di Andrea G. Laterza
I cittadini tornano a sedersi ai bordi della vasca.
La piazza ritorna ai molesi!
Fino alle ore 20,30 di stasera venerdì 11 agosto maestranze al lavoro per eliminare la recinzione ancora esistente e gli ultimi materiali presenti nel cantiere di Piazza XX Settembre.
In alcune zone della piazza deve essere ancora effettuata la lavorazione antiscivolo della pavimentazione.
La prossima settimana, i tecnici e gli operai della ditta appaltatrice dell’ing. Domenico Martinelli saranno in ferie.
Pertanto, i lavori di rifinitura e di completamento riprenderanno la settimana successiva a quella di ferragosto.
Rimane chiuso l’accesso alle auto nelle zone finora inibite al traffico, probabilmente in attesa del posizionamento della segnaletica stradale.
Intanto, si apprende che il transennamento della facciata principale di Palazzo Roberti è connesso al rischio di caduta calcinacci.
Anche l’ingresso ai locali della Pro-loco, situati al piano terra, è stato interdetto, sebbene il Presidente dell’Associazione ing. Sabino Rutigliano non abbia, al momento, ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal Comune, né risulti pubblicata alcuna ordinanza in merito.
Lo scempio del guano dei volatili ai piedi dello storico edificio è stato temporaneamente reso meno impattante: addetti della ditta appaltatrice per la raccolta solidi urbani stanno provvedendo, sia pure episodicamente, alla pulizia.
Tuttavia, il rischio igienico-sanitario rimane altissimo e, si spera quanto prima, il Comune e la ASL dovranno farsene carico.
Infatti, la mancanza di fondi stanziati in bilancio dalle amministrazioni precedenti per la manutenzione ordinaria dello storico edificio, evidenziata dalla dott.ssa Schettini , Commissario straordinario del nostro Comune, nella sua lettera di risposta alla Soprintendenza, non può giustificare l’assenza di urgenti e immediati provvedimenti di bonifica.
(Tutte le foto sono di Cesario Rago che ringraziamo per la collaborazione)
Apprendiamo che la recinzione antistante il Palazzo Roberti e’ stata rimossa. Di conseguenza, viene ripristinata l’accessibilità ai locali al piano terra.
Una recinzione durata 24 ore o poco più… davvero inspiegabile…
Se la recinzione è stata installata per il pericolo di caduta calcinacci, l’eliminazione non si giustifica.
Se invece (come abbiamo ipotizzato in primo luogo) le transenne servivano (in specie se poi accompagnate da materiale oscurante) ad occultare (o quanto meno a tenere a distanza) lo scempio del guano dei colombi, si è probabilmente capito che si trattava di un espediente inutile.
In tal caso, le transenne servono a poco: si faccia urgentemente la bonifica igienico-sanitaria!
Piacerebbe conoscere le motivazioni ( auspicabilmente non di facciata) addotte dal titolare della ditta che ha condotto i lavori, circa la mancata rimozione di quei due pseudo-eco mostri, lasciati assurdamente e contro ogni logica nel luogo di pregressa piantumazione.
Ed ancora, l’eventuale riscontro, fornito dal Commissario prefettizio, alla petizione mossa da non pochi cittadini, volta all’ottenimento della eradicazione dei medesimi scheletrici arbusti (allo stato attuale, utili soltanto ad ospitare volatili pronti a depositare le loro deiezioni nel sottostante riquadro di terreno e dintorni).