di Donatello Biancofiore

La Geofarma e’ tornata. Grande, grandissima prova del roster di coach Alba che vince la seconda gara di fila, la terza nelle ultime quattro, Corato si arrende dopo 10 vittorie di fila ma resta in vetta. E’ cambiato qualcosa, nuovamente, come era cambiato qualcosa in negativo dopo la vittoria con Lecce, una squadra ritrovata, un gruppo che si è ricompattato, ha ripreso a fare basket essenziale, attitudine al sacrificio e ha estratto dalle tasche l’ingrediente vincente, un cuore straripante. Importante in questo senso l’innesto di un giocatore come Teofilo, l’uomo che non finisce mai di stupire, il tassello con in spalla quel vissuto d’esperienza che non ti inventi e che diviene collante, mano salda da stringere nei momenti di difficoltà, traino indispensabile per le nuove leve.

Grandi tutti, giocatori e staff e attorno a loro un pubblico che si è’ una volta di più scoperto sesto uomo, il Duracell dell’incitamento. Abbiamo piegato i primi della classe, teniamolo bene a mente quando ci chiederemo quanto valiamo, quanto possiamo fare, quanto possiamo dare a questo campionato. Facciamone tesoro, una istantanea di questa sera negli occhi e nella testa, perché giovedì si ritorna in pista a casa di un’altra grande.

LA GARA

Corato atterra al Palapinto con una corazza di 10 vittorie consecutive, sul parquet per l’avvio coach Verile manda Morresi, Stella, Cicive’, Amendolagine, Bagdonavicius. Antonio Alba rinuncia ancora a Endzels ed impatta il big-match con Teofilo, Didonna, Sherman, Cordici, Manchisi. Pronti-via Bagdo da tre a scaldare i motori, dall’altro lato autoscontro di Sherman che trova canestro e fallo. Teofilo c’è e per l’occasione ha messo lo smoking: danza nel pitturato e sigla la parità (5-5) dopo tre minuti di gioco. Assist di Didonna per Cordici tutto solo ad imbucare,  Mola difende con intelligenza ed imposta senza forzare: tripla centrale di Teofilo dopo fitta trama di passaggi (10-5 al 6′). Cordici sfonda il muro Sgro’, Teofilo si inventa un canestro in volo ma Bagdonavicius si fa strada sotto le plance e tampona la fuga interna (16-9 all’8′).

L’uomo col 10 sulle spalle fa lo stratosferico e inserisce canestro a fil di sirena dopo aver circumnavigato l’area nero-verde. Finisce così un primo quarto giocato in maniera sontuosa dalla squadra di casa che tiene ferma ad 11 la capolista e registra a referto 18 punti. Corato, mai fino ad ora in ritardo nei primi 10 minuti, si ritrova in panca un attimo disorientata. Castoro – che sarà il fattore di questo parziale- mette fine all’anoressia da tre in principio di secondo quarto, anzi ci prende gusto e infila una serie di 5 bombe che riscrivono gli equilibri a metà frazione.

Durante l’abbuffata di triple, registriamo un Maietta nei panni di Copperfield ad inventare canestro con fallo, poi altra azione da manuale Geofarma con Laudisa a confezionare cadeaux da due punti. Corato però si ritrova davanti con il suo numero 7 dalle mani bollenti,  primo vantaggio esterno della serata al 14′ (24-25). A scandire il parziale è sempre Castoro: recupera palla, 20 metri e telecomando sulla retina per un break da 11-0 che abbatterebbe un bisonte ma non la Geofarma di questa sera.

Maietta ri-sblocca Mola dalla lunetta, Didonna la risolleva dall’arco con una traiettoria delle sue. E’ una gara splendida, Manchisi arresto e tiro per il controsorpasso interno al 17′ (30-28) mentre il pubblico del Pala Pinto si incendia. Scambio di lunette vincenti Teofilo-Bagdonavicious, poi e’ ancora un immenso Numero 10 in casacca bianca che e’ uno e trino: prima imbastisce il contropiede perfetto (34-30), poi imbuca in condizioni di equilibrio il quindicesimo punto personale e infine va a stoppare lo spauracchio Castoro in chiusura di primo tempo.

Si va al riposo con una grande Geofarma davanti di 6 lunghezze. Si rientra sul parquet e Corato parte con sfuriata: 5 punti sull’asse Castoro-Bagdo, Mola però non sta a guardare e risponde alla grandissima. Prima la molla Manchisi poi un incredibile Teofilo che la infila da casa sua (42-37) con le mani in faccia di Morresi ad aumentare il grado di difficoltà della tripla. Sherman manda al bar Bagdonavicius e infila un canestro da capogiro per il lituano. Abbiamo-finito-gli-aggettivi per Teofilo che tira fuori dal cilindro un nuovo capolavoro mentre a rimorchio arriva il canestro morbidissimo del gigante Sherman. Mola e’ in trans agonistica e trova una nuova staffetta vincente dalle mani dell’angloamericano dopo “fuga per la vittoria” di Didonna.

Il break molese e’ di quelli spezza gambe (11-0 e 50-37) ma Corato ha pedigree da grande e indovina la bomba con Morresi, gli risponde un monumentale Manchisi che sembra la molla di una catapulta per la tripla del 55/42. E’ il momento in cui si decidono le sorti del match, Mola difende come se non ci fosse domani e con la gabbia su Stella inaridisce la fonte primaria di gioco nero-verde, un Didonna versione Mastino difende, riparte e pennella la parabola per il paradiso. Si va all’ultimo pit stop sul 60-47 interno che lascia sognare ad occhi aperti.

Due minuti di gran difesa in casacca bianca, poi c’è la palombella di Laudisa, Corato è lì ad un centimetro dal gettare la spugna e una spinta verso il baratro gliela da’ Manchisi, manda a vuoto Cicive’ e mette nel paniere due punti di marmo mentre gli spalti ribolliscono stile caffettiera (64-47). Laudisa fa il globetrotter, al conto alla rovescia mancano 6 minuti, Corato vicina al knock out,  la cassaforte con i due punti la chiude a tripla mandata l’omone biondo venuto da lontano che fa 68-47  con ultimi 5 da giocare e ospiti ancora fermi a zero nel quarto periodo.

A questo punto Mola si sente arrivata e si rilassa, Corato da prima della classe tira fuori l’orgoglio, china il capo e prova l’ultimo disperato tentativo di rientro con un cuore grande grande. Vacilla un attimo la Geofarma ma si ricompone in fretta e regge l’urto, le lunette di Teofilo certificano l’impresa mentre Corato rosicchia il debito con i due migliori della serata, Castoro e Bogdanovicius, 48 punti sui 67 totali di squadra. Finisce così, Mola torna grande in una serata splendida, Corato si ferma dopo dieci vittorie ma conserva la testa. c’è poco tempo per godersela, giovedì sera ancora tutti sul parquet, destinazione Monopoli, nuova  sfida da brividi.

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