di Andrea G. Laterza

I lavori di bonifica in corso presso Palazzo Roberti

“Città Nostra” ha richiesto e ricevuto alcune importanti informazioni dall’Ufficio Tecnico Comunale che senz’altro trasferiamo ai lettori.

Palazzo Roberti

Si stanno completando le operazioni di bonifica e pulizia di tutti gli ambienti e di chiusura dei varchi aperti per impedire il rientro dei volatili, a cura delle ditte incaricate (Ariete e NI.TO.).

A tal proposito, bisognerà verificare se le operazioni (soprattutto quelle di chiusura dei varchi) hanno avuto buon esito: raccomandiamo sia all’Ufficio tecnico che all’Ufficio Ambiente di non accettare il termine lavori in presenza di criticità e di una non perfetta esecuzione delle attività.

In merito alle chiusure dei varchi aperti,  si può notare la chiusura della penultima finestra a destra del 2° piano: rimasta aperta, nella sua parte inferiore, per decenni, come si nota in tutte le foto di repertorio.

Per quanto riguarda i finestroni del 1° piano, la ditta e l’Ufficio tecnico  hanno deciso di non forzarne la chiusura perchè molto fragili e ammalorati: verranno sostituiti (o comunque restaurati) con la gara per il rifacimento dei prospetti. Per ovviare alle cattive chiusure, dietro ai finestroni non perfettamente chiusi sono state posizionate assi (per evitare che si aprano con colpi di vento) e reti con lo scopo di impedire comunque l’ingresso dei volatili.

Più critica è la situazione di Via Buttaro, dove si è deciso di utilizzare reti di contenimento in via provvisoria: tutti i finestroni, finestre, porte esterne, ecc., verranno comunque restaurati o sostituiti con i lavori di rifacimento dei prospetti.

A tal proposito, l’Ufficio tecnico comunale fa sapere che la Commissione giudicatrice è già insediata e sta tenendo le sedute per la valutazione delle offerte tecniche; seguirà, a porte aperte, l’apertura delle buste economiche e, quindi, l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta vincitrice. I lavori dovrebbero cominciare nell’arco di alcuni mesi.

Castello Angioino.

C’è la volontà da parte del Commissario prefettizio dott.ssa Schettini di rendere al più presto fruibile il Castello, chiuso ormai da troppo tempo.

In particolare, la dott.ssa Schettini ha raccomandato celerità all’Ufficio tecnico comunale nel far procedere la ditta incaricata dei lavori di somma urgenza. A tal proposito, è stata ripristinata la grata che si trova nella zona dei box devastati nel tempo e che era stata divelta dai vandali, con lo scopo di penetrare all’interno di detti locali per traffici notturni.

Nei prossimi giorni verranno anche ripristinate le serrande forzate dai vandali e sarà rimesso in pristino il quadro elettrico (posizionato all’interno dei box) che alimenta una parte dell’illuminazione del Castello.

Invece, il ripristino del ponticello in legno per l’accesso da Via Colombo verrà effettuato dopo un nulla osta della Soprintendenza.

In sostanza, il Castello verrà riaperto ai visitatori innanzitutto dall’ingresso posteriore, con l’auspicio che possa servire alla Pro-Loco per la ripresa delle sue attività.

Dragaggio

Nei giorni scorsi l’Ufficio tecnico comunale ha inviato all’ufficio ministeriale competente, con sede in Napoli, il piano per la bonifica bellica che, una volta approvato, consentirà alla ditta Stes srl di procedere alla “caratterizzazione” dei fondali, cioè al prelievo dei campioni di sedimenti da sottoporre ad analisi chimico-fisiche. Nel frattempo verranno eseguiti i rilievi batimetrici, cioè verranno accertate le profondità del fondale nelle aree da sottoporre a dragaggio.

L’insabbiamento nel porto di Mola avanza inesorabile. Così appariva la situazione in una foto di fine dicembre scorso

Il campionamento per la caratterizzazione avverrà su 10-12 punti in un’area di 6-7 ettari posta all’imbocco del porto e fino all’area di attuale insabbiamento. Non verranno eseguiti campionamenti (e, quindi, nemmeno dragaggi) all’interno dell’area portuale.

Al momento, non si possono stimare i tempi necessari alla caratterizzazione e, quindi, alla determinazione del volume dei sedimenti da dragare.

L’accertamento dei volumi da dragare servirà a definire il conto economico da presentare alla Regione Puglia per la richiesta di finanziamento “a sportello”, tenuto conto che il bando regionale riconosce un prezzo unitario di smaltimento di € 12,71 a metro cubo che, in sostanza, è coerente con i costi per un dragaggio di sedimenti “puliti”, cioè da riversare a 3 miglia dalla costa in un punto ancora da individuare, che deve essere comunque compatibile con le caratteristiche della sabbia asportata.

Se invece i sedimenti dovessero rivelarsi in parte inquinati i costi a metro cubo salirebbero e la differenza dovrà essere cofinanziata dal Comune di Mola.

Ecco perchè il dragaggio non verrà esteso alla parte più interna dello scalo portuale. Infatti, più si penetra all’interno e più aumenta la probabilità di trovare sedimenti inquinati che non possono essere smaltiti al largo, ma che devono essere conferiti in discarica con un notevole innalzamento dei costi.

 

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