di Nicola Rotondi

Il cast dello spettacolo Aladdin (foto di Rossella Guardavaccaro)

Da qualche giorno si è concluso con successo il ciclo di otto serate, portate al teatro Van Westherout, di “Aladdin: La Lampada dei Desideri”, musical interpretato dal gruppo teatrale “Tuttinscena”, diretto da Vito Rago.

Tra atmosfere e ambienti orientaleggianti, si snodano le vicende del giovane scapestrato Aladdin (Pietro Sportelli), il quale, durante l’ennesima giornata trascorsa vissuta di espedienti accompagnato dall’inseparabile Abù (Donato Didonna), incontra la principessa Jasmine (Manuela Talenti), scappata dal palazzo reale insieme alla fedele Shadia (Maria Rosaria Ingravallo) per sfuggire a un destino scritto da leggi rigide.

Il colpo di fulmine sembra condurre i due giovani protagonisti al lieto fine, ma Aladdin finisce imprigionato e soggetto alle angherie del perfido Gran Visir Jafar (Roberto Casulli) e dell’infido Iago (Alex D’Antona).

In maniera rocambolesca, Aladdin e Abù precipitano in una caverna e, nello strofinare una lampada ritrovata al suo interno, fanno la conoscenza di un incontenibile genio dai poteri magici (Nico Colella).

Per conquistare una principessa e superare i nemici e le avversità, i desideri e gli incantesimi non bastano: c’è bisogno di un cuore autentico.

E Aladdin lo dimostra, battendo in astuzia Jafar e rivelandosi senza infingimenti alla sua Jasmine, che ottiene così il consenso di sposare un giovane di umili origini.

I brani del musical ravvivano la scena, emozionano e fanno sognare. Le coreografie conferiscono un’idea di movimento (malinconico o vivace, a seconda della narrazione) e completano una storia in cui si impongono i buoni sentimenti e un trionfo di colori.

In attesa delle prossime date al teatro Madonna di Lourdes a Parchitello (23 e 24 settembre) e al teatro Vignola di Polignano (30 settembre), il regista ha anticipato la riproposizione nel 2018 del musical “Pinocchio” per il decennale della sua prima rappresentazione.

 

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