di Sebastiano Roca

Trasferta sfortunata in quel di Brindisi dove la Vigor Moles viene battuta dal Mesagne in rimonta e dice addio ai sogni di mettere in bacheca il prestigioso trofeo.

Vigor che si presenta al “Franco Fanuzzi” orfana dell’allenatore Muzio Di Venere dimessosi a ventiquattrore dalla gara.

Grossa la posta in palio, per cui le due squadre spendono il primo quarto d’ora in una fase di studio ed al 21’ è la Vigor a rompere gli indugi con tiro senza pretese.

Ma è lo stesso attaccante molese al 31’ ad andare in gol capitalizzando al massimo una punizione dal limite.

Il Mola appare più organizzato, specie a centrocampo, e controlla senza grossi patemi d’animo la reazione della squadra brindisina che al 38’ reclama inutilmente un rigore e al 46’ si divora il pari con Molfetta.

Ancora Molfetta in apertura di ripresa insidia Zambetti con un tiro dal limite ma l’estremo difensore biancoazzurro non si lascia sorprendere. Mola che nella zona nevralgica del campo appare sulle gambe e lascia via libera agli avversari che al 17’ pareggiano con Gioia che finalizza di testa un cross dalla destra di Morleo. Non esente da colpe il portiere molese.

Lanci lunghi e pedalare, questa la risposta della Vigor che al 24’ sfiora il vantaggio con Caruso che manda la palla di poco fuori. E con la Vigor a corto di energie il Mesagne ha la meglio nel mettere sotto pressione la difesa molese che, quando tutti si aspettano il ricorso ai tempi supplementari, capitola in pieno recupero quando Di Santantonio entra in area dalla sinistra e fa secco Zambetti anche questa volta non esente da colpe.

La gioia del Mesagne e lo scoramento della Vigor è un film già visto e alla squadra molese ora non resta altro da fare che concentrarsi sul campionato.

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