di Leonardo Campanile – New York

Una scena della “Dona Flor” di van Westerhout

Fedele all’impegno preso pubblicamente, durante il mio discorso nel teatro “Van Westerhout” di Mola di Bari, il 19 Febbraio 2007, giorno in cui le spoglie del  nostro Compositore fecero ritorno a Mola, desidero informare la cittadinanza molese della pubblicazione del volume “LIRICHE” (Songs for Voice and Piano) ed il relativo CD.

Questo volume, che comprende ben 28 LIRICHE, alcune inedite e l’aria “Salve Regina”, dall’opera Doňa Flor, è stato stampato lo scorso 21 Agosto, nel 139esimo anniversario della morte del nostro musicista.

In quel, ormai, lontano 19 febbraio 2007 promisi di dedicarmi alla sponsorizzazione e divulgazione delle composizioni di Niccolò, non solo a Mola ed in Italia, ma nel Mondo; un lavoro non certo facile da realizzare, ma la passione ed un po’ di testardaggine nel voler raggiungere certi traguardi, mi hanno dato la forza e la volontà di andare avanti, superando a volte ostacoli inaspettati.

Le mete raggiunte dal 2007 sono tante e devo doverosamente ringraziare, chi, volta per volta ha collaborato con il sottoscritto: senza di loro sarebbe stato impossibile raggiungerle.

Premetto che il lavoro più sfiancate fu quello di rintracciare il manoscritto originale dell’opera “Doňa Flor” e la sua susseguente revisione, realizzata da ben sei compositori italiani; lavoro durato circa due anni. Per realizzare progetti, quasi impossibili, si ha la necessità di avere alle spalle una struttura solida e ben organizzata e per questo fu fondata, nel 2010, “Opera Prima Enterprise”.

Nell’Aprile del 2010 viene pubblicato il libro “Doňa Flor”, all’interno, il libretto completo dell’opera e per la prima volta il tutto tradotto in inglese.

Nello stesso anno, 23 – 24 – 25 Aprile, l’opera viene messa in scena a New York, a dirigerla il Maestro Vito Clemente

Nel Maggio del 2012 l’opera Doňa Flor viene realizzata (semiscenica) dall’orchestra sinfonica della provincia di Bari, Direttore Filippo Maria Bressan.

Nel 2014 viene pubblicato il “VOCAL SCORE” (riduzione per canto e pianoforte dell’opera “Doňa Flor”).

E siamo a quest’anno, lo scorso Febbraio nell’auditorium “Giovanni Agnelli”, dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo viene eseguito il primo concerto internazionale delle LIRICHE di Niccolò van Westerhout, stesso concerto ripetuto a Bitonto nel Maggio scorso. Alcuni giorni dopo la registrazione negli studi discografici del concerto. La pubblicazione di un libro delle liriche e il Vocal Score delle stesse erano la giusta e logica conclusione del percorso intrapreso, ma non è cosi;  infatti il prossimo Ottobre, a Tokyo si ripeterà il concerto con tanto di presentazione ufficiale del libro e del  CD.

I compositori italiani sono molto apprezzati in Oriente e non potevamo perdere quest’occasione. Le Liriche sono state tradotte, oltre che in inglese anche in giapponese per facilitare la loro lettura ai Conservatori di musica nipponici.

La nota, non buona ma OTTIMA di questo progetto è la nascita di una collaborazione sincera, onesta e soprattutto fattiva tra il Traetta Opera Festival di Bitonto, Digressione Musica di Molfetta, l’Accademia Musicale di Tokyo e naturalmente la nostra Opera Prima Enterprise.

La copertina del libro pubblicato

INTRODUZIONE AL LIBRO

Ingiustamente negletta era rimasta finora la produzione di musica vocale da camera che pure contrassegnò tutta la carriera di Niccolò van Westerhout.

Le 29 liriche che qui si pubblicano per la prima volta in edizione moderna testimoniano della continuità compositiva in questo genere per quasi quindici anni. Le più antiche risalgono all’anno 1879 (due versioni di “Canto melanconico” sui versi rispettivamente di due poeti scapigliati, Emilio Praga e Ugo Tarchetti), quando “Niccolino” aveva 22 anni e cominciava a farsi conoscere nell’ambiente napoletano anche grazie al favore di stimati intellettuali che lo avevano scoperto. La gran parte risalgono invece all’ultimo decennio di vita, in particolare gli anni 1888-1890.

A conclusione dell’antologia di romanze da camera è stata opportunamente inserita una “Salve Regina” davvero particolare: si tratta di una pagina esplicitamente tratta dall’opera Doña Flor.

Le caratteristiche di scrittura delle romanze da camera di van Westerhout sono il trattamento sillabico e per moto congiunto della melodia, l’accompagnamento strumentale delicato ed esitante, ed un’atmosfera generale introversa e pervasa di dolce malinconia.

 

 

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