 giorni dal 15 giugno.

Nel contempo, è intervenuto il sollecito di interventi di estrema urgenza da parte dei residenti nella zona circostante il Palazzo Roberti: con una lettera del 10 luglio scorso, indirizzata al Commissario straordinario, alla ASL, alla Soprintendenza, alla Regione Puglia – Dipartimento Salute, alla Procura della Repubblica e, per conoscenza, a “Città Nostra”, quale organo di informazione riconosciuto dai residenti per aver avviato la campagna di stampa di sensibilizzazione.

In un successivo (e ultimo articolo dedicato all’incontro) si darà informazione delle relazioni dell’ing. Nicola Luigi Garofalo, della Direzione Regionale Puglia e Basilicata Agenzia del Demanio – Sviluppo e Servizi e del dott. Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.

Si riporta ancora una volta, all’attenzione dei lettori, la lettera del Soprintendente dott. Luigi La Rocca del 15 giugno 2017:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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