di Andrea G. Laterza
Problemi al tracciato tradizionale della processione a seguito del nuovo assetto di Piazza XX Settembre
PROBLEMI PER IL TRACCIATO DELLA PROCESSIONE A CAUSA DELLA NUOVA CONFORMAZIONE DELLA PIAZZA. INTANTO, LA POPOLAZIONE NON CONTRIBUISCE ABBASTANZA.
Comitato Festa Patria alle prese con il rebus del tracciato da dare alla tradizionale processione della Madonna Addolorata.
Infatti, con la nuova conformazione che ha assunto Piazza XX Settembre sarà problematico assicurare il tradizionale tragitto senza disagi.
In sostanza, ecco i problemi che si presentano:
- è venuto meno l’imbocco pedonale tra Via Veneto e il percorso circolare che circonda la fontana monumentale: ora vi si frappone una superficie rialzata. E, quindi, la processione dovrà salire sulla superficie per poi discenderne dopo pochi metri. Un indubbio disagio per i portatori della statua ma anche per tutto il corteo.
- il percorso circolare che circonda la fontana è interrotto in due punti dal posizionamento di due grossi parallelepipedi per parte. Si tratta di dissuasori del traffico molto pesanti e di difficile rimozione e che costituiscono un serio ostacolo innanzitutto al passaggio della statua, ma anche del corteo.
- il percorso circolare, inoltre, ora molto ristretto nella sua sezione, vede la presenza di due rastrelliere per biciclette che potrebbero provocare ulteriori impedimenti alla processione.
Si tratta di problemi tutti all’attenzione del Comitato Festa Patria e del suo Presidente Vito Lucarelli e di non facile soluzione.
Ci si chiede se in sede di progettazione sia stato tenuto conto dello svolgimento delle tradizionali processioni che da centinaia di anni si tengono nel nostro paese e che, sicuramente dal 1932 (anno della costruzione della fontana monumentale e del riassetto urbanistico della piazza), impegnano il tracciato finora conosciuto nell’ambito di piazza XX Settembre: Madonna Addolorata, Santissimo Legno, Gesù morto.
Probabilmente no, vista la nuova situazione venutasi a determinare.
Il Comitato Festa Patria dovrà occuparsi non solo del tracciato della processione ma anche dei problemi legati agli scarsi fondi a disposizione.
Dopo il taglio di ben 15.000 euro effettuato dalla Commissaria dott.ssa Schettini, sui 20.000 erogati nelle ultime edizioni della festa, ci si aspettava un’impennata dei contributi da parte di cittadini e commercianti.
Purtroppo, così non è stato, almeno finora.
Il Comitato fa sapere che all’appello mancano dai 13.000 ai 15.000 euro per tenere fede al programma, già molto contenuto rispetto a quello dello scorso anno, e che prevede soltanto il fuoco pirotecnico della domenica (uno solo) e non più quello del lunedì a chiusura della festa.
Anche l’illuminazione artistica verrà ridimensionata: il tracciato è confermato, ma la “ricchezza” scenografica sarà indubbiamente minore.
Si contrae anche il numero delle bande musicali: da tre si passa a due.
La raccolta tra la popolazione e i commercianti è stata finora molto deludente: addirittura, al Cozzetto (che conta una popolazione di diverse migliaia di abitanti) sono stati raccolti appena 400 euro nella questua effettuata presso le abitazioni.
C’è voluto l’impegno diretto del Comitato davanti alla Chiesa del Sacro Cuore per innalzare la raccolta a complessivi € 700-800: davvero comunque troppo poco per il quartiere più esteso e popolato di Mola.
I commercianti peraltro, in ogni zona del paese, hanno quasi tutti ridimensionato il loro apporto.
Il Presidente del Comitato Vito Lucarelli lancia attraverso “Città Nostra” l’ennesimo appello a contribuire: chi non ha ancora donato può farlo recandosi presso la sede in piazza XX Settembre.
In mancanza di un’impennata delle contribuzioni spontanee è a rischio anche il programma già ridimensionato.
La Festa patronale è un patrimonio collettivo, religioso e civile dell’intera comunità cittadina: partecipare con il contributo monetario dovrebbe essere avvertito come un obbligo morale in tutti i molesi.
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