di Giuseppe Colonna

Quel dato mi fa rabbrividire.

I molesi nel 2016 hanno speso quasi 11 milioni di euro per giocare alle c.d. “slot-machine”; 11 milioni di €, una cifra abnorme: rappresenta ad esempio quasi il 20% del nostro bilancio comunale.

Se spalmati in tutta la popolazione residente il risultato è 426 € a testa. Per dire, i miei due figli di 4 anni e di 5 mesi, spendono questa cifra senza nemmeno sapere cosa sia una slot machine.

Si tratta di numeri che fanno tanto riflettere. Ci sarebbe da interrogarsi sulle conseguenze dei redditi sottratti all’economia locale. Ma bisognerebbe farlo seriamente.

Si tratta, solo per fare un esempio, di milioni di euro sottratti alla disponibilità delle famiglie molesi per andare al cinema, mangiare una pizza, comprare un cappotto e via discorrendo.

E poi, la libertà e il piacere di giocare, atto legale e legittimo. Ma quanto si è liberi di giocare veramente? Soldi “regalati” ad uno Stato che in ogni momento ci invoglia a “tentare la fortuna” e nel frattempo “batte cassa”.

Sarebbe opportuno fare una riflessione pubblica su questo tema, sensibilizzare la nostra comunità ad utilizzare in maniera più proficua queste risorse, combattere quella che per molti è una vera e propria malattia, coinvolgere parrocchie, associazioni, Istituzioni, esercenti.

Insomma, bisognerebbe iniziare a fare qualcosa….

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Il gioco si trasforma in una sorta di droga, di dipendenza. Si deve puntare sempre di più per divertirsi, all’inizio, e in seguito, invece, per recuperare le perdite. Purtroppo, più si gioca e più si perde, è inevitabile. Come dice una celebra frase: il banco vince sempre. Tuttavia il giocatore non può fare a meno di tornare a giocare e inserendo sempre più monete con la speranza, vana, d’incontrare il giro buono, quello fortunato, quello che riporta almeno in pari. Si crea un circolo vizioso, di dipendenza, un meccanismo patologico per cui, il giocatore non può fare a meno di continuare a giocare e quindi di rovinarsi.

Il gioco d’azzardo patologico, è descritto come una modalità di gioco ricorrente, persistente e maladattiva, esso rispecchia almeno cinque dei seguenti criteri:

  • il soggetto ha un eccessivo assorbimento nel gioco;
  • ha bisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata;
  • ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo; gioca per sfuggire ai problemi o alleviare un umore disforico;
  • dopo aver perso al gioco, spesso torna a giocare per giocare ancora o per recuperare le proprie perdite;
  • mente ai membri della famiglia, al terapeuta, o ad altri, per occultare l’entità del proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
  • ha commesso azioni illegali come falsificazioni, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo;
  • ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
  • fa affidamento ad altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d’azzardo

(Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, DSM-IV-TR della American Psychiatric Association, 2002).

Slot Machine: come far fronte a questa dipendenza?

Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo cronico e, come tutte le dipendenze, richiede un intervento strutturato. Da questa malattia si può guarire controllando la compulsione al gioco, proprio come per la dipendenza dalle sostanze stupefacenti. La prima fondamentale azione è l’astensione totale dal gioco, e poi, il raggiungimento di un equilibrio per cui sia possibile evitare le ricadute. La terapia psicologica può essere svolta in modo individuale o di gruppo, in ambulatorio o in strutture residenziali specifiche. È importante per chi decide di chiedere aiuto, rivolgersi al proprio medico curante o direttamente ai centri di salute mentale della zona.

Inoltre, sono attive, purtroppo non in tutte le città, le associazioni di “giocatori anonimi”, ossia, gruppi di auto aiuto, considerati molto efficaci per ritrovare il coraggio e la fiducia in sé necessaria a controllare questa grave malattia.

Una diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo patologico può essere fatta esclusivamente da uno psicologo.

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