di Andrea G. Laterza
La costa molese è stata compromessa da colate di cemento che, con varie ondate, hanno portato alla costruzione di complessi edilizi a due passi dal mare.
Si era in anni nei quali tutti i litorali della penisola hanno subito l’assalto della speculazione edilizia.
Nel 1985, alla fine, è arrivata la Legge Galasso che ha impedito ulteriori cementificazioni entro i 300 metri dalla battigia, quando la coscienza ambientalista si era ormai diffusa nella società italiana.
Come è noto, una delle più estese lottizzazioni abusive in Puglia, in violazione della Legge Galasso e di quella regionale, è stata realizzata a Mola tra Porto Colombo e la “sciala delle cozze”.
La Magistratura, con una sentenza definitiva della Corte di Cassazione, sezione penale, nel 2013, ha decretato infatti l’illegittimità e l’abusivismo delle due lottizzazioni (colpevolmente approvate nel 1992 da tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale) e delle concessioni edilizie poi rilasciate dalla Giunta Maggi.
I suoli e le costruzioni sono stati confiscati e sono passati nella proprietà del Comune di Mola che dovrà demolirli in base a quanto stabilito dalla Magistratura.
Uno scempio analogo si prospetta ora in uno dei pochi tratti di costa pugliesi rimasti finora indenni dal cemento.
Infatti, appena oltre il confine tra il territorio molese e quello polignanese, è in corso in queste ore un’operazione (della Modoni Building, Bari) per lottizzare Costa Ripagnola, tra Cozze e Polignano.
E’ uno dei piu’ bei tratti di costa pugliesi, miracolosamente scampato allo scempio del cemento. Hanno appena chiuso gli accessi al mare e abbattuto i cartelli comunali di accesso al mare.
L’associazione “I Pastori della costa – Parco Subito -” sta organizzando una manifestazione per tentare di bloccare l’operazione.
“Città Nostra” aderisce a questa protesta e invita il Presidente della Regione Puglia ad intervenire immediatamente sul Sindaco di Polignano, per evitare che un ambiente costiero, ricco di macchia mediterranea e di biodiversità, venga compromesso per sempre.
Ecco il link dell’Associazione “I Pastori della costa – Parco Subito”:
https://www.facebook.com/I-pastori-della-costa-Parco-Subito–369920226779617/
Su quel tratto di costa i tentativi di speculazione si protraggono da quasi venti anni. Questa volta arrivano tramite due richieste di rilascio di concessione demaniale marittima per oltre 10500 metri quadri che insistono su 300 metri di linea di costa. Le richieste sono state presentate al competente Comune di Polignano nello stesso giorno da due distinte SRL, rappresentate l’una da Vittorio e l’altra da Vittoria Andidero. Il primo è stato presidente della commissione Turismo di Confindustria Puglia e nel 2001 per la zona prospiciente quel tratto di costa presentò un progetto per la realizzazione di un villaggio turistico da 135 ettari con un hotel club da 650 posti letto e un residence da 1700 posti. Le due proposte recenti sembrano aggiungersi a quella già approvata a maggio per un terzo progetto di ulteriori 15 ettari, presentato dall’imprenditore Modesto Scagliusi.
Eppure, ciò che rende quello un posto incantevole è proprio la sua naturalità: qualche chilometro di costa incontaminata lungo il quale si può fare una passeggiata nascosta agli occhi di qualunque bruttura umana. Solo cielo, mare, vento, trulli e macchia mediterranea.
Un luogo pieno di profumi, che regala dei colori indicibili in ogni periodo dell’anno, l’ultimo lembo di litorale rimasto come è apparso all’uomo per millenni. Ci sono le grotte ricche di insediamenti neolitici, ci sono le rocce con le impronte di animali preistorici. Ci sono i ricordi di tante persone che amano la bellezza.
E stiamo svendendo tutto questo irripetibile incanto per due spiaggine e un mohito. Che povertà!