di Andrea G. Laterza
Sta montando la polemica per l’albero di Natale che il Comitato Festa Patria ha allestito in Piazza XX Settembre.
In assenza di un intervento dell’Ufficio tecnico comunale per la messa in sicurezza secondo le buone pratiche (ancoraggio con tiranti e altri accorgimenti tecnici), l’albero è caduto per ben due volte, l’ultima stamattina, nonostante lo zavorraggio effettuato dai volontari del Comitato.
In questo frangente il Comune di Mola sta dimostrando estremo cinismo e disinteresse, esponendo i giovani del Comitato Festa Patria a possibili rischi in ordine alla responsabilità personale in caso di eventuali danni a cose e persone che, per fortuna, non ci sono stati ma che potrebbero eventualmente accadere in seguito se l’albero non verrà ancorato correttamente.
In particolare, l’Ufficio tecnico comunale ha il dovere di intervenire per assicurare che il lavoro dei volontari – nell’assenza totale di una programmazione comunale in occasione delle festività natalizie – venga opportunamente valorizzato e reso sicuro.
Peraltro, è molto grave che il Commissario prefettizio non abbia destinato neppure un budget minimo per l’allestimento di un’illuminazione natalizia in Piazza XX Settembre.
E’ ben vero che il Comune non naviga in acque finanziarie floride, ma un po’ di allegria e di atmosfera, almeno intorno alla fontana monumentale, non avrebbe di certo provocato alcun dissesto di bilancio.
D’altra parte, è altrettanto sconcertante che i commercianti di piazza XX Settembre non abbiano sentito la necessità di organizzarsi (come ad esempio quelli di Via Van Westerhout) per addobbare e abbellire il “salotto buono” dei molesi.
Tutto è stato lasciato alla buona volontà del Comitato Festa Patria che, in assenza della presenza istituzionale del Comune e di quella organizzata dei commercianti, ha fatto di necessità virtù riempiendo un vuoto che spettava ad altri colmare, giusto per non lasciare la piazza nella desolazione, offrendo in specie ai più piccoli un’atmosfera di gioia.
Peraltro, a speculare sulla caduta dell’albero si sono scatenati in rete i soliti sciacalli che non mancano mai quando la nostra città corre qualche disavventura, piccola o grande che sia.
Beninteso, si fa bene ad evidenziare eventuali rischi per l’incolumità delle persone, ma tutto dipende dallo spirito che viene utilizzato nel formulare i rilievi.
Gli attacchi, spesso anonimi o usando nomi di comodo, sono avvenuti con chiaro malanimo e malafede, fatti passare per critica e ironia.
In realtà, la critica presuppone preparazione e competenza; l’ironia ha alla sua base l’intelligenza. Due elementi che sono per lo più assenti nelle spesso rozze e volgari considerazioni effettuate in queste ore sul local web.
Si attende che l’Ufficio tecnico comunale intervenga al più presto per normalizzare la situazione e assicurare che l’allestimento dell’albero venga effettuato sotto la sua egida e che il Commissario prefettizio dia disposizioni agli uffici comunali competenti per facilitare il compito dei volontari.
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“NATALE: COMUNE ASSENTE E VOLONTARI LASCIATI SOLI”
Non voglio fomentare altre polemiche dico solo che siamo semplicemente stupidi
Riporto una bella poesia di Gianni Rodari con le modiche del caso
IL MAGO DI NATALE
S’io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento, ma non l’alberello finto, di plastica, dipinto, ma un vero abete, un pino di montagna, con un po’ di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie. In piazza xx Settembre farei crescere un albero di Natale carico di bambole d’ogni qualità, che chiudono gli occhi e chiamano papà, camminano da sole, ballano il rock an’roll e fanno le capriole. Chi le vuole, le prende: gratis, s’intende.
In piazza Risorgimento faccio crescere l’albero del cioccolato;
in Piazza degli Eroi l’albero dei panettoni in via Di Vagno l’albero dei maritozzi, e in via Bovio quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata? La magia è appena cominciata: dobbiamo scegliere il posto all’albero dei trenini: va bene piazza Dei Mille?
Quello degli aeroplani lo faccio piazza 8 Marzo.
Ogni strada avrà un albero speciale e il giorno di Natale i bimbi faranno il giro di Mola a prendersi quel che vorranno. Per ogni giocattolo colto dal suo ramo ne spunterà un altro dello stesso modello o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà magari in via Toti l’albero delle scarpe e dei cappotti. Tutto questo farei se fossi un mago. Però non lo sono che posso fare? Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti, scegliete quelli che volete, prendeteli tutti quanti