di Andrea G. Laterza
Il ponte che collegherà il “Cozzetto” a “Cerulli” è pronto.
Dopo un notevole ritardo sui tempi prefissati, Rete Ferroviaria Italia (RFI) ha finalmente terminato (ci vorranno presumibilmente le ultime finiture e le procedure di collaudo) l’opera concordata con il Comune di Mola, sostitutiva della chiusura del passaggio a livello di Via Matteotti.
Il passaggio a livello fu chiuso fisicamente il 23 dicembre 2014, con un’ordinanza del 16 dicembre 2014 del Sindaco Stefano Diperna.
La durata dei lavori fu prevista in 540 giorni n.c.. Non è stato ancora chiarito se la dicitura “n.c.” si riferisse a giorni “non consecutivi” oppure a giorni “naturali consecutivi”.
Nel primo caso, la clausola è servita a RFI per prendersela comoda…
Se invece siamo in presenza del secondo caso, i termini sono stati abbondantemente sforati da tempo: cioè, i lavori si sarebbero dovuti concludere entro un anno e mezzo dalla chiusura del passaggio a livello. E invece sono trascorsi da allora 2 anni e otto mesi.
Comunque sia, l’opera è finalmente pronta (è stata realizzata anche una pista ciclabile), pur se i disagi patiti da chi risiede oltre ferrovia sono stati notevoli e dureranno fino a quando il ponte non sarà effettivamente percorribile.
Il cavalcaferrovia, previsto dal Piano Regolatore Generale quale prolungamento oltre-ferrovia di Viale Paolo VI, costituisce una delle opere più importanti di collegamento viario del nostro territorio comunale.
Con la sua percorrenza si abbatteranno drasticamente i tempi di attraversamento nord-sud del centro abitato, permettendo di raggiungere velocemente non solo gli insediamenti di Cerulli, del nuovo PIRP e del quartiere “Trinità”, ma anche il distretto socio-sanitario della RSA di Via Rutigliano e, fra poco, della nuova clinica privata in via di ultimazione.
Tuttavia va segnalato che, mentre la viabilità di raccordo sul versante del quartiere Cerulli è stata allestita da RFI, non altrettanto è avvenuto per quella relativa al lato del quartiere Cozzetto.
Infatti, il raccordo tra il cavalcaferrovia e Via Paolo VI è stato demandato al Comune che, nel frattempo, non ha proceduto a realizzare una bretella di neppure 100 metri.
Le foto che pubblichiamo sono eloquenti. Al di là della ferrovia è tutto pronto; al di qua, il ponte si arresta davanti ad un tratto sterrato.
E quindi gli automobilisti dovranno aspettare che il Comune di Mola si decida ad approntare la viabilità di raccordo.
Cattive notizie invece per quanti attendono la realizzazione del sottopasso pedonale di Via Matteotti, che nelle previsioni consentirà ai cittadini di evitare il lungo giro a piedi attraverso il sottopassaggio di Via Manzoni per raggiungere il quartiere “Trinità”.
Al momento, il Comune di Mola non dispone della somma prevista per la realizzazione dell’opera (oltre 600mila euro): RFI si è limitata a preparare un progetto, ma il reperimento dei fondi per l’esecuzione è a carico del nostro comune.
Purtroppo la realizzazione del cavalcavia ferroviario, determinò l’improvvisa e unilaterale decisione, di sbarrare il passaggio a livello ferroviario di Via Matteotti. La mattina del 24 dicembre del 2014, gli abitanti dei quartieri “Cerulli” e della “S.S. Trinità”, dopo essersi svegliati, si ritrovarono dinanzi a questa amara sorpresa, senza che nessuno li aveva avvertiti e consultati. Inutili furono le vibrate proteste degli abitanti e dei commercianti di detti quartieri, motivate dal fatto che prima di procedere al suindicato sbarramento, si sarebbe in dovuto realizzare il sottopasso pedonale e carrabile in via Matteotti, al fine di consentire di poter continuare a transitare a piedi, con le bici e per evitare gli ingorghi del traffico, presso il sottovia di via Manzoni, per raggiungere il centro abitato. Oltre ad evitare il totale blocco della circolazione veicolare, quando, a causa delle abbondanti piogge, si allaga il sopra citato sottovia. In particolare gli anziani, che non hanno la disponibilità dell’automezzo, non possono più raggiungere a piedi la RSA, come non possono recarsi in centro per svolgere qualsiasi esigenza. Si scoraggia l’utilizzo della bici, con il conseguente aumento dei costi, per il più frequente uso dell’auto ed il relativo incremento dell’inquinamento atmosferico. Pertanto, secondo il mio modesto parere, malgrado la realizzazione del cavalcavia ferroviario, i disagi per coloro che in particolare abitano nel quartiere della “S.S. Trinità”, continueranno ad esserci, fino a quando non sarà realizzato il sottopasso di via Matteotti. Inoltre, i commercianti lamentano il calo dei propri affari a causa della chiusura del passaggio a livello ferroviario. Oltretutto della realizzazione del sottopasso, i politici nostrani in campagna elettorale, ne parlano da circa trent’anni. Le solite promesse da marinai!