di Andrea G. Laterza

Rocco Zaccaria, si è dimesso da segretario del circolo molese del PD

Con una lettera inviata alla Direzione provinciale e a quella regionale del Partito Democratico, si è dimesso il segretario del circolo molese del PD.

Rocco Zaccaria – che aveva assunto l’incarico con molto entusiasmo, a seguito dell’esito del congresso cittadino dello scorso ottobre  – ha motivato le sue irrevocabili dimissioni a causa, soprattutto, della scarsa collaborazione degli iscritti e del gruppo dirigente, in specie nel periodo della recente campagna elettorale, che ha visto l’ex assessore Pino De Silvio candidato nel listino proporzionale del nostro collegio senatoriale.

Ora, sarà nominato un commissario che reggerà il partito in una fase cruciale: quella della scelta del candidato sindaco della coalizione PD-Moderati per Mola- L’Altra Mola-Verdi-Indipendenti.

Torna quindi una gestione commissariale dopo quella di Elvira Tarsitano che aveva retto il circolo molese del PD per un non breve periodo.

Un lasso di tempo complicato dalla fuoriuscita di numerosi iscritti: prima quelli che hanno dato vita a “Liberi e Uguali”, poi dai cosiddetti “auto-convocati” (in seguito “auto-sospesi”) che hanno costituito l’associazione politica “Futura” e che alle recenti elezioni politiche hanno fatto, in gran parte, campagna elettorale per “Liberi e Uguali”.

La situazione che dovrà gestire il nuovo commissario di circolo non è delle più semplici. Il partito si presenta indubbiamente indebolito alle trattative con i partner di coalizione. Peraltro, si tratta di una coalizione che ha evidenziato notevoli scricchiolii quando si è trattato di individuare il nome del candidato sindaco.

Il braccio di ferro, esaurita la parentesi elettorale delle politiche, si riproporrà a giorni: sul tavolo ci sono due opzioni.

L’ex Assessore Pino De Silvio, è stato candidato alle elezioni politiche al Senato

Da un lato, la candidatura di Pino De Silvio (sostenuta dal PD e da L’Altra Mola – Verdi di Gianni Russo e Filippo Affatati) e dall’altro quella di Niki Bufo, perorata dai Moderati di Nicola Tanzi e dal Gruppo degli Indipendenti di Franco Battista e Vito Lepore.

La coalizione rischia di spaccarsi, anche perchè sono corse molte voci intorno ad un possibile disimpegno dei Moderati e al loro approdo verso altri cartelli politico-elettorali.

E se Atene piange, Sparta non ride. Infatti, nel resto dell’ex “Bene comune” (la coalizione che vinse le elezioni comunali del 2015, disgregatasi con la sfiducia al Sindaco Di Rutigliano nel marzo dello scorso anno), le cose non vanno di certo meglio.

L’ex Assessore Niki Bufo, sostenuto per la candidatura a sindaco dai Moderati di Nicola Tanzi e dagli Indipendenti Franco Battista e Vito Lepore

Un veto è stato posto sulla ricandidatura a sindaco di Giangrazio Di Rutigliano da parte dei socialisti di Vittorio Farella, di Liberi e Uguali (di Pierdomenico Tribuzio e Anna Maria Santoro, che ormai raggruppa quasi tutti gli ex PCI-PDS-DS) e di “Futura” (capeggiata da Antonio Tricase, Enzo Cristino e Tonio Bonamassa, oltre ai giovani della segreteria).

Il veto ha provocato l’abbandono degli incontri da parte di “Italia giusta secondo la Costituzione” (il movimento del sindaco di Modugno Nicola Magrone, al quale ha aderito Giangrazio Di Rutigliano) e di “Progetto Mola” di Francesca Mola e Sabino Pesce.

Si prospettano quindi ben tre candidati sindaco quale espressione dell’area di centro-sinistra, a meno di riunificazioni di facciata, ma non di sostanza.

O di ulteriori, non escluse, frantumazioni.

 

 

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