di Andrea G. Laterza

Ne abbiamo parlato di recente: dopo le dimissioni, a luglio, dell’Assessore regionale Giannini, a causa dell’ennesimo scandalo di corruzione nella pubblica amministrazione, il promesso dragaggio del porto di Mola si era arenato nelle secche all’imboccatura, alla pari dei pescherecci molesi già incappati in numerosi incagli.

Ora, finalmente, la Regione Puglia (con circa 4 mesi di ritardo sulle previsioni) ha pubblicato sul sito dell’Ente il bando per l’ammissione ai finanziamenti: 48 milioni di euro da distribuire tra tutti i porti pugliesi interessati al fenomeno dell’insabbiamento.

Si potranno presentare le domande dal giorno di  pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, tuttavia con un’insidia: le domande saranno soggette alla procedura “a sportello”. In sostanza,  le domande verranno trattate in ordine di arrivo con priorità per i più celeri.

Ricordando l’episodio degli orologi del Comune tarati secondo il “fuso orario molese”… c’è da stare in campana. 

Infatti, i lettori ricorderanno che un analogo tipo di procedura (in quel caso si trattò di finanziamenti a valere per un recupero parziale di Palazzo Roberti) vide il Comune di Mola finire in coda alla graduatoria per una presentazione ben oltre il termine di avvio fissato per l’inoltro della domanda.

Il bando gara, di cui pubblichiamo alcuni stralci significativi, non è peraltro di facile abbordabilità: i punteggi verrano assegnati secondo criteri progettuali molto stringenti.

C’è da augurarsi che la “macchina comunale” sia pronta al compito, con un’elaborazione affidabile di massima già nel cassetto.

Ecco uno stralcio dell’avviso pubblico di selezione: (cliccare per ingrandire):


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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