Redazionale
Neppure 48 ore di riapertura, anche se informale, di Piazza XX Settembre e già comincia a palesarsi l’inciviltà di chi ha mosso i primi passi sulla nuova pavimentazione e nel nuovo scenario.
Cartacce ovunque, bicchieri di plastica, lattine… non ci facciamo mancare niente.
E perfino una raccolta (in)differenziata “creativa”… con un cartone di pizza infilato tra le stecche di una delle nuove panchine…
Il tripudio di auto parcheggiate nel viale che costeggia il Bar Vittoria è imbarazzante.
E auto che arrivano e risalgono per Via Bovio in un carosello continuo…
Non c’è un vigile urbano, niente. Terra di nessuno.
Mentre a Polignano la Polizia municipale si fa rispettare e mantiene l’ordine fino alle due di notte e oltre, a Mola sono già tutti a casa da un pezzo.
E siamo alle undici di sera, con la piazza gremita di gente…
E mentre si torna a casa, lo scoramento aumenta: l’angolo del Teatro comunale serve a depositare le buste dei rifiuti…
Un destino ineluttabile ci avvolge.
“Un destino ineluttabile ci avvolge”….. allora, chiudiamo “bottega” e ritiriamoci a vita privata!
Salvo, poi, recriminare su…. tutto!
E’ tempo, invece, di muoversi concretamente, in sinergia d’intenti, per chiedere con fermezza alle Superiori Autorità extra territoriali l’adozione di provvedimenti “forti” ed eclatanti (tali da costituire, per l’avvenire, “monito” ed “esempio”), per porre argine ad una situazione che non ha forse eguali in altre realtà comunitarie.
Prima che sia troppo tardi!
Stiamo chiedendo provvedimenti efficaci di controllo e gestione del territorio fin da quando Città Nostra ha iniziato le pubblicazioni e tu Nello lo sai…
Nel frattempo sono passati 15 anni e la situazione non solo non è migliorata ma è addirittura peggiorata.
La politica è latitante perché trova nel “laissez faire” il suo modus operandi per generare facile consenso elettorale; la “macchina comunale” non ricevendo direttive politiche imperative se ne guarda bene dall’intervenire.
Quanto alle “superiori autorità extra-territoriali” da te indicate, se si prova ad invocarle (vedi Prefettura, ecc.) le orecchie del mercante sono decisamente più morbide…
E’ già troppo tardi… a meno che quella parte della cittadinanza che non si rassegna (e noi non ci rassegniamo) non metta in campo una vera rivoluzione culturale in grado di sconvolgere le abitudini mentali imperanti.
Ci stiamo provando in molti modi (a cominciare dalla sensibilizzazione sui temi del recupero del nostro patrimonio culturale, vedi Torrione e Palazzo Roberti, oltre a battere e ribattere sui problemi del decoro urbano), ma il compito è improbo: tante letture dei nostri articoli, tanti “mi piace”, molti commenti, ma non è questo che serve.
Parafrasando un libro di successo, possiamo dire: “Noi speriamo che ce la caviamo”.
Vedere certe scene fa solo male….sicuramente la mancanza di controllo ingenera in qualsiasi società, anche la più evoluta, un decadimento inevitabile….basta solo attendere e l’irreparabile accadrà. Non credo che certe “opera d’arte” siano solo da imputare ai molesi….anche se questi ultimi non possono nascondersi dietro un dito….ma il popolo molese non è da meno di altri, ha tante virtù con ovviamente tante pecche su cui deve lavorare per migliorarsi. Serve il controllo del territorio che è l’unico strumento per stimolare la gente ad un comportamento più corretto e consapevole, perché ovunque viene meno questo prima o poi arriverà a comportamenti beceri….anche il cosiddetto nord evoluto….che di evoluto ha un controllo del territorio fatto con cura poiché hanno personale a pieno regime o quasi….il nostro errore sicuramente è stato quello di ridurre al lumicino il Corpo di Polizia municipale e portando i conti dell’ente quasi al commissariamento…. Dobbiamo trovare la forza all’interno e non sperare in un salvatore esterno, perché se non ci salviamo da soli nessun’altro lo farà…. Comunque siamo meno peggio di quanto raccontiamo….anche se abbiamo ancora strada da fare verso il miglioramento.