di Andrea G. Laterza

L’insabbiamento nel porto di Mola avanza inesorabile: ecco una foto di fine dicembre scorso

Un passo in avanti verso le attività di dragaggio del porto di Mola.

Con determina n.149 del 22.12.2017, il Capo settore Urbanistica e lavori pubblici del Comune di Mola, ing. Vito Berardi, ha stabilito l’impegno a contrarre con affidamento diretto, da effettuarsi tramite Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), a ditte specializzate per caratterizzazione ambientale, batimetria ed analisi dei sedimenti propedeutici all’attività di dragaggio del porto di Mola di Bari.

L’importo previsto è di € 35.310,00 (trentacinquemilatrecentodieci/00) escluso oneri della sicurezza non soggetti a ribasso (€ 3.000,00), ed IVA, per le attività di esecuzione della bonifica bellica, previa acquisizione delle autorizzazioni previste, ai sensi della normativa vigente; rilievo morfo-batimetrico; campionamento con tecniche conformi al DM n. 173/2016; Relazione tecnica contenente tutte le informazioni specificate nell’Allegato al DM 173/2016.

Rifiuti nell’area insabbiata: qui, negli anni in cui veniva eseguita costantemente l’attività di dragaggio, si toccavano dai 4 ai 7 metri di profondità.

Inoltre, è previsto un ulteriore importo di € 12.000 (dodicimila/00) escluso Iva per lo svolgimento delle analisi previste dal DM n. 173/2016  e nella redazione della relazione tecnica prevista dal DM n. 173/2016; caratterizzazione dei sedimenti marini.

In sostanza, si tratta di predisporre tutte le attività propedeutiche (rilievi batimetrici, cioè di misurazione della profondità dei fondali da dragare; e di “caratterizzazione”, cioè di individuazione della natura dei sedimenti da dragare) alla redazione del progetto da presentare alla Regione Puglia per partecipare all’assegnazione di una quota parte dei 48 milioni di euro messi a disposizione dei Comuni costieri.

Tale somma è stata evidenziata nell’Avviso Pubblico di Selezione di “Interventi di dragaggio dei fondali marini unitamente alla gestione dei sedimenti estratti”, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 110 del 21.09.2017 che prevede, tra l’altro, l’assegnazione delle risorse secondo la procedura “a sportello”.

Blocchi di polistirolo abbandonati da anni all’estremità del molo di tramontana. Continuano a sfaldarsi senza che vengano rimossi e smaltiti. Una chiara prova di disinteresse delle autorità comunali e portuali.

La procedura “a sportello” significa che, già a partire dal 21.09. 2017, le somme sono a disposizione dei Comuni e che verranno assegnate, fino ad esaurimento, in funzione della presentazione dei progetti.

Al momento, dalle informazioni attinte in ambito comunale, sembra che nessun comune pugliese interessato al dragaggio del propro bacino portuale abbia presentato il progetto. Tutti sono impegnati, in sostanza, nella redazione degli adempimenti propedeutici e, quindi, nell’approntamento dei progetti.

Non è naturalmente un buon motivo per procedere adagio: la procedura a sportello implica che le risorse vengono assegnate in via prioritaria a quei Comuni che fanno più in fretta nel presentare tutte le “carte” richieste dalla Regione.

E, in ogni caso, le attività di dragaggio sono davvero impellenti: il bacino portuale molese è ormai al limite dell’impraticabilità e della sicurezza della navigazione, come dimostrano le recenti foto che pubblichiamo.

Ecco il testo integrale della determina:

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