di Donatello Biancofiore

Vince Molfetta, con merito, ma la Just esce tra gli applausi dalla sfida alla capolista incontrastata di questa serie C1. Troppo severo il 9-5 finale per i biancorossi, Mola gioca tre quarti di gara a stretto contatto con le Aquile, poi viene fuori la maggior scaltrezza dei padroni di casa che pungono nel momento del rischio con la squadra di mister Recchia a provare il quinto uomo di movimento. Complimenti alla Sefa, squadra che dimostra di meritare la promozione, ma bene la Just che ha impensierito non poco una corazzata costruita per dominare il torneo.  Torniamo dal Pala Poli con la convinzione di poter dire ancora tanto in questo campionato: si è interrotta la striscia di risultati utili consecutivi, ma non si interrompe il processo di crescita mentale, quello di questo pomeriggio resta tassello importante per un percorso che dobbiamo continuare a calpestare con la stessa intensità intravista sul parquet molfettese e nel mese che lo ha preceduto.

LA PARTITA

Mister Recchia recupera Lacoppola, DeCataldo non ancora ristabilito resta a casa, c’è subito Satalino grazie al trasferimento lampo dal Cassano. Molfetta forte di un cammino quasi perfetto – 12 vittorie un pari e un solo stop a Bisceglie – impatta la sfida con la “colonia” di stranieri, 6 in lista, e si presenta per lo start con Stasi, Gonzales, Cano, Acquaviva ed El Orabi. Gli si oppongono Gargano, Genco, Corona, Lestingi e Albanese.

Primi minuti di studio poi Molfetta impenna i ritmi e prova a mettere in difficoltà la retroguardia bianco-azzurra: tiro al volo di Gonzales, palla alta. La Just c’è e si fa subito vedere con una punizione velenosa di Corona salvata davanti alla linea dallo stesso Gonzalez. Albanese in copertura sbroglia una situazione complicata, poi i bianco-rossi passano con Cano dopo una grande percussione del solito Gonzalez stoppato in un primo momento da Gargano (9′).

La Just ha il merito di non scomporsi e di provare a organizzare una controffensiva ficcante: prima ci prova Lestingi, il cui tiro angolato viene deviato da una gamba di Stasi, poi è la volta di Albanese con l’estremo molfettese ancora pronto a rifugiarsi in angolo . Infine Lacoppola al volo su palombella d’angolo, Stasi si protende in tuffo e concede nuovo corner. L’inerzia è per gli ospiti che trovano il meritato pareggio con una punizione velenosa di Corona: palla rasoterra e angolo basso riempito dal cuoio (24′).

E’ una gara intensa, Molfetta non ci sta e vuole chiudere davanti la prima frazione,   ci riesce a un minuto dal riposo con Perez Ortiz, glaciale dal dischetto del rigore dopo assist dell’incontenibile Cano (29′). Prima di dirigersi negli spogliatoi ci sarebbe il tempo per il nuovo pari, ma Albanese si vede strozzare la gioia del gol da un provvidenziale nuovo intervento di Stasi. Dieci minuti per prendere fiato e riordinare le idee e si ricomincia con Molfetta catapultata in avanti in cerca del tris. Gargano dice no su Gonzales (33′) ma nulla può però su una ripartenza al fulmicotone sull’asse Argentina-Spagna, finalizzata da Marturano (34′). Molfetta si esalta e sulle ali dell’entusiasmo timbra il poker al termine di una azione da manuale, tutto di prima e El Orabi a trasformare il 4-1.

Brava la Just a non scomporsi e tornare a cucire gioco per impensierire i padroni di casa. Arriva subito il 2-4, che in realtà è una autorete di Gonzalez nel tentativo disperato di anticipare Albanese a porta sguarnita dopo autoscontro vincente di Lestingi. E’ una rete contestata dalle Aquile perchè Marturano lamenta un colpo al capo e vorrebbe il gioco fermo. La capolista si innervosisce e la Just trova il pertugio giusto per accorciare ancora: punizione di Corona, respinta di Stasi e tap in vincente di Albanese appostato come un falco davanti alla porta.

E’ il momento di maggior tensione e spettacolo, la Just ci crede e torna a caricare, bomba di Corona da lontano e palo che resta a vibrare. Lo sforzo è importante ed è facile prestare il fianco alle staffette trancia-fiato dei giocolieri bianco-rossi. Gargano ci mette il piedone, poi Di Benedetto prova la nuova sforbiciata per le bustine Panini e Gonzalez trova il gol che ridà ossigeno ai padroni di casa, dopo un primo intervento disperato di Gargano.

Mister Recchia contesta la regolarità della marcatura per un intervento in scivolata di Gonzalez e viene mandato ingiustamente negli spogliatoi dal primo fischietto, Molfetta ha riacquistato grande fiducia nella propria forza e trova la sesta rete dopo uno slalom gigante di Cano che parte dalla sua metà campo e serve Scerbo, stop dell’Argentino e palla a bucare la rete molese (49′). LA Sefa crede di aver messo la parola fine sulla gara ma deve far i conti con Satalino bravo a realizzare su assist di Albanese dopo errore in uscita di Acquaviva. Siamo ancora vivi.

Tutto per tutto con Corona quinto uomo di movimento, il colpo del ko però lo ha tra i guantoni Stasi, parata su conclusione di Satalino e piazzato stile rugby in mezzo ai pali dalla sua area piccola, con Genco che non riesce ad arrivare in tempo sulla parabola precisa del 25enne terlizzese. E’ la rete che chiude i giochi, la Just non è lucida in impostazione e deve subire altre due reti da Ortiz e Gonzalez, entrambe a porta incustodita, fagotto troppo pesante per la bontà della gara bianco-azzurra. L’ultimo sigillo sui tabellini del match lo appone Lacoppola, tutto solo in area piccola su corner di Satalino. Finisce così, 9-5, applausi meritati a una grande squadra come Molfetta, ma la Just non ha tremato mai di fronte alla capolista, ribattendo fin quando ne ha avuto colpo su colpo ad una compagine che al giro di boa ha già ipotecato il campionato con 9 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice e 14 sul podio.

LE PAROLE DEL MISTER

Abbiamo commesso alcuni errori nel secondo tempo che si sono rivelati decisivi con il break del molfetta sul 5-3 e 6-3 che ha deciso la gara. Oggi si chiude un girone d’andata che ci ha visto partire male ma arrivare  al giro di boa con una marcia diversa. Dobbiamo continuare sulla scia dell’ultimo mese nel girone di ritorno per allontanarci dalle zone medio basse della classifica“.

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