Redazionale
Per chi percorre il ponte, aperto ieri, con l’obiettivo di passare velocemente dal Cozzetto a Cerulli (ci si impiega giusto un minuto dall’imbocco di Via Paolo VI all’incrocio con Via della Pace) e di proseguire per arrivare in Via don Russolillo (già Via Rutigliano), la sorpresa è in agguato.
E non è piacevole: fatte poche decine di metri su Via della Pace si è costretti a rallentare vistosamente se non si vogliono rischiare sospensioni e pneumatici.
Un tratto privo di asfalto è l’insidia che si para dinnanzi all’automobilista che già pregustava l’arrivo in Via don Russolillo a tempo di record.
Davvero non si capisce perchè quel tratto non sia stato asfaltato: non si tratta di spendere grandi cifre.
E’ la proverbiale “carta di pepe”: a Mola sembra essere un classico che accompagna ogni nuova opera pubblica. Manca sempre quel “quid” che impedisce al cittadino di non sentirsi trattato da suddito.
Peraltro, tutta Via della Pace è costellata di buche e avallamenti.
Non si chiede un’asfaltatura generalizzata di quella strada (almeno non subito), ma quanto meno che si provveda a coprire subito quei metri impraticabili.
A Mola sappiamo guardare soltanto la carta di pepe.
Avete provato a percorre il ponte?
A me sembra cibo totalmente avariato, altro che carta di pepe.