Redazionale

Gli uomini della Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Bari hanno concluso nei giorni scorsi le operazioni di sequestro di una vasta area di 2.400 mq sul litorale di Mola di Bari in direzione Bari, al confine con il demanio marittimo. Nell’area si stavano eseguendo lavori di demolizione e di ristrutturazione di opere già esistenti all’interno di un camping.

Questa la notizia diffusa dalla stampa  ha determinato una serie di equivoci, essendo l’area sequestrata confinante con il presistente camping “Pinocchio”, che nulla ha a che fare con il sequestro dell’area finita nel mirino della Polizia Ambientale e della Capitaneria di Porto di Bari.

In tal senso si sono espressi il titolare del camping “Pinocchio” e i due tecnici che hanno redatto il progetto per la riqualificazione della questa struttura ricettiva . Intervento questo che si rende necessario al fine di rendere compatibile l’attività ricettiva con le nuove politiche ambientali e di tutela del paesaggio.

Peraltro l’intervento è risultato compatibile con gli strumenti urbanistici, quali il Piano Regolatore del Comune di Mola, il Piano Paesaggistico Regionale ed il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

Il progetto ha già ottenuto tutte le autorizzazioni previste dalla Legge.  “L’idea – spiega l’architetto Maria Elena Recchiuto, che ha curato il progetto insieme all’ingegnere Nicola Facchino – è realizzare una struttura totalmente ecosostenibile, che possa ricevere il sigillo ‘Ecolabel UE’“.

Di questa nuova realizzazione ne daremo conto ai nostri lettori sul numero di “Città Nostra”, in edicola a Marzo. In un momento di gravi difficoltà e di crisi, ci sono imprenditori che hanno il coraggio di investire sul futuro sviluppo del nostro territorio.

***************************************************************************************************************

NELLE EDICOLE E LIBRERIE DI MOLA…..

 

Condividi su: